lunedì 11 novembre 2013

Tappa del "Marco Cavallo" in Senato, contro gli OPG

Il 21 novembre scorso, il Senato ha ospitato una tappa del viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro che quarant'anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando da quel giorno simbolo di libertà e di speranza, dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento che ha tra i suoi cardini la Legge 180 del 1978, meglio conosciuta come Legge Basaglia. Franco Basaglia affermava: "E' difficile dire cosa sia Marco Cavallo. Una cosa è certa: per i "matti" e per tutti noi ha avuto una profonda importanza. Un momento che segnò un inizio; un progetto di vita che non aveva niente più in comune con la soffocante quotidianità del manicomio, che rappresentava piuttosto un legame tra individui in una nuova dimensione. Quando il cavallo azzurro lasciò il ghetto, centinaia di ricoverati lo seguirono..." Obiettivi del viaggio del Marco Cavallo e dell'associazione stopOPG sono quelli di: chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e l'apertura di Centri di Salute Mentale h24. Molte Regioni stanno provvedendo a realizzare, anche con i finanziamenti statali, dei miniOPG o manicomi regionali, che però sembrano replicare in una dimensione più ridotta le caratteristiche dei vecchi OPG che ci apprestiamo a chiudere. Le Regioni, invece, dovrebbero incentivare le attività volte ad incrementare la realizzazione di percorsi terapeutico-riabilitativi che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale dei malati, nonché a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, come previsto dalla Legge 57/2013. Si tratta di un problema che oggi riguarda oltre 1000 persone rinchiuse in luoghi che, il Presidente della Repubblica ha definito "indegni per un Paese appena civile. All'incontro in Senato promosso dall'Associazione stopOPG, hanno preso parte, oltre alla sottoscritta, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, il portavoce del Comitato stopOPG nazionale, Stefano Cecconi, Peppe Dell'Acqua del Forum Salute Mentale, Annamaria De Angelis di Unasam Associazione di familiari e utenti e la presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi. Dal 1978 sono stati fatti dei passi in avanti ma il processo è ancora lungo sul piano istituzionale, umano e sociale. L'obiettivo deve essere quello di superare la reclusione dei malati e favorire il reinserimento nel tessuto sociale, lo Stato deve cambiare l'approccio alla malattia mentale, puntando sulla promozione della salute e la prevenzione dei disturbi mentali, incentivando i servizi di assistenza sul territorio. Occorre pertanto che il ministero coordini l'azione ed i programmi regionali, così da avere delle linee di indirizzo chiare per l'organizzazione dei servizi offerti.