mercoledì 25 giugno 2014

Presentata interrogazione a prima firma della sen. Bignami al Ministro dell'Interno per scongiurare chiusura uffici polizia postale "antipedofilia"

INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA
Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-02381
Atto n. 4-02381
Pubblicato il 24 giugno 2014, nella seduta n. 268
BIGNAMI, BATTISTA, BOCCHINO, BENCINI, CAMPANELLA, MUSSINI, ROMANI Maurizio, PEPE- Al Ministro dell'interno. -
Premesso che:
i sindacati di Polizia hanno lanciato un accorato allarme contro quella che il Dipartimento di pubblica sicurezza ha definito una "razionalizzazione dei presidi sul territorio", ma che gli stessi hanno stigmatizzato come la "chiusura selvaggia di centinaia di uffici";
il 19 febbraio 2014, come riportato dal sito web del sindacato di polizia del Siulp, presso il Dipartimento della Polizia di Stato si è tenuta la prima riunione periodica tra una delegazione dell'amministrazione, guidata dal vice capo della Polizia con funzioni vicarie di prefetto Alessandro Marangoni, e i segretari sindacali delle forze di polizia per discutere circa il piano di razionalizzazione che il Dipartimento della pubblica sicurezza dovrebbe chiudere entro l'estate;
nel corso della riunione il vice capo della Polizia avrebbe annunciato come il piano sia motivato dalla carenza degli organici (ad oggi sono 95 mila unità in totale) e dal mancato ingresso di nuove unità rispetto al turnover programmato;
il progetto di riordino degli uffici della polizia si sviluppa secondo 2 direttrici fondamentali: una relativa alla Polizia con la razionalizzazione dei presidi delle 4 specialità (stradale, ferroviaria, postale e frontiera) e l'altra "concertata con il Comando generale dei Carabinieri, finalizzata alla rivisitazione sul territorio della dislocazione dei commissariati di Pubblica sicurezza, delle compagnie dei carabinieri e dei reparti speciali";
secondo quanto denunciato agli organi di stampa dai sindacati di polizia, con l'attuazione del suddetto piano si determinerebbe la cancellazione di una ventina di presidi della Stradale e di una trentina di quelli della Polizia ferroviaria; verrebbero chiuse la maggior parte delle sezioni della polizia postale, per lasciare aperte solo quelle dove sono presenti le corti di appello; ci sarebbe la riduzione delle scuole di specializzazione a 3 maxi poli per la formazione di base;
considerato che non viene specificato nel piano di razionalizzazione come potrà essere garantita la sicurezza dei cittadini e dei territori interessati dalla chiusura dei presidi di pubblica sicurezza;
valutato che:
desta particolare preoccupazione la razionalizzazione degli uffici della Polizia postale;
la polizia postale e delle comunicazioni svolge indagini per reati commessi su internet, tra cui pedofilia, truffe, ingiurie, molestie e diffamazioni, e su reati di natura postale (rapine, furti e truffe a danno delle Poste);
la polizia postale svolge delicate attività di supporto alla magistratura, e attività informative presso gli istituti scolastici e associazioni di volontariato;
valutato altresì che i reati informatici sono in aumento e che per contrastarli occorrono forze di polizia adeguatamente formate e altamente qualificate, quali quelle della polizia postale;
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non intenda rivedere il piano di razionalizzazione degli uffici di Polizia sul territorio italiano, in particolar modo salvaguardando quelli della polizia postale che, con tecniche sofisticate svolgono un'azione importante di contrasto ai reati informatici, quali quelli connessi alla pedofilia, e più in generale nella lotta alla criminalità.

mercoledì 18 giugno 2014

Rendicontazione Bignami Laura Marzo - Aprile - Maggio e Giugno 2014

Continua la rendicontazione come previsto dal regolamento che i parlamentari eletti M5S hanno accettato con il famoso "click" prima di potersi candidare.
Laura continua ancora con la rendicontazione e la donazione. I rendiconti dei suoi ex-colleghi (nessuno di loro ha votato la sua espulsione) sono visibili sul sito www.tirendiconto.it 
Vi diamo un riassunto schematico e approssimativo Netto, ma facile da ricordare dell'emolumento di un senatore che non ha altre entrate da presidenze o altro..
Stipendio - circa 5.000€
Diaria - circa 3.600€
Spese Forfettarie - circa 1.600€
Spese Collaboratori e Politica - 4.200€

