mercoledì 6 gennaio 2016

Unioni Civili (stesso sesso). Movimento X vuole la democrazia diretta. Votate!!



Con questo post vi invitiamo ad esprimere, dopo esservi fatti una chiara opinione sul disegno di legge che arriverà al Senato a fine mese di Gennaio 2016, il vostro VOTO in merito.
Si tratta della Legge Cirinnà, sulle Unioni Civili.

Di che cosa si tratta in particolare? Della regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso e della disciplina delle convivenze.

In parole povere ma chiare:

1. L' "Unione Civile" è sostanzialmente un "Matrimonio tra persone dello stesso sesso" molto chiaramente normato per quanto riguarda diritti - doveri - scioglimento - eredità e altri riferimenti previsti dal codice civile. Non si parla di figli nè di reversibilità di pensione ma si parla di cognome, regime patrimoniale, alimenti, indennità di morte, TFR, legittima, "separazione e divorzio".

2. I figli non sono previsti esplicitamente come nel matrimonio ma è possibile che uno dei due contraenti dell'Unione Civile, cioè  il partner che abbia già un figlio (adottivo o meno) possa concedere l'adozione all'altro partner (Step-child adoption).

3. Viene regolato il cambio di sesso anagrafico con la decadenza del matrimonio in unione civile o lo scioglimento dell'unione civile, a seconda dei casi.

4. Viene normata la "Convivenza" tra una coppia con la garanzia dell'assistenza  e della rappresentanza reciproca per malattia-ricovero-morte, la condivisione della attività imprenditoriale, il diritto alla prosecuzione dell'affitto al "vedovo" nella abitazione comune, l'inserimento nelle graduatorie per la casa, e, in caso di scioglimento, un obbligo di mantenimento proporzionato alla durata trascorsa. Il tutto anche tramite la possibilità di un Contratto di convivenza notarile e registrato pubblicamente.

Per approfondimenti vi indirizziamo alla legge presente al seguente link: Disegno di Legge
e alle considerazioni esplicative del Senato al seguente link: Nota Breve

Per il vostro voto vi chiediamo semplicemente di cliccare iscrivendovi ad APPGREE (la piattaforma di Podemos) e di rispondere alle preferenze già presenti, oltre ad indicarne eventualmente delle vostre ulteriori. Il sistema automatico di Appgre selezionerà le opzioni più gradite e suggerite. La Sen. Bignami Laura esprimerà il suo voto secondo quanto espresso se il numero di partecipanti sarà elevato, Partecipate e diffondete la vera democrazia diretta!!



74 commenti:

  1. Il disegno di Legge è fatto male, non rispetta la costituzionalità che per gli Italiani è al primo posto nonostante le derivazioni guida da parte dell'EU, formulate per baypassare le Costituzioni locali. A parte questo, vi è un approccio estremamente individulistico che fa parte della cultura dell'utilitarismo, dove il concetto di "bene" e visto come godimento subitaneo individuale e non come ottimizzazione sociale di un istanza. Per questo, questo disegno di Legge appartiene ad una modalità di governo dove ila comuniarietà lascia luogo all'individualismo, favorendo la frammentazione e l'annichilimento della democrazia. I rapporti tra persone vanno regolati si fini reciproci diei diritti e dei doveri nei confronti della società ma ciò va fatto nel modo giusto, secondo una rapporto morale naturale, dove vengano salvaguardati gli interessi di tutti, soprattutto dei più deboli come i nascituri la cui libertà dell'essere va difesa e non , inversamente, sfruttata la loro inconsapevolezza per fini personali. Ugualmente è abominio pro la mercificazione dei corpi e dobbiamo sentirci ugualmente responsabili pur se ciò accade in altri luoghi dove noi avremmo il consenso ma non il diritto reale di profittare. Cordialità, Enrico Falcinelli, libero professionista, Assisi.

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    1. Cirinna' legge va bruciata....e.....si ricomincia da capo. TROPPE TRAPPOLE!!

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    2. Egregio Senatore,
      La invitiamo con fervore illuministico a valutare con attenta e critica coscienza civica la possibilità di approvare quella turpitudine legislativa che porta il nome di d.d.l. Cirinnà in tema di unioni civili e di adozione. Fin troppo evidente è che la materia in oggetto sia pensabile con principi e concetti esclusivamente laici, in stretto ossequio del dettame giusnaturalistico conforme alla retta ragione.
      Va da sé che una Sua votazione difforme dalla intenzione qui manifestata comporta un venir meno della nostra fiducia nella Sua persona nonché la sottrazione del nostro consenso quando si tratterà di confermare il Suo mandato parlamentare.

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    3. Egregio Senatore,
      La invitiamo con fervore illuministico a valutare con attenta e critica coscienza civica la possibilità di approvare quella turpitudine legislativa che porta il nome di d.d.l. Cirinnà in tema di unioni civili e di adozione. Fin troppo evidente è che la materia in oggetto sia pensabile con principi e concetti esclusivamente laici, in stretto ossequio del dettame giusnaturalistico conforme alla retta ragione.
      Va da sé che una Sua votazione difforme dalla intenzione qui manifestata comporta un venir meno della nostra fiducia nella Sua persona nonché la sottrazione del nostro consenso quando si tratterà di confermare il Suo mandato parlamentare.

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    4. Vorrei farle notare che il ddl Cirinnà non tocca minimamente il tema della maternità surrogata. La stepchild adoption, infatti, altro non è che l'adozione del figlio del partner. Al di là dei giustizi morali, in Italia esistono già circa 100.000 bambini cresciuti da coppie omosessuali: non è un futuro ipotetico, ma l'attuale realtà E lei non può fare proprio nulla per cambiare le cose: gli omosessuali che vorranno avere figli continueranno a farli, che le piaccia o no. Il problema è che che per lo Stato Italiano questi hanno un solo genitore. Se questi dovesse morire o separarsi dal partner, il minore non sarebbe tutelato. Ecco perché va estesa la piena responsabilità genitoriale anche al genitore non-biologico.
      Aggiungo inoltre che la morale naturale è un'utopia o, più probabilmente, una distopia. La morale è un costrutto sociale, mentre la natura non ha alcun valore etico. Ma dove sarebbe la questione morale qui? Tutte le ricerche scientifiche deontologicamente corrette affermano che il sesso e l'orientamento sessuale dei genitori sono parametri ininfluenti per la crescita dei figli, quindi i bambini delle coppie gay crescono normalmente. Non c'è alcun problema, e questo lo sappiamo grazie all'enorme mole di dati messa a nostra disposizione dalle ricerche di Gartrell (1996, 1999, 2000, 2005 e 2006), Golombok (1983, 1996, 2003 e 2010), Patterson (1998), Brewaeys (1997), Chan (1998), Johnson (2001), Andersen (2002), Bos (2004), Tobin (2009), Graglia (2010), Biblarz (2010), Crouch (2012), Penning (2011), Lingiardi (2006), Ciriello (2009), Wainright (2004), Fulcher (2002) e Cavina (2009).
      La informo infine che, anche tralasciando la questione genitoriale, il ddl Cirinnà regolamenta anche le unioni civili in sé. Cosa c'entra l'individualismo in questo? O vuole proporre l'abolizione del matrimonio per le coppie sterili o anziane, o semplicemente sta dicendo cose totalmente fuori contesto. È un dato di fatto che esistono delle coppie omosessuali stabili ed è un dato di fatto che non sono tutelate sotto veri punti di vista (patrimoniale, sanitario...), pur essendo cittadini come tutti e pagando le tasse come tutti.
      Il creare un ghetto giuridico, un istituto ad hoc, è discriminatorio perché distingue tra coppie di Serie A e coppie di Serie B. Mi ricorda quando negli USA i neri potevano sì prendere l'autobus, ma non sul posto dei bianchi. Però se per adesso si possono avere solo le unioni civili, in modo da tutelare subito chi ne ha bisogna, ben vengano! E stai tranquillo che nella sua vita non cambierà proprio nulla.

