venerdì 20 novembre 2015

Legge di Stabilità - Discorso in Senato su Legge di Stabilità. Renzi: 100% Attore



BIGNAMI (Misto-MovX). Signor Presidente, onorevoli colleghi, la legge di stabilità che stiamo esaminando è lontana anni luce da quella che vorrei. In quello che pure vorrebbe essere uno Stato sociale, il welfare, l'assistenza ai più deboli, ai poveri, gli interventi per l'inclusione sociale restano proclami del Governo che non trovano spazio, o lo trovano solo a fatica, tra le misure contenute in questa legge. Manca una visione di insieme coraggiosa che ci faccia uscire dalla fase di recessione che stiamo vivendo. Basta con i tagli lineari senza senso. Basta agli interventi tampone, provvisori, di emergenza, mossi da logiche compassionevoli più che dalla presa in carico di un problema e dalla ricerca di soluzioni a lungo termine. Ma è possibile che non riusciate a fare di più? Non vedo piani industriali, non vedo marketing, ma solo "marketting". (Applausi dei senatori Bulgarelli e Consiglio).


Mi scuso, ho letto il mio intervento dello scorso anno riportato nel Resoconto stenografico, ma di fatto nulla è cambiato e ho ancora le stesse cose da dire.
Lo scorso anno ci avevate propinato interventi propagandistici come il TFR in busta paga, una misura che potremmo definire nello stesso modo con cui Fantozzi definì la corazzata Potëmkin e utilizzato solo da 800 persone. Ripeto: 800 persone, che spreco di risorse.
Oggi mi sembra quanto mai attuale la frase pronunciata dal presidente Harry Truman: «Se non riesci a convincerli, confondili».
Ad ogni modo, torniamo al disegno di legge di stabilità. Confrontando la nostra spesa pubblica con quella degli altri Paesi europei possiamo vedere che, nonostante i tagli, la spesa pubblica italiana eccede quella che possiamo permetterci di circa 40 miliardi, ossia il 2,5 per cento del nostro PIL.
Su una così alta spesa pubblica incide senza dubbio, ad esempio, l'inefficienza attuale del sistema degli acquisti, che risulta estremamente frammentato e rappresenta un'importante voce di spreco e possibile corruzione. L'agenzia preposta alla vigilanza dei contratti pubblici ha iscritto nei propri registri 34.000 uffici che gestiscono 1.200.000 procedure di acquisto. Che spreco! E il ritardo dei pagamenti? In una recente indagine condotta sul pagamento dei prodotti sanitari, Assobiometica mostra come i ritardi medi dei pagamenti varino dai settantotto giorni in Trentino-Alto Adige ad un massimo di ottocentotrentadue giorni in Calabria (più di dieci volte).
Come è possibile attuare un taglio lineare in queste condizioni? Quale matematica ve lo giustifica? Significa segare le gambe ai virtuosi e accomodare i corrotti, gli spreconi, i disonesti.
Sì ma, caro Renzi, questa è la tua politica e la buona scuola ne è la prova più evidente: buona fino ad accomodare la signora Agnese e chi se ne frega del prof che non tira a fine mese.
Parliamo delle auto blu? 5.727: 35 milioni di spreco, senza contare il personale. Sogno fuori di qui le bici blu, un parco enorme di bici blu a nostra disposizione per girare Roma; allora sì che inizieremmo a vedere a Roma le piste ciclabili. Sì, certo, di auto ne hai tagliate un pochettino, ma per cosa? Per comprarti l'aeroplanino?
E che dire della spesa sanitaria? La spesa sanitaria nazionale in questo Paese è di circa 120 miliardi di euro, di cui 25 miliardi riguardano la spesa farmaceutica e specialistica. Come è stato detto in Commissione di vigilanza sull'anagrafe tributaria, si può intervenire su queste voci, rivedendo il processo operativo e realizzando un cospicuo risparmio su base annua, che viene calcolato in circa 4 miliardi di euro, annui.