Più o meno tutti i parlamentari M5S donano/accantonano 3.000€ al mese dei 14.000€ che incassano.
Seguiranno a Luglio le donazioni, dopo il completamento di tutti e 4 i mesi.
Trovate qui di seguito i mesi di:
Arrivederci


mercoledì 11 giugno 2014

Pubblichiamo l'intervento in Aula della senatrice Bignami per argomentare le proprie dimissioni dal Senato della Repubblica

Signor presidente,
colleghi Senatori, ex colleghi 5 Stelle.
Non avrei voluto discutere qui in prima istanza queste dimissioni, e avrei voluto che la loro accettazione  passasse prima per una votazione secondo gli strumenti previsti dalle regole del nostro Movimento, regole disattese e, seppur misere, oltraggiate.




Per quanto mi riguarda, la preziosa e grande esperienza del Movimento 5 Stelle e del Senato della Repubblica, giunge al termine.
Non giunge però al termine l’impegno nei valori e nelle idee che PERSEGUO. Non giunge al termine l’entusiasmo, la correttezza, l’impegno e la determinazione con la quale ho portato avanti le battaglie a difesa della democrazia, della giustizia e dei più deboli.
SE ancora esistono armi nobili e pacifiche per difendere il pensiero originale e la buonafede nei principi e nei valori che si è condiviso, QUESTE sono le DIMISSIONI e la pubblica discussione in questa aula.
Le presento oggi, determinate dalla coerenza nei confronti di un impegno preso con gli elettori e da una ostinata e presuntuosa coerenza nei confronti di principi da me condivisi e dichiarati. Principi oramai in disuso e disattesi presso tutte le forze politiche, compresi movimenti di qualunque genere, leader e garanti capipopolo di qualsiasi tipo.
Assistiamo ogni giorno a promesse politiche che vengono smentite di continuo, la maggior parte di esse solo perché FIGLIE di un vecchio modo di far politica, di debolezza intellettuale o economica, non all’altezza di una classe politica che meriteremmo.
Sottolineo che si tratta di dimissioni dal Senato della Repubblica e non dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Non lo sono state prima, per un verso, e non lo sono ora, paradossalmente per un altro.
In risposta alla denuncia dell’irregolarità dell’espulsione dei nostri colleghi, manifestata presentando immediatamente le dimissioni ancora prima che fosse noto il risultato delle votazioni in rete, abbiamo subìto l’ennesima azione irregolare da parte di chi ha ritenuto che il Movimento non poteva permettersi voci fuori dal coro, forse in realtà più intonate di altre.
Stiamo ancora aspettando un verbale o uno straccio di documento ufficiale dove la nostra espulsione sia manifestata e chiaramente controfirmata, oltre ad aspettare il video relativo alla vergognosa riunione della espulsione corale dei nostri colleghi.
E non voglio discutere dei meriti, perché è sufficiente considerare i metodi per capire l’ingiustizia subìta.
Le stesse regole violate per i colleghi lo sono state anche per noi.
Se un figlio volesse andarsene lo ripudieremmo senza ascoltare le sue ragioni? Non faremmo di tutto per capire almeno il perché?
E più che mai siamo rimasti colpiti dal silenzio e dall’accondiscendenza che, anche i più combattivi e urlatori amanti della democrazia e della giustizia, hanno cominciato a manifestare da quel giorno.
Attenzione colleghi, il silenzio è il primo piccolo passo verso la corruzione.
Io lo chiamo silenzio, ma che cos'è se non omertà?
Dove è tutto il vostro onore?

venerdì 6 giugno 2014

Risposta del Ministero dello Sviluppo Economico all'interrogazione della sen. Bignami sul de-peering attuato da Telecom

Legislatura 17 Risposta ad interrogazione scritta n° 4-00702

Risposta all'interrogazione n. 4-00702
 Fascicolo n.43
Risposta. - Si risponde sulla base degli elementi acquisiti anche presso la società Telecom Italia.