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  2. No assoluto legge Cirinna' troppo piena di trappole

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  3. Il DDL Cirinnà è da respingere in toto. Con questo, infatti, verrebbe legittimato l'utero in affitto (anche se compiuto all'estro) attraverso la StepChild adoption contenuta nell'art. 5.Anche venisse stracciato quest'ultimo a rientrodulo ci penserebbe nel giro di poco tempo qualche sentenza della Corte Costituzionale o della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
    Si parla tanto di diritti e non ci si accorge,invece, che con questa legge verrebbero calpestati inevitabilmente quelli dei bambini,soggetti essi stessi di diritto, ai quali dovrebbe andare tutta l'attenzione, la cura e la difesa della società intera (se vuole mantenere l'aggettivo CIVILE).
    Patuzzi Francesca VR

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    1. Alla maternità surrogata accedono soprattutto coppie etero, per le quali la stepchild adoption è già legale. Inoltre in Italia esistono già circa 100.000 bambini cresciuti da coppie dello stesso sesso e l'adozione del figlio del partner serve proprio a tutelarli, estendendo la responsabilità genitoriale. La stepchild adoption tutela quindi i diritti del bambino, non dell'adulto. Perché lo Stato Italiano riconosce solo il genitore biologico: nel caso in cui questi dovesse morire o separarsi dal partner, il figlio non sarebbe tutelato. Ma la informo che gli omosessuali che vogliono avere figli continueranno a farli, che lei lo voglia o no.
      Se poi parla di diritti dei bambini per la situazione omogenitoriale in sé, coerentemente dovrebbe proporre di strappare quei bambini alla propria famiglia e di darli per legge in adozione. Sarebbe però una posizione scientificamente insensata, giacché tutte le ricerche deontologicamente corrette a nostra disposizione affermano che il sesso e l'orientamento sessuale dei genitori sono questioni ininfluenti per la crescita dei figli. Qualche esempio? Gartrell (1996, 1999, 2000, 2005 e 2006), Golombok (1983, 1996, 2003 e 2010), Patterson (1998), Brewaeys (1997), Chan (1998), Johnson (2001), Andersen (2002), Bos (2004), Tobin (2009), Graglia (2010), Biblarz (2010), Crouch (2012), Penning (2011), Lingiardi (2006), Ciriello (2009), Wainright (2004), Fulcher (2002) e Cavina (2009).

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  4. Il DDL Cirinnà è da respingere in toto. Con questo, infatti, verrebbe legittimato l'utero in affitto (anche se compiuto all'estro) attraverso la StepChild adoption contenuta nell'art. 5.Anche venisse stracciato quest'ultimo a rientrodulo ci penserebbe nel giro di poco tempo qualche sentenza della Corte Costituzionale o della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo.
    Si parla tanto di diritti e non ci si accorge,invece, che con questa legge verrebbero calpestati inevitabilmente quelli dei bambini,soggetti essi stessi di diritto, ai quali dovrebbe andare tutta l'attenzione, la cura e la difesa della società intera (se vuole mantenere l'aggettivo CIVILE).
    Patuzzi Francesca VR

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  5. Onorevole io sono contraria alla legge Cirinna'.
    ...non ci condanni a vivere sotto leggi che contrastano con la ragione, la natura e la nostra costituzione. Le persone omosessuali devono essere rispettate ma devono anche rispettare le leggi naturali. Non possono essere genitori insieme se non possono procreare insieme. Il bambino ha diritto ad una mamma ed ad papà. Due donne non sono due mamme né un papà ed una mamma. E due uomini non sono due papà o un papà e una mamma. È una semplice verità che non si deve aggirare con concessioni di diritti fasulli. Per i casi estremi che si citano per approvare la legge(morte del compagno, figlio di uno della coppia, assistenza in caso di malattia, eredità ecc.) sulle unioni civili esistono già nel nostro codice civile risposte sufficienti che potrebbero essere chiariti per fattispecie. Ascolti il popolo e voti contro
    La ringrazio per l'attenzione
    M.Carmela Diana

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    1. In natura esistono casi di coppie omosessuali stabili che "adottano" i cuccioli abbandonati dalle doppie etero (tipico tra i cigni neri). Ma, attenzione, in natura non esistono gli antibiotici. Secondo la sua posizione, dovremmo abolire la medicina moderna. E anche il computer da cui sta scrivendo.
      Ma cos'è la natura? L'uomo fa parte della natura e ha naturalmente la capacità di plasmare ciò che lo circonda, quindi tutti ciò che crea è naturale. Ciò che non è naturale è sociale, come ad esempio la democrazia. Dovremmo quindi abolire la democrazia? E dovremmo quindi abolire il reato di stupro, giacché questa è una pratica normalissima in natura?
      La famiglia è un costrutto sociale e in quanto tale cambia nel tempo e nello spazio. Noi, grazie ai mezzi della scienza, possiamo indagare gli attributi che una famiglia deve avere per far crescere bene i figli. Secondo tutte le ricerche scientifiche deontologicamente corrette, però, il sesso e l'orientamento sessuale dei genitori sono ininfluenti, quindi i bambini cresciuti da coppie gay non hanno problemi specifici e sono normalissimi.
      Infine, le faccio notare che non è affatto vero che nel nostro codice civile ci siano già le risposte sufficienti per tutelare i circa 100.000 bambini italiani inseriti in contesti omogenitoriali né per tutelare le coppie in sé e per sé.
      Ascoltare il popolo su un argomento del genere è sciocco. In primis perché il popolo italiano è per buona parte analfabeta funzionale, carente di cultura scientifica e disinformato da dei pessimi media. Ma soprattutto va detto che la democrazia non è la dittatura della maggioranza, bensì il governo di questa nel rispetto delle minoranze. Non ha alcun senso che la maggioranza privilegiata metta bocca sui diritti delle minoranze vessate.

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  6. Onorevole io sono contraria alla legge Cirinna'.
    ...non ci condanni a vivere sotto leggi che contrastano con la ragione, la natura e la nostra costituzione. Le persone omosessuali devono essere rispettate ma devono anche rispettare le leggi naturali. Non possono essere genitori insieme se non possono procreare insieme. Il bambino ha diritto ad una mamma ed ad papà. Due donne non sono due mamme né un papà ed una mamma. E due uomini non sono due papà o un papà e una mamma. È una semplice verità che non si deve aggirare con concessioni di diritti fasulli. Per i casi estremi che si citano per approvare la legge(morte del compagno, figlio di uno della coppia, assistenza in caso di malattia, eredità ecc.) sulle unioni civili esistono già nel nostro codice civile risposte sufficienti che potrebbero essere chiariti per fattispecie. Ascolti il popolo e voti contro
    La ringrazio per l'attenzione
    M.Carmela Diana

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  7. La prego di votare contro la legge Cirinna '

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  8. Assolutamente no!!!! Non sono d'accordo vogliono ,volete distruggere la famiglia

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    1. Concordo! I bambini hanno diritto ad avere una mamma e un papà.