E che dire dei 40 miliardi di risparmio previsti da Cottarelli? Investimenti e carta straccia. E voi cosa fate? Aumentate il debito pubblico. Questi dati si riferiscono all'analisi degli sprechi pubblici realizzata da Carlo Cottarelli, colui che era stato nominato dal Governo - non da me - commissario alla spending review. E voi invece di tagliare "alla Cottarelli" tagliate Cottarelli, che è la cosa più veloce. Un pensiero anche al povero Perotti, che si è dimesso pure lui. (Applausi del senatore Di Maggio). La spending review si riduce alla spending che vuoi tu.
Queste risorse dovrebbero essere utilizzate per aiutare le fasce più deboli della popolazione. Si dà la possibilità a 2.000 genitori - solo 2.000, mi raccomando - che assistono figli disabili gravi e che sono in congedo di anticipare il pensionamento. E gli altri? Non è fissando un limite di 2.000 persone che si fa una legge. Si crea una forte discriminazione. Come si scelgono questi 2.000 genitori? Con quale criterio? Se fossero più di 2.000? Si fa a chi arriva prima? Vogliamo fare una maratona: chi arriva tra i primi 2.000 vince la pensione? Non so, vedete un po' voi. Questo è l'altro meccanismo che genera, poi, gli esodati.
Qual è la discriminazione? Chi ha già usato il congedo per gravi problemi familiari? Chi è nella facoltà di usare il congedo e non lo ha ancora fatto, perché deve essere avvantaggiato? Chi non lo ha usato forse è perché non ne ha avuto bisogno: e forse è da considerarsi più grave? Complimenti per la vostra logica.
Si potrebbero finanziare misure giuste e doverose, come la possibilità di pensionamento anticipato di tutti i genitori che assistono figli disabili o gli interventi per il riconoscimento giuridico dei caregiver familiari, prevedendo adeguate tutele previdenziali, assicurative e sanitarie. È uno scandalo. Vi vedete a 58 anni a otto ore al giorno di lavoro mentre sono trenta che non dormite la notte per un figlio da accudire tutte le notti? Girare, vestire, nutrire: vergogna. E qui ci si alzano gli stipendi, si fanno marchette e non si danno i diritti fondamentali a chi ne ha bisogno. È una vergogna!
caregiver hanno avviato un ricorso all'ONU presso il Comitato per diritti delle persone con disabilità, il più alto organismo mondiale per la tutela dei disabili e delle loro famiglie. E anche qui faremo una figuraccia. (Richiami del Presidente).
Ricordo ai fortunati, che qui fanno spallucce, che disabili non solo si nasce, ma si diventa anche. E delle infrazioni? Tutti soldi buttati via, soldi che potrebbero dare serenità e maggiori servizi ai nostri italiani. Avete idea di quanto stiamo pagando per le infrazioni? E di quanto pagheremo? E voi aumentate il debito pubblico: non passeremo inosservati in Europa.
E dei debiti sui derivati che le vostre pubbliche amministrazioni stanno pagando? Ne avete contezza? Tutto originato dalla mala politica: questa, la vostra!
Mi avete bocciato il contributo da dare alle Province e alle Città metropolitane, per trasporto ed educatori, ai disabili che vanno alle superiori: da gennaio non avranno più un soldo. Migliaia di ragazzi a casa senza trasporto: vergogna! Invito il Governo ad adottare le misure necessarie per tempo, affinché non si arrivi a questo disastro. Ci sarebbero i soldi, ci sarebbero le risorse, senza tutti questi sprechi, con le vere riforme, a cominciare da quella del catasto. E voi aumentate il debito pubblico.
Voglio concludere così come ho iniziato, con un'altra frase molto significativa di Truman: «Posso ricordare quando un buon politico doveva essere il 75 per cento abilità e il 25 per cento attore, ma riesco bene a vedere il giorno in cui potrebbe essere vero il contrario».
Beh, Renzi, ci sei arrivato. So che non sono il Presidente degli Stati Uniti, ma tu ti sei rivelato al 100 per cento attore, e spero che finisca presto questo teatrino da quattro soldi. (Applausi dai Gruppi Misto e CoR).

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