Tecnicamente il peering si configura come una modalità di interconnessione tra le reti di due operatori finalizzata allo scambio del traffico dati, generato dai clienti delle reti di ciascun operatore, tipicamente con protocollo IP. Lo scambio del traffico, in molti casi, avviene a titolo non oneroso (cosiddetta modalità bill&keep) per ciascuna delle parti interconnesse. Il peering si è sviluppato negli anni a livello internazionale e nazionale nel contesto di libero mercato e di libere scelte imprenditoriali delle aziende coinvolte nello sviluppo di internet.

Telecom Italia ha precisato che tra i principi del peering c’è quello per cui le relazioni sono fornite senza modalità di garanzia della qualità del traffico, ed i collegamenti sono di tipo best effort, senza alcuna garanzia del servizio legata alla relazione di interconnessione. A tal riguardo la società ha evidenziato che le scelte industriali e commerciali di operatori e provider che agiscono nel mondo internet hanno determinato la nascita a livello internazionale e nazionale di altri modelli tecnico-economici di scambio di traffico. Tali modelli, che vanno sotto il nome di "transiti", sono generalmente remunerati.

giovedì 5 giugno 2014

La dichiarazione di voto della senatrice Bignami sul decreto Irpef

Signor presidente, onorevoli colleghi,
il 2 giugno ho presenziato come di consueto alle celebrazioni per la festa della repubblica nella mia Varese.
Durante il canto dell'Inno d'Italia sono rimasta colpita dalla serietà con cui i militari presenti gridavano: "siam pronti alla morte, l'Italia chiamò, sì".
Anche noi siamo stati chiamati, ma a cosa siamo pronti? Neppure ad un piccolo sacrificio.
Il decreto contiene un contentino per pochi e la soluzione per nessuno.
Questo rende manifesta l'incapacità (o la paura) di fare delle scelte in una prospettiva ampia e proiettata nel futuro, seguendo un disegno.
Ogni articolo sfiora un tema, non lo affronta, un'operazione di maquillage che non nasconderà a lungo le rughe che stanno sotto.
Cosa ci dice questo? Che grave segnale ci dà?
Ci dimostra che non c'è una programmazione che coordini obiettivi e risorse, che non c'è una chiara visione delle priorità, meno che meno la reale comprensione del livello di ingiustizia sociale che si è creato nel Paese.
Nessuna conoscenza nè percezione del reale.
Un paese in cui la classe media (spina dorsale fino a una decina di anni fa dell'Italia uscita dalle macerie della 2a guerra mondiale) si sta dissolvendo, portando via con sè anche larghe quote di cultura dello Stato, partecipazione alla vita pubblica, sostegno ai valori della Costituzione, la risposta di tutto questo: un contentino qua e là, nemmeno equamente distribuito.
Questa non è la dimostrazione di un energico cambiamento, come si vorrebbe far credere; questo è il risultato di una ricerca di consenso senza disturbare nessuno fra coloro che, indifferenti alle sorti della collettività e alla salute della pubblica res, niente patiscono in questa grave crisi economica.
Res pubblica non intesa nel senso di S. Agostino di magna latrocinia in riferimento ai governi iniqui, ingiusti e corrotti, ma nel senso ciceroniano di res pubblica che si esplica nei tre concetti di : interesse comune, consenso ad una legge comune e diritto riconosciuto.
Questo che voi fate è solo un piccolissimo passo. I piccolissimi passi li fa solo chi non sa camminare  o chi non sa dove andare.
Noi vogliamo un passo deciso nella direzione del vero cambiamento.
Cambiamento nella struttura e nella vera semplificazione.
E che dire delle coperture?
Proprio perchè le coperture per me non sono dei tettucci per proteggere dal sole o dalla pioggia, voterò contro.
I cittadini italiani non vogliono solo 80 euro ma vogliono dignità, lavoro e la vera giustizia sociale.