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  9. Assolutamente no!!!! Non sono d'accordo vogliono ,volete distruggere la famiglia

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  10. Assolutamente no alla Cirinnà, no alla compravendita e all'affitto dell'utero. Bocciata!!!

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    1. La maternità surrogata non è prevista dal ddl Cirinnà.

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  11. Contrarissima alla pratica dell'utero in affitto che verrebbe legittimata (anche se compiuto all'estero) dalla stepchild adoption contenuta nell'art.5.Anche venisse stracciato quest'ultimo articolo a reintrodurlo ci penserebbe qualche sentenza della Corte Costituzionale o della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (per cui andrebbe fuori dalla porta per rientrare dalla finestra). Il punto è che il DDL Cirinnà è truffaldino, motivo per cui va respinto in toto.
    Francesca Patuzzi

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  12. Contrarissima alla pratica dell'utero in affitto che verrebbe legittimata (anche se compiuto all'estero) dalla stepchild adoption contenuta nell'art.5.Anche venisse stracciato quest'ultimo articolo a reintrodurlo ci penserebbe qualche sentenza della Corte Costituzionale o della Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (per cui andrebbe fuori dalla porta per rientrare dalla finestra). Il punto è che il DDL Cirinnà è truffaldino, motivo per cui va respinto in toto.
    Francesca Patuzzi

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  13. Estendere la disciplina codicistica propria dell'istituto matrimoniale alla convivenza viola il principio di uguaglianza sostanziale di cui all'art 3 della Cost.(trattare in modo uguale situazioni completamente diverse, con fondamenti diversi non è espressione dell'art 3 Cost). La diversità di trattamento è espressione dell’esigenza di giustizia, della necessità di distinguere e separare situazioni che non sono tra loro assimilabili. Aprire in questo modo alle unioni civili dello stesso sesso significa equipararle all'istituto matrimoniale, fattispecie che per poter esistere necessita del requisito indispensabile della eterosessualità (art 29Cost) Il matrimonio è fondato sulla distinzione tra i sessi.
    Non è vero che nel nostro ordinamento non sono riconosciuti diritti ai conviventi:
    Pensiamo ai diritti in materia successoria (esercitabili tramite testamento), di polizza assicurativa o una pensione integrativa (chi vieta, oggi, al convivente etero o gay di ricorrere agli strumenti del diritto volontario?), al diritto di stipula di accordi di convivenza per interessi meritevoli di tutela (ex art. 1322 cc), di successione nel contratto di locazione a seguito della morte del titolare a favore del convivente (C.C. sent. n. 404/1988), di visita in carcere al partner (D.P.R 30 n. 230 del 2000), di risarcibilità del convivente omosessuale per fatto illecito del terzo (Cfr. Cass., sez. unite Civ., sent. 26972/08, Cass. III sez. pen. n. 23725/08), di obbligo di informazione da parte dei medici per eventuali trapianti al convivente (L. n. 91 1999), di permessi retribuiti per decesso o per grave infermità del convivente (L.n. 53 2000), di nomina di amministratore di sostegno (artt. 408 e 417 c.c), di astensione dalla testimonianza in sede penale (art. 199, terzo comma, c.p.p.), di proporre domanda di grazia (art. 680 c.p)
    Oltre a tutto questo sì c'è anche la preoccupazione per la StepChild Adoption
    Non essendo prettamente il mio campo mi rifaccio al fior fior della psichiatria, psicanalisi, psicologia (anche se sinceramente qui basterebbe lo ius naturalis e un po' di buon senso per capire che un bambino ha bisogno di una mamma e un papà per crescere e sviluppare in modo sano la propria personalità e questo lo dice anche la giurisprudenza nonchè Convenzione Onu sui diritti del fanciullo)
    Si ignorano secoli di ricerche, i sostenitori dell’adozione si basano su un discorso basato sull”amore”, concepito come l’alfa e l’omega di ciò che un bambino avrebbe bisogno, non importa se esso arrivi da un uomo e una donna, o da due donne. Ma queste affermazioni, colpiscono per la loro mancanza di rigore perché un bambino è in fase di costruzione e, come per qualsiasi architettura, ci sono delle regole da seguire se si tratta di “stare in piedi”. Quindi, la differenza tra i sessi è un elemento essenziale della sua costruzione. Invece si vuole mettere il bambino in un mondo dove “tutto” è possibile: dove gli uomini sono i “padri” e anche “mamme”, le donne “mamme” e anche “papà”. Un mondo magico, onnipotente, dove ciascuno armato con la sua bacchetta, può abolire i limiti, ma questo risulta essere «debilitante per i bambini». Essi si “costruiscono” attraverso un “legame” tra il corpo e la psiche, e i sostenitori dell’adozione si dimenticano sempre il corpo. Il mondo che descrivono è astratto e disincarnato. Nella differenza sessuale, invece, tutti possono trovare il loro posto, consente al padre di prendere il suo posto come “portatore della legge, permette al bambino di costruire la sua identità sessuale.
    La psicanalista Claude Halmos, una dei massimi esperti riconosciuti in età infantile.
    Grazie per la sua attenzione
    Guerra Elisa

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    1. La informo che è rimasta agli inizi del 1900. Infatti adesso è assolutamente certo, senza alcun dubbio, che il sesso e l'orientamento sessuale dei genitori sono ininfluenti per la crescita dei figli. Tutte le ricerche scientifiche deontologicamente corrette a nostra disposizione affermano ciò. Qualche esempio? Gartrell (1996, 1999, 2000, 2005 e 2006), Golombok (1983, 1996, 2003 e 2010), Patterson (1998), Brewaeys (1997), Chan (1998), Johnson (2001), Andersen (2002), Bos (2004), Tobin (2009), Graglia (2010), Biblarz (2010), Crouch (2012), Penning (2011), Lingiardi (2006), Ciriello (2009), Wainright (2004), Fulcher (2002) e Cavina (2009). Non esiste neppure una ricerca basata su corretti canoni scientifici e deontologici in grado di contraddire questa enorme mole di dati.
      Ma non stiamo parlando di eventualità future, bensì della realtà presente: in Italia esistono già adesso circa 100.000 minori inseriti in contesti omogenitoriali. La stepchild adoption serve per tutelarli, estendendo la responsabilità genitoriale anche al genitore non-biologico.

