Il passaggio al Senato del DL Istruzione (conversione in legge del
decreto legge 12 settembre 2013, n. 104), a causa dei tempi ristretti,
non ha permesso lo svolgersi della legittima attività legislativa nella
camera alta del Parlamento.
La maggioranza ha dilatato oltremodo
i tempi di esame del provvedimento alla Camera, a causa di dissapori e
contrasti interni, lasciando a noi solo due giorni per esaminare e
approvare il provvedimento evitando la decadenza dello stesso, visto il
termine di conversione fissato all'11 novembre.
Mi preme denunciare che in Senato l'unica possibilità che abbiamo avuto a
livello legislativo di incidere sul testo è stata attraverso la
presentazione di Ordini del Giorno.
In Aula non abbiamo lesinato energie in una battaglia all'ultimo
colpo per difendere le nostre proposte che impegnano il governo a
salvaguardare il diritto allo studio.
Tra gli ordini del giorno a mia prima firma accolti dal Governo, ricordiamo quelli per:
• ripristinare la composizione massima di dodici alunni nelle
pluriclassi al fine di garantire un ambiente favorevole alla crescita
dei bambini e un servizio didattico di qualità;
• privilegiare, ove possibile, per la formazione degli insegnanti,
personale scolastico qualificato che presta servizio presso le
istituzioni scolastiche stesse nell'ottica della spending review;
• predisporre criteri chiari, univoci e unificati per la compilazione
dell'anagrafe degli studenti nei rispettivi istituti evitando
complicazioni nell'integrazione dei dati;
• promuovere l'adozione gratuita nelle scuole primarie di contenuti
digitali integrativi in aggiunta al testo in formato cartaceo, adeguati
alle esigenze degli alunni diversamente abili;
• assegnare le risorse per il wireless solo alle scuole secondarie di
secondo grado e in proporzione alle cubature degli edifici;
• garantire una riduzione del 30% delle tasse universitarie di
iscrizione al primo anno per gli studenti che abbiano conseguito un voto
di maturità pari a 100/100;
• unificare i codici dall'interno dello stesso istituto, facendo sì
che i docenti di uno stesso indirizzo possano concorrere in un'unica
graduatoria;
• superare in nome dell'autonomia scolastica la ripartizione tra organico di fatto e organico di diritto;
• valutare l'opportunità di ripristinare la divisione delle 4 aree
disciplinari di sostegno per la scuola secondaria di secondo grado;
• accelerare l'immissione in ruolo dei docenti di sostegno
Tuttavia, questi risultati non possono in alcun modo ritenersi un
degno sostituto del corretto svolgersi dell'attività emendativa da parte
dei Senatori, pertanto il nostro gruppo ha deciso di astenersi nella
votazione finale.
Mi preme però ricordare che alla Camera il Movimento 5 Stelle è
riuscito ad apportare alcune modifiche migliorative al testo, facendo
approvare diversi emendamenti. Tra quelli proposti dalla sottoscritta e
approvati ricordo quelli per: introdurre negli istituti scolastici
alimenti per coloro che sono affetti da celiachia; prolungare di un anno
ulteriore, al termine del percorso di studi, il permesso di soggiorno
agli stranieri per permettere il completamento del corso di studio e
formazione; dare la possibilità alle scuole di costituire una propria
biblioteca per il comodato d'uso dei libri, in modo da rafforzare le
misure di welfare per gli studenti.