domenica 28 aprile 2019
venerdì 12 aprile 2019
Migranti.
“Se 500 milioni di ricchi europei non possono trovare
una soluzione e assimilare pochi milioni di rifugiati, quali possibilità
abbiamo di superare i conflitti assai più seri che affliggono la nostra civiltà
globale?” Yuval Noah Harari
L’Europa, che per secoli è stata il centro di esportazione
culturale ed economica mondiale, ora si trova ad affrontare il rientro
dell’umanità che il suo stesso sviluppo ha attratto, per molteplici ragioni e
congiunture, dovute in primo luogo alle guerre e alla povertà.
Guerre e carestie che sono sempre esistite, anzi si sono
ridotte nell’ultimo secolo, ma che persistono ancora con particolare evidenza
per quanto riguarda i popoli del mediterraneo e del medio oriente a noi prossimi.
Guerre e carestie che sono il frutto di politiche
sconsiderate attuate dagli stati imperialisti per oltre 40 anni.
L’Unione Europea è stata costruita con l’assunzione del
superamento delle differenze culturali tra i vari popoli europei e potrebbe
crollare nella sua incapacità di gestire la spinta migratoria e il relativo
innesto culturale, a cui, in nessun modo, presto o tardi non potrà sottrarsi.
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