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  14. Assolutamente contraria all'approvazione della legge. Stiamo perdendo tempo per un falso problema. I rapporti tra conviventi possono e devono trovare la propria regolazione con il diritto volontario senza alcuna necessità di introdurre per via legislativa nuovi istituti. I figli nati da una precedente relazione non sono adottabili, quelli i prfanotrofio non sono numericamente sufficienti alle richieste di potenziali genitori, l'utero in affitto dovrebbe essere vietato ( un bambino nasce dall'unione di un uomo e una donna, legge naturale indiscutibile) quindi di cosa stiamo parlando ? I problemi da affrontare in Italia sono altri. Alessia Galvani

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  15. Contraria perchè la società si regge sulla famiglia uomo-donna potenzialmente capace di generare figli senza chiedere esborsi di centinaia di migliaia di euro, capace di crescerli senza pretendere di selezionarne le caratteristiche acquistando miratamente sperma od ovuli, capace di far crescere ogni bimbo e bimba con la mamma che li ha tenuti in grembo 9 mesi, non con acquirenti con cui non ha condiviso nulla di questo prezioso periodo di vita, sull'importanza del quale, per il rapporto mamma-figlio la scienza ci ha fornito valanghe di dati. Rispettiamo i diritti dei bambini e delle donne, lasciamo i bimbi con le loro mamme, non giochiamo con le vite degli uni e delle altre (l'utero in affitto prevede stimolazioni ormonali che hanno già ucciso donne in India e negli USA!!! La ringrazio per l'appoggio che vorrà dare a questa causa di giustizia e di civiltà

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  16. Sono contraria! il Capo II sulle convivenze garantisce diritti sufficienti. Le unioni civili sono matrimonio sotto falso nome per ingannare la gente e di dubbia costituzionalità, visto che sono riservate a coppie dello stesso sesso. La stepchild adoption porterebbe all'assurdo di un bambino che ha contemporaneamente due papà o due mamme legali. Inoltre sarebbe la legge stessa ad incentivare l'utero in affitto, proibito in Italia, assicurandone la legalizzazione.

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  17. Contraria! il Capo II sulle convivenze garantisce diritti sufficienti. Le unioni civili sono matrimonio sotto falso nome per ingannare la gente e sono di dubbia costituzionalità visto che sono riservate a persone dello stesso sesso. La stepchild adoption porterebbe all'assurdo di un bambino che ha contemporaneamente due papà o due mamme legali. Inoltre sarebbe la legge stessa ad incentivare l'utero in affitto, proibito in Italia, assicurandone la legalizzazione.

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  18. Assolutamente contraria alla legge: vanno difesi il diritto dei bambini ad avere un papà e una mamma e la dignità della donna (con la pratica dell'utero in affitto, verrebbe usata come un oggetto).

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  19. Sono contrario a queste unioni civili perchè determinerebbero solo sofferenze ai bimbi adottati e ovviamente alle coppie. Fate leggi per il bene di tutti non per appagare l'egoismo di pochi! Ascoltate il grido che sale dalla gente, non richiudetevi all'interno di ideologie che mortificano la dignità degli italiani.

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    1. Sofferenze? La scienza non è d'accordo.

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  20. Sono contrario in toto al disegno di legge Cirinnà. Ho sottolineato le contraddizioni di fondo che soggiacciono a questa iniziativa nel seguente articolo: http://www.lsblog.it/index.php/cultura/5376-il-dilemma-delle-unioni-civili?highlight=WyJkb24iLCJtYXNzaW1vIiwiZG9uIG1hc3NpbW8iXQ==
    Se la convivenza tra due persone dello stesso sesso non è che una imitazione della famiglia naturale, essa sarà necessariamente una coppia di serie B. Forse ai due conviventi non diaspiacerà essere una coppia di serie B, ma certamente nessino vorrebbe essere un figlio di serie B, tanto più che non è stato chiesto prima il suo parere. Se invece i conviventi non vogliono in alcun modo essere un'imitazione della coppia naturale, allora perché parlare di "matrimonio", o al limite di "coppia"? E perché ammettere "figli"? Ma se si instaura il principio che ogni convivenza non è che uno stereotipo culturale, la stessa famiglia naturale viene a perdere ogni sua normatività. Ci rendiamo conto delle conseguenze, e soprattutto delle conseguenze sui figli e sulle nuve generazioni?

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  21. Sono contraria al disegno di legge Cirinna' in toto. Il fondamento del Matrimonio e ciò che gli conferisce stabilità è la Natura. Il sentimento è mutevole e soggetto alla caducità del tempo e pertanto non è condizione sufficiente per la sussistenza e la stabilità di questo istituto, che si pone come luogo di accoglienza della vita.La Stepchild Adoption, permettendo l'adozione del figlio biologico di uno dei partner da parte del secondo partner, apre di fatto la strada alla pratica dell'utero in affitto. L'utero in affitto è una nuova forma di schiavismo e di mercificazione del corpo della donna, oltre che una grave ingiustizia nei confronti del soggetto in assoluto più debole dal punto di vista giuridico, cioè il bambino. Uno stato che toglie diritti al piu' debole per darli al piu' forte non puo' definirsi civile.In Italia, che si suppone essere uno stato civile, questa pratica è vietata.I diritti dei bambini nati in famiglie omogenitoriali, qualora siano a repentaglio, possono essere tutelati dal tribunale dei minori, organo della magistratura creato ad hoc.Legittimare un comportamento o una prassi sbagliati, che al momento attuale costituiscono delle eccezioni, non fa altro che aumentare in modo esponenziale il comportamento o la prassi di cui sopra. E l'esempio più lampante lo abbiamo col divorzio e l'aborto,che ad oggi sono utilizzati con totale leggerezza e senza alcun criterio.

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    1. Qui si parla di unioni civili, non di matrimonio. Questo è però un costrutto sociale, non naturale. In natura non esiste il matrimonio, ma in compenso la poligamia e gli stupri sono normalissimi. Inoltre l'omosessualità esiste in natura, il computer da cui ha scritto no.
      Il ddl Cirinnà non parla minimamente di matenrità surrogata, ma anche fosse, non vedrei il problema. Se mia sorella si offrisse di fare da madre surrogata per me e il mio compagno, la staremmo mercificando? O forse lei vuole mettere bocca sui corpi altrui, calpestando le libertà personali? Ad ogni modo, qui il problema è che in Italia esistono già circa 100.000 bambini inseriti in contesti omogenitoriali, ma che per lo Stato hanno un solo genitore: questi minori vanno tutelati! Anche perché la informo che esistono anche i bisessuali e che gli omosessuali non sono necessariamente sterili: chi vorrà far figli, continuerà a farli, con o senza maternità surrogata.

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    2. È assolutamente assurdo pensare ad un DDL del genere. Spero che il buon senso prevalga e siano tutelati soprattutto i diritti dei bambini ad avere un papà e una mamma!!!

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  22. Assolutamente no. Contrarissimo al ddl Cirinnà.
    Quando mai i figli si concepisco no nella testa.
    Ma c'è bisogno di descrivere l'ovvio.
    Suvvia, questa legge é un insulto alla ragione e al buon senso.

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  23. Assolutamente contraria ad una legge che crea le basi per la dissoluzione della nostra società fondata sul matrimoniotra uomo e donna che insieme sono aperti alla generazione della vita. No matrimoni omosessuali no stepchild adoction é una trappola economica

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  24. Il 26 gennaio i senatori discuteranno il ddl Cirinnà, ovvero l'imbroglio che legittima la criminale pratica dell'utero in affitto, il bambino viene strappato dalla mamma che lo partorisce e consegnato a chi lo ha comprato.
    Possono raccontarla come vogliono, ma questo è l'orribile scempio del quale con il loro voto, che non rappresenta la volontà popolare, i senatori si renderanno complici. Che le donne abbiano conquistato il diritto al voto (cosa sacrosanta) non ha nulla a che vedere con la pretesa di sfasciare l'animo, il cuore i sentimenti dei bambini impartendo loro quell'educazione di stato (complice UNAR, DPO, MIUR e agenzie LGTBQIA) che, prevedendo il superamento dei cosiddetti stereotipi eterosessisti),
    vorrebbe convincerli che due uomini possono fare un bambino affittando la pancia di una donna che lo partorirà e non avrà (per contratto) il diritto di vederlo. Sia chiaro che qui non c'è alcuna pretesa confessionale. Natura e ragionevolezza non sono dogmi ma categorie accessibili ad ogni persona minimamente disponibile ad usare quel buon senso che gli permette di riconoscere quanto siano atroci e violente le pratiche di produzione dei bambini orfani di padre vivente, per la pretesa di due donne, o orfani di madre vivente per la pretesa di due uomini. Mi domando con quale coraggio osano parlare di DIRITTI, dal momento che sono disponibili a sacrificare sull'altare della ragione politica il primo e supremo diritto di ogni bambino che è quello di avere una mamma e un papà!
    E piantiamola con la bufala degli orfanotrofi, che in Italia non esistono! Esistono invece, per ogni bambino adottabile, numerose coppie eterosessuali dichiarate abili all'adozione.
    Si continua a fare leva su un sentimentalismo disinformato per far credere che essere adottato da una coppia gay sia l'unica alternativa all'orfanotrofio. Mentono sapendo di mentire, che vergogna!

