martedì 19 novembre 2013

Su DIA Malpensa occorrono i fatti

Ci auguriamo che la riapertura dell'Ufficio Dia di Malpensa sia tra le priorità del piano d'azione Expo Mafia-Free annunciato oggi dal ministro dell'Interno Angelino Alfano. Nei mesi scorsi il Governo aveva accolto l'ordine del giorno del Movimento 5 Stelle a mia prima firma nel quale si chiedeva di verificare con urgenza la possibilità di revocare la disposizione relativa alla chiusura del presidio informativo della Direzione Investigativa Antimafia situato presso lo scalo di Malpensa. Riteniamo che, soprattutto in vista di Expò 2015, sia fondamentale potenziare l'attività del Governo in contrasto alla criminalità organizzata e che sia necessario rafforzare le misure di sicurezza in un aeroporto come quello varesino, che rappresenta il principale punto di accesso per la manifestazione internazionale. Sulla questione abbiamo intenzione di presentare un emendamento al decreto sugli enti locali in discussione in Senato.

mercoledì 13 novembre 2013

Rendiconto Laura Bignami Giugno - Luglio - Agosto - Settembre - Ottobre 2013

Ecco lo stato di tutti i rendiconti da Giugno. Abbiamo deciso di metterli in una sola pagina per evitare di perdere tempo e darvi la possibilità di scaricarli o leggerli.
Potrebbe avere ancora qualche imprecisione per via della mole di scontrini che Laura raccoglie quà e là, ma euro più euro meno dovrebbe essere tutto correttto.
Laura una un suo conto corrente dedicato solo al mandato parlamentare, in modo da non avere problemi al termine.

lunedì 11 novembre 2013

Tappa del "Marco Cavallo" in Senato, contro gli OPG

Il 21 novembre scorso, il Senato ha ospitato una tappa del viaggio di Marco Cavallo, il cavallo azzurro che quarant'anni fa sfondò il muro di cinta del manicomio di Trieste, diventando da quel giorno simbolo di libertà e di speranza, dando il via all'inarrestabile processo di cambiamento che ha tra i suoi cardini la Legge 180 del 1978, meglio conosciuta come Legge Basaglia. Franco Basaglia affermava: "E' difficile dire cosa sia Marco Cavallo. Una cosa è certa: per i "matti" e per tutti noi ha avuto una profonda importanza. Un momento che segnò un inizio; un progetto di vita che non aveva niente più in comune con la soffocante quotidianità del manicomio, che rappresentava piuttosto un legame tra individui in una nuova dimensione. Quando il cavallo azzurro lasciò il ghetto, centinaia di ricoverati lo seguirono..." Obiettivi del viaggio del Marco Cavallo e dell'associazione stopOPG sono quelli di: chiedere la chiusura degli Ospedali Psichiatrici Giudiziari e l'apertura di Centri di Salute Mentale h24. Molte Regioni stanno provvedendo a realizzare, anche con i finanziamenti statali, dei miniOPG o manicomi regionali, che però sembrano replicare in una dimensione più ridotta le caratteristiche dei vecchi OPG che ci apprestiamo a chiudere. Le Regioni, invece, dovrebbero incentivare le attività volte ad incrementare la realizzazione di percorsi terapeutico-riabilitativi che assicurino il diritto alle cure e al reinserimento sociale dei malati, nonché a favorire l'esecuzione di misure di sicurezza alternative al ricovero in ospedale psichiatrico giudiziario, come previsto dalla Legge 57/2013. Si tratta di un problema che oggi riguarda oltre 1000 persone rinchiuse in luoghi che, il Presidente della Repubblica ha definito "indegni per un Paese appena civile. All'incontro in Senato promosso dall'Associazione stopOPG, hanno preso parte, oltre alla sottoscritta, il Presidente del Senato, Pietro Grasso, la vicepresidente del Senato, Valeria Fedeli, il portavoce del Comitato stopOPG nazionale, Stefano Cecconi, Peppe Dell'Acqua del Forum Salute Mentale, Annamaria De Angelis di Unasam Associazione di familiari e utenti e la presidente della Commissione Sanità del Senato, Emilia De Biasi. Dal 1978 sono stati fatti dei passi in avanti ma il processo è ancora lungo sul piano istituzionale, umano e sociale. L'obiettivo deve essere quello di superare la reclusione dei malati e favorire il reinserimento nel tessuto sociale, lo Stato deve cambiare l'approccio alla malattia mentale, puntando sulla promozione della salute e la prevenzione dei disturbi mentali, incentivando i servizi di assistenza sul territorio. Occorre pertanto che il ministero coordini l'azione ed i programmi regionali, così da avere delle linee di indirizzo chiare per l'organizzazione dei servizi offerti.

giovedì 7 novembre 2013

Il Senato svilito su DL Istruzione

Il passaggio al Senato del DL Istruzione (conversione in legge del decreto legge 12 settembre 2013, n. 104), a causa dei tempi ristretti, non ha permesso lo svolgersi della legittima attività legislativa nella camera alta del Parlamento.
La maggioranza ha dilatato oltremodo

mercoledì 6 novembre 2013

Resoconto stenografico dell'intervento della sen. Bignami del 6 novembre su DL Istruzione

BIGNAMI (M5S). Signor Presidente, cittadini senatori, il cittadino Immanuel Kant disse: «Due sono le scoperte che si possono considerare le più difficili per l'uomo: l'arte di educare e quella di governare, e però si disputa sempre su queste due idee». Sia il Governo che l'educazione sono istituzioni costituite dal punto di vista sociale, come guida di un popolo, da una parte, e guida di un discente, dall'altra. Entrambe le istituzioni devono portare l'uomo e il discente al godimento degli effetti benefici della democrazia, della libertà e alla sua conoscenza. Se nel mondo della scuola esistono comunque eccellenze e valori che danno lustro agli sforzi fatti dagli insegnanti e ai grandissimi risultati che molti allievi riescono a produrre, è anche vero che questo stesso mondo è colmo di carenze e di inefficienze strutturali. Difficile è dire la stessa cosa per il mondo della politica e dei nostri governanti, dove il lustro degli sforzi fatti e i grandissimi risultati che abbiamo di fronte parlano da soli.

lunedì 4 novembre 2013

E' approdato in Senato il decreto istruzione

In Commissione 7a del Senato è iniziato oggi l'esame del cosiddetto decreto Istruzione (A.S. 1150) che, affinchè non decada, deve essere convertito entro l'11 novembre p.v.. A noi senatori sono lasciati pochi margini di manovra,