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  25. Cara onorevole, Zapatero è politicamente morto dopo aver forzato la mano con delle leggi para nazistoidi. Se voti questa legge hai perso il mio di voto. La sinistra deve occuparsi dei più deboli, non dei pruriti di gente inqualificabile.

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  26. No! La legge Cirinnà non deve assolutamente passare! È una legge contro natura che viola i diritti della famiglia! È contro natura e contro ogni mente ben pensante!

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  27. No! La legge Cirinnà non deve assolutamente passare! È contro natura è contro ogni mente ben pensante. No alla tratta degli innocenti ai fini delle adozioni omosessuali!

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    1. Giusto NO!
      Contrario completamente in ogni sua parola scritta urta contro i diritto dei bambini, contro la donna,contro natura,contro i diritti unievrsali dell'uomo, contro la famiglia come fondamento della società, contro il buon senso: è abominevole, iniqua e illegale; Se vuole continuo e glielo provo facilmente punto a punto.
      Sono totalmente contrario. Il testo è anticostituzionale, una bomba sul diritto di famiglia e soprattutto in relazione ai diritti dei bambini.
      Siamo in piena crisi e perdete tempo con assurdità... non so che dire...

      Elimina
  28. La famiglia è una: un uomo+una donna+eventuale prole! No alla legittimazione della becera e barbara pratica dell affitto di utero! I figli non si comprano! I figli non si vendono!ogni bambino ha diritto ad un padre ed una madre, basta ideologie! Basta teorie omosessualiste!
    Si alla legge naturale!

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  29. No, la legge Cirinnà va bocciata. Non esprime che il parere di una elite staccata dalla vita reale. Con questa legge si mette a repentaglio la dignità dei bambini che non sono un diritto di nessuno e che hanno diritto a un padre e a una madre. Questa legge, che di fatto favorisce l'aberrante pratica dell'utero in affitto, disprezza la dignità delle donne, non importa se di altre nazioni, oppure torniamo a teorizzare il razzismo?

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  30. Sono totalmente contraria al Disegno di Legge Cirinnà in discussione in Senato perché è un garbuglio giuridico, che - equiparando a famiglia ciò che famiglia non è e permettendo l'adozione del figlio biologico del convivente- entra col piede di porco del Diritto di Famiglia e stravolge i rapporti di filiazione aprendo al mercato dei figli; di fatto con questa legge si va a legalizzare anche in Italia la pratica dell'utero in affitto (per coppie dello stesso sesso e ovviamente anche etero)anche se questo non è affermato nel testo. Lo fa semplicemente producendo degli effetti: la conseguenza diretta di questa legge è che - siccome poi in Italia sarà legale farli adottare dal partner - sempre più 'adulti' acquisteranno on line (che è molto più economico) esseri umani oggetti di compravendita per mezzo di sfruttamento di uteri e vite umane, e quelle nuove vite nate vengono private a priori di conoscere le proprie radici biologiche (condizione necessaria e sostanziale per la cura della salute e per evitare incesti a macchia d'olio: non sembra roba da poco per il benessere delle persone e della società!) , nuove vite deliberatamente private a tavolino (e nel contratto) di crescere con la propria madre e il proprio padre: un orfanaggio deliberato, per il soddisfacimento del desiderio (che, se pur legittimo non è mai un diritto) di qualche adulto e delle casse del business della fecondazione. Questa legge è un offesa all'umanità, un delitto contro l'umanità. Di seguito le argomentazioni del Prof. Cesare Mirabelli Presidente emerito della Consulta http://mobile.avvenire.it/Politica/Pagine/Unioni-civili-testo-ipocrita-e-lontano-dalla-Costituzione-.aspx. SE TUTTO È ADULTOCENTRICO, SE UN BAMBINO PUÓ ESSERE OGGETTO PER SODDISFARE QUALCUN'ALTRO E NON SOGGETTO DI DIRITTO QUALE È, PERCHÉ DOVREMMO SCANDALIZZARCI DEGLI ABUSI SUI MINORI??!!
    Difendiamo gli argini!! Difendiamo la struttura della famiglia! Elena Ronchetti, Roma.

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  31. Totalmente contrario al del cirinna, è incredibile come come nel secolo successivo a quello dei grandi totalitarismi nazista e comunista, peraltro non ancora soppressi, si vada diffondendo una dittatura per certi versi peggiore di queste, poiché subdola e ingannatrice. Nessuna persona di buona volontà potrebbe avallare queste forme di prevaricazione insensate contro i più deboli, i bambini e contro l'istituto delattimino costituzionalmente tutelato. Non si può tacere di fronte a questi pervicaci tentativi di far passare per bene ciò che bene non è, anzi, ciò che non è affatto, poiché i bambini hanno diritto a una mamma e un papà, punto e basta. I politici si occupino di cose serie e non di accontentare una minoranza di ricconi annoiati!

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  32. Completamente contrario al DDL Cirinnà: legge abominevole che mina le fondamenta della famiglia. Inoltre è una legittimazione dell'utero in affitto. La prego di votare NO

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  33. Sono anch'io completamente contraria al DDL Cirinnà: legge abominevole, anticostituzionale, che oltre a danneggiare incredibilmente i bambini, ci costera' parecchi milioni di euro. La supplico di votare NO.

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    1. Questi milioni di euro sono quelli che anche io verso in tasse. Nonostante sia omosessuale ne verso quante ne versa lei. Perchè allora non proponiamo un calcolo delle tasse da versare in base ai diritti che si hanno?

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  34. Contrario completamente in ogni sua parola scritta urta contro i diritto dei bambini, contro la donna,contro natura,contro i diritti unievrsali dell'uomo, contro la famiglia come fondamento della società, contro il buon senso: è abominevole, iniqua e illegale; Se vuole continuo e glielo provo facilmente punto a punto.
    Sono totalmente contrario. Il testo è anticostituzionale, una bomba sul diritto di famiglia e soprattutto in relazione ai diritti dei bambini.
    Siamo in piena crisi e perdete tempo con assurdità... non so che dire...

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  35. No totale e incondizionato al ddl Cirinna'...I capricci di pochi a danno della comunità intera.
    Abominevole e impresentabile!!

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  36. Ho letto la legge.
    Sinceramente la trovo abbastanza fatta male, frettolosa, confusa e poco chiara. Porterebbe a livello giuridico più problemi che soluzioni.
    Altresì, per me il fatto che venga introdotta l'idea che ciò che debba essere regolato sia il legame affettivo fra le persone, e che tale sentimento sia degno di tutela giuridica (quindi di regolamentazione), porti alla conseguenza logica che quindi ogni forma di legame sentimentale debba essere riconosciuto come "coniugale". Per cui sarebbe logico approvare la poligamia, l'amore trans-generazionale, il matrimonio fra familiari, ecc.
    Inoltre, vi è un ribaltamento della visione dei diritto. Non si parla più del diritto del de cuius di lasciare l'eredità a chi vuole, ma del compagno di poterne avere una parte legittima; non si parla più del diritto al malato di scegliere chi avere come persona che si prenda cura di lui, ma del diritto del compagno a poterlo assistere; infine, non si parla più del diritto al bambino di avere un padre ed una madre, ma del diritto della persona a poterne avere uno (la gioia di avere un figlio la chiamano).
    Per queste, e per molti altri motivi, non condivido la legge Cirinnà ed il 30 sarà a Roma la Family Day per rendere questa mia opinione palese.

    Giovanni Pasinato

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    1. Parte 1:

      Carissimo oppositore del ddl Cirinnà (mi rivolgo al maschile solo per semplicità), le sto scrivendo perché vorrei immaginarmi una storia con lei.
      Immaginiamo che lei abbia un figlio, chiamiamolo per semplicità Stefano, e che, come dovrebbero fare tutti i padri, lo ama alla follia e incondizionatamente.
      Immaginiamo che suo figlio nella sua adolescenza e gioventù, si scopra omosessuale. Perché si sa.. le inclinazioni sessuali, come qualsiasi tipo di inclinazione, esulano dalle ideologie e dagli insegnamenti dei genitori.
      Immaginiamoci che Stefano a 25 anni si innamori perdutamente di un ragazzo, chiamiamolo Luca, che frequenta l'università con lui. Luca è un ragazzo padre, ragazzo che quando aveva 18 anni da una "sfortunata" avventura di una sera con una sua coetanea ha avuto un figlio, chiamiamolo Marco, e che, con questa ragazza, abbiano deciso di tenere il bambino.
      Immaginiamo poi che questa ragazza all'età di 21 anni per uno sfortunato incidente venga a mancare (lo so, è triste come storia, ma purtroppo è una delle tante che troppo spesso ormai si sentono in giro) e che, data l'età troppo avanzata dei genitori della ragazza, il bambino venga affidato a Luca, al padre naturale.
      Ora immaginiamo che Luca ricambi l'amore che prova Stefano verso di lui, perché l'essere stato con una ragazza a 18 anni ed avere avuto un figlio con lei non è assolutamente discriminatorio per la sessualità di una persona. A 18 anni un ragazzo si sta ancora scoprendo come persona. E questo glielo dico come esperienza personale.
      Immaginiamo che i due ragazzi dopo due anni di fidanzamento e dopo essersi laureati decidano di andare a vivere in affitto insieme, perché in questo modo ovviamente, oltre a stare più vicini, dimezzerebbero anche le spese, spese che sono enormi per un ragazzo di 27 anni (ormai ne hanno 27) affacciatosi da poco nel mondo del lavoro e che deve vivere da solo in una grande città. E anche questo glielo sto dicendo come esperienza personale.
      I due ragazzi giorno dopo giorno si scoprono sempre più innamorati, riescono a creare un'armonia familiare che non immaginavano essere possibile, soprattutto perché devono accudire anche un bambino, Marco che ora, facendo due conti, nella nostra storia ha 7 anni.
      Stefano ormai conosce Marco da più di due anni e, come è giusto che sia, si è affezionato a lui come un padre potrebbe affezionarsi a un figlio. Lo accompagna a scuola, fa già la seconda elementare, e dopo la scuola una babysitter lo va a prendere, lo riporta a casa e gli fa fare i compiti, perché sia Stefano che Luca hanno cominciato a lavorare da poco.
      Luca entra tutte le mattine alle 7 per potere uscire un po' prima il pomeriggio, tanto Marco lo accompagna Stefano a scuola.

      Ogni martedì e Giovedì alle 17 spaccate Luca esce di corsa da lavoro e si precipita a casa, prende il borsone e accompagna Marco a calcetto. Lo facevano tutti i suoi compagni di classe e quest'anno ha voluto farlo anche lui. L'allenatore dice che è anche molto bravo.
      Si fanno le 19 e finalmente anche Stefano può uscire dall'ufficio. Non può farlo prima, dato che non timbra mai prima delle 9 per poter portare Marco a scuola. Dall'azienda va diretto al campo sportivo dove nel frattempo Marco ha finito gli allenamenti di calcetto. Chiacchiera un po' con i genitori dei compagni di classe di Marco mentre questo finisce di farsi la doccia, e nonostante la stanchezza della giornata questo è uno dei momenti che ama di più. Agli altri genitori Stefano e Luca non hanno raccontato nei dettagli la loro storia, quello che sanno è che Luca porta Marco agli allenamenti mentre Stefano lo va a riprendere. Ma a loro non interessa saperne di più. Quello che per loro è importante, quello che dovrebbe essere importante per tutti, è il sorriso felice ma anche un po' impaurito che fa Marco quando Luca lo lascia agli allenamenti e quello invece pieno di gioia che ha stampato in faccia quando esce dalla porta dello spogliatoio con i capelli ancora gocciolanti dalla doccia e vede Stefano.

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    2. Parte 2:
      È ormai un anno che i due ragazzi convivono e la loro storia va gonfie vele. Lei non ha mai accettato pienamente questa situazione ed anzi, da ormai un paio d’anni le riesce difficile anche solo parlare con Stefano, ma le feste natalizie si avvicinano, e quando riceve l’invito di passare la giornata di Natale insieme a suo figlio, il suo compagno e Marco decide di accettare. Dopo i primi momenti di imbarazzo e il primo bicchiere di vino la situazione e l’atmosfera diventano molto più rilassate.
      Oltre a parlare e scherzare con Luca e Marco conosce anche il papà di Luca, la mamma purtroppo è venuta a mancare l’anno prima, e si accorge di quante cose in comune in realtà avete.
      La giornata scorre piacevole e felice, finalmente ha ritrovato il suo Stefano, ed arrivati al momento dei saluti rimane molto colpita quando Luca, parlando con Marco, dice “Fai il bravo, saluta e dai un bacio ai nonni”.
      Con ancora il calore del bacio di Marco sulla guancia si dirige verso la macchina, la apre, si siede sul sedile, si appoggia una mano sul viso e sorride. Questa è la magia di un bambino. Un bambino che a 8 anni era solo felice di poter passare il Natale coi suoi nonni. Perché per lui, lei è il suo nonno. Che lo Stato e la legge lo vogliano o no.

      Le giornate trascorrono felici, e a Luca viene proposta una promozione dopo il pensionamento di un suo collega. Finalmente la tanto agognata sicurezza economica arriva e i due ragazzi decidono di comprare casa.
      Per la banca Luca è single, e con un figlio a carico, ma in ogni caso con un lavoro a tempo indeterminato e ben retribuito. Stefano invece, nonostante i tre anni in azienda, è ancora immischiato in contrattini a progetto, a termine e interinali e quindi la banca gli rifiuta il finanziamento.
      Decidono quindi di intestare la casa a Luca e grazie ad un aiuto del padre di Luca e ad uno suo riescono a comprare casa con un mutuo a 20 anni. Piccola e modesta, ma loro. Il loro focolare.
      Gli anni passano felici. Marco ha ormai 10 anni mentre Stefano e Luca si avvicinano al traguardo dei 30.
      I rapporti si sono finalmente ricostruiti e almeno tre o quattro volte al mese vi trovate insieme a pranzo o a cena. Anche lei ha cominciato ad affezionarsi a Luca, tanto da essere andata al funerale del padre quando, qualche mese fa, è venuto a mancare. È stato proprio in quella occasione, in cui ha visto il dolore di Marco, che ha capito quanto amore era in grado di dare Stefano ad un figlio, che solo sulla carta, non è suo.

      Elimina
    3. Parte 3:
      È ottobre, uno di quei giorni piovosi e freddi che ti ricordano che l’inverno sta arrivando.
      Sono le 17 passate e Luca è ancora bloccato in ufficio. Il capo lo ha convocato per una riunione straordinaria. È già due volte nelle ultime due settimane che fa tardi in ufficio e porta Marco in ritardo agli allenamenti. Non deve succedere ancora, tutte le volte Marco gli tiene un broncio incredibile. Riesce a liberarsi dalla riunione e corre in macchina. Sono già le 17:30, è in ritardassimo e cerca di scansare e superare le macchine nel traffico come meglio riesce , ma piove ed è tutto bloccato. Mentre cerca accelerando di superare una fila di macchine non si accorge di un camioncino che stava facendo manovra. Il botto è fortissimo. Ci sono vetri sparsi per tutta la strada e l’airbag si sta sgonfiando lentamente lasciando intravedere il corpo di Luca, ricoperto di sangue, sul sedile. Sembra addormentato in un sonno profondo.
      Stefano è ancora in ufficio quando riceve la chiamata della babysitter. Un po’ allarmato risponde. Le dice che hanno chiamato a casa dall’ospedale, Luca ha avuto un incidente e ora è in rianimazione.
      Non passano neanche 15 minuti che Stefano è già in ospedale. Per fortuna lavora lì vicino.
      Chiede notizie all’accettazione ma gli dicono che non possono rivelare informazioni se non ai parenti stretti di Luca. Stefano gli spiega che convive con lui da ormai più di tre anni, che stanno insieme da quasi sei, che hanno un bambino e che purtroppo non ha altri parenti stretti in vita, se non dei lontani cugini che probabilmente neanche sanno come si chiama. Gli rispondono, quasi scocciati, che non possono dargli informazioni.
      Stefano si accascia sulle sedie di plastica dell’accettazione e piange. Crolla in un pianto pesante, ma non di dolore, quello non è ancora riuscito ad entrare in circolo. È un pianto di angoscia, di impotenza. In una di quelle stanze c’è Luca, il suo Luca, che sta combattendo per la vita, e lui non può nemmeno stringergli la mano e cercare di regalargli un po’ della sua forza.
      Decide di chiamarla. Lei accorre subito in ospedale. Erano anni che non sentiva piangere suo figlio. Spiega anche lei la situazione al personale dell’ ospedale, come aveva fatto proco prima Stefano, ma questa volta, forse grazie alle ripetute suppliche, decidono di infrangere le regole e di far entrare lei e suo figlio Stefano in rianimazione. Poco dopo arriva anche Marco, accompagnato dalla babysitter, visibilmente turbato, come può esserlo un bambino di 10 anni che fino ad ora con la morte ci aveva solo giocato in un videogame.
      Tre giorni in ospedale, tre giorni in cui Stefano non si allontana un secondo dal letto dove è intubato Luca, mentre Marco vive da lei, suo nonno. Fortunatamente a Stefano al lavoro non gli hanno fatto problemi. Il titolare ha capito in pieno la situazione e, nonostante Stefano non possa richiedere i permessi previsti dalla legge per l’assistenza dei familiari, gli ha comunicato di prendersi tutto il tempo che gli serviva. Fortuna che ogni tanto l’animo umano supera i limiti della burocrazia.
      Luca non ce l’ha fatta. Dopo tre giorni di lotta e dolore si è spento sotto le lacrime di Stefano e Marco. E le sue perché nulla valgono le ideologie e i preconcetti nelle emozioni del cuore. E Luca volente o nolente era entrato nel suo di cuore.

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    4. Parte 4:

      La mia storia si ferma qui. Ora chiedo a lei. Potrà Stefano preoccuparsi del funerale di Luca e dargli l’ultimo saluto qualora la famiglia di Luca si opponesse? Potrà continuare a vivere nella casa che lui e Luca stavano comprando insieme, con i soldi di entrambi anche se intestata a Luca? Potrà Stefano continuare ad accudire Marco e crescerlo? O Marco verrà affidato a qualche istituto e, se è fortunato, a qualche famiglia adottiva? Cosa dirà a Marco quando verranno a prenderlo e le chiederà in lacrime: “Nonno, perché mi portano via? Perché non posso più stare con te e papà?”
      Il papà, come la mamma, è chi ti cresce, chi ti insegna, amandoti, ad amare. Chi darebbe la vita per te.
      Hanno ragione quelli che dicono che negare per legge ad un bambino il diritto di avere dei genitori non è un tema che attiene alla libertà di coscienza, e a Marco, oggi, è proprio la legge che vieta di avere un papà. Come a Stefano vieta un progetto di vita insieme alla persona che ama.
      È forse un tema che attiene alla libertà di coscienza decidere quanto vale un amore verso un’altra persona e decidere se è meno meritevole rispetto ad un altro?
      Io posso dire che no. Non penso sia un tema che attiene alla libertà di coscienza.
      Sono qui per chiederle un favore. Le sto chiedendo, semplicemente, di pensare bene contro a cosa state combattendo, perché io non riesco a crederci che ci avete pensato davvero. O per lo meno non ci voglio credere.

      Cordialmente,
      Andrea

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  37. Senatrice, se non ha il coraggio delle proprie opinioni e per votare una legge così importante (ma anche qualunque altra legge) si adegua ad un quesito sul suo blog personale, beh, ci faccia il piacere di dimettersi. Lei non è degna del ruolo.

    RispondiElimina
  38. Mi fanno rabbrividire i commenti aberranti sotto questo post. Questa legge vuole solo assicurare a tutti la libertà di amare (tra l'altro non si parla neanche di utero in affitto, quindi non capisco cosa c'entri). Non urterà per nulla donne e bambini, come ho letto in un commento (perché dovrebbe?). Inoltre non comprendo in che modo essa vi possa danneggiare: non toglie alcun diritto alle coppie etero, cerca solo di assicurarne qualcuno ad una minoranza.

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  39. Parte 1:

    Carissimo oppositore del ddl Cirinnà (mi rivolgo al maschile solo per semplicità), le sto scrivendo perché vorrei immaginarmi una storia con lei.
    Immaginiamo che lei abbia un figlio, chiamiamolo per semplicità Stefano, e che, come dovrebbero fare tutti i padri, lo ama alla follia e incondizionatamente.
    Immaginiamo che suo figlio nella sua adolescenza e gioventù, si scopra omosessuale. Perché si sa.. le inclinazioni sessuali, come qualsiasi tipo di inclinazione, esulano dalle ideologie e dagli insegnamenti dei genitori.
    Immaginiamoci che Stefano a 25 anni si innamori perdutamente di un ragazzo, chiamiamolo Luca, che frequenta l'università con lui. Luca è un ragazzo padre, ragazzo che quando aveva 18 anni da una "sfortunata" avventura di una sera con una sua coetanea ha avuto un figlio, chiamiamolo Marco, e che, con questa ragazza, abbiano deciso di tenere il bambino.
    Immaginiamo poi che questa ragazza all'età di 21 anni per uno sfortunato incidente venga a mancare (lo so, è triste come storia, ma purtroppo è una delle tante che troppo spesso ormai si sentono in giro) e che, data l'età troppo avanzata dei genitori della ragazza, il bambino venga affidato a Luca, al padre naturale.
    Ora immaginiamo che Luca ricambi l'amore che prova Stefano verso di lui, perché l'essere stato con una ragazza a 18 anni ed avere avuto un figlio con lei non è assolutamente discriminatorio per la sessualità di una persona. A 18 anni un ragazzo si sta ancora scoprendo come persona. E questo glielo dico come esperienza personale.
    Immaginiamo che i due ragazzi dopo due anni di fidanzamento e dopo essersi laureati decidano di andare a vivere in affitto insieme, perché in questo modo ovviamente, oltre a stare più vicini, dimezzerebbero anche le spese, spese che sono enormi per un ragazzo di 27 anni (ormai ne hanno 27) affacciatosi da poco nel mondo del lavoro e che deve vivere da solo in una grande città. E anche questo glielo sto dicendo come esperienza personale.
    I due ragazzi giorno dopo giorno si scoprono sempre più innamorati, riescono a creare un'armonia familiare che non immaginavano essere possibile, soprattutto perché devono accudire anche un bambino, Marco che ora, facendo due conti, nella nostra storia ha 7 anni.
    Stefano ormai conosce Marco da più di due anni e, come è giusto che sia, si è affezionato a lui come un padre potrebbe affezionarsi a un figlio. Lo accompagna a scuola, fa già la seconda elementare, e dopo la scuola una babysitter lo va a prendere, lo riporta a casa e gli fa fare i compiti, perché sia Stefano che Luca hanno cominciato a lavorare da poco.
    Luca entra tutte le mattine alle 7 per potere uscire un po' prima il pomeriggio, tanto Marco lo accompagna Stefano a scuola.

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  40. Parte 2:
    Ogni martedì e Giovedì alle 17 spaccate Luca esce di corsa da lavoro e si precipita a casa, prende il borsone e accompagna Marco a calcetto. Lo facevano tutti i suoi compagni di classe e quest'anno ha voluto farlo anche lui. L'allenatore dice che è anche molto bravo.
    Si fanno le 19 e finalmente anche Stefano può uscire dall'ufficio. Non può farlo prima, dato che non timbra mai prima delle 9 per poter portare Marco a scuola. Dall'azienda va diretto al campo sportivo dove nel frattempo Marco ha finito gli allenamenti di calcetto. Chiacchiera un po' con i genitori dei compagni di classe di Marco mentre questo finisce di farsi la doccia, e nonostante la stanchezza della giornata questo è uno dei momenti che ama di più. Agli altri genitori Stefano e Luca non hanno raccontato nei dettagli la loro storia, quello che sanno è che Luca porta Marco agli allenamenti mentre Stefano lo va a riprendere. Ma a loro non interessa saperne di più. Quello che per loro è importante, quello che dovrebbe essere importante per tutti, è il sorriso felice ma anche un po' impaurito che fa Marco quando Luca lo lascia agli allenamenti e quello invece pieno di gioia che ha stampato in faccia quando esce dalla porta dello spogliatoio con i capelli ancora gocciolanti dalla doccia e vede Stefano.

    È ormai un anno che i due ragazzi convivono e la loro storia va gonfie vele. Lei non ha mai accettato pienamente questa situazione ed anzi, da ormai un paio d’anni le riesce difficile anche solo parlare con Stefano, ma le feste natalizie si avvicinano, e quando riceve l’invito di passare la giornata di Natale insieme a suo figlio, il suo compagno e Marco decide di accettare. Dopo i primi momenti di imbarazzo e il primo bicchiere di vino la situazione e l’atmosfera diventano molto più rilassate.
    Oltre a parlare e scherzare con Luca e Marco conosce anche il papà di Luca, la mamma purtroppo è venuta a mancare l’anno prima, e si accorge di quante cose in comune in realtà avete.
    La giornata scorre piacevole e felice, finalmente ha ritrovato il suo Stefano, ed arrivati al momento dei saluti rimane molto colpita quando Luca, parlando con Marco, dice “Fai il bravo, saluta e dai un bacio ai nonni”.
    Con ancora il calore del bacio di Marco sulla guancia si dirige verso la macchina, la apre, si siede sul sedile, si appoggia una mano sul viso e sorride. Questa è la magia di un bambino. Un bambino che a 8 anni era solo felice di poter passare il Natale coi suoi nonni. Perché per lui, lei è il suo nonno. Che lo Stato e la legge lo vogliano o no.

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  41. Parte 3:

    Le giornate trascorrono felici, e a Luca viene proposta una promozione dopo il pensionamento di un suo collega. Finalmente la tanto agognata sicurezza economica arriva e i due ragazzi decidono di comprare casa.
    Per la banca Luca è single, e con un figlio a carico, ma in ogni caso con un lavoro a tempo indeterminato e ben retribuito. Stefano invece, nonostante i tre anni in azienda, è ancora immischiato in contrattini a progetto, a termine e interinali e quindi la banca gli rifiuta il finanziamento.
    Decidono quindi di intestare la casa a Luca e grazie ad un aiuto del padre di Luca e ad uno suo riescono a comprare casa con un mutuo a 20 anni. Piccola e modesta, ma loro. Il loro focolare.
    Gli anni passano felici. Marco ha ormai 10 anni mentre Stefano e Luca si avvicinano al traguardo dei 30.
    I rapporti si sono finalmente ricostruiti e almeno tre o quattro volte al mese vi trovate insieme a pranzo o a cena. Anche lei ha cominciato ad affezionarsi a Luca, tanto da essere andata al funerale del padre quando, qualche mese fa, è venuto a mancare. È stato proprio in quella occasione, in cui ha visto il dolore di Marco, che ha capito quanto amore era in grado di dare Stefano ad un figlio, che solo sulla carta, non è suo.

    È ottobre, uno di quei giorni piovosi e freddi che ti ricordano che l’inverno sta arrivando.
    Sono le 17 passate e Luca è ancora bloccato in ufficio. Il capo lo ha convocato per una riunione straordinaria. È già due volte nelle ultime due settimane che fa tardi in ufficio e porta Marco in ritardo agli allenamenti. Non deve succedere ancora, tutte le volte Marco gli tiene un broncio incredibile. Riesce a liberarsi dalla riunione e corre in macchina. Sono già le 17:30, è in ritardassimo e cerca di scansare e superare le macchine nel traffico come meglio riesce , ma piove ed è tutto bloccato. Mentre cerca accelerando di superare una fila di macchine non si accorge di un camioncino che stava facendo manovra. Il botto è fortissimo. Ci sono vetri sparsi per tutta la strada e l’airbag si sta sgonfiando lentamente lasciando intravedere il corpo di Luca, ricoperto di sangue, sul sedile. Sembra addormentato in un sonno profondo.
    Stefano è ancora in ufficio quando riceve la chiamata della babysitter. Un po’ allarmato risponde. Le dice che hanno chiamato a casa dall’ospedale, Luca ha avuto un incidente e ora è in rianimazione.
    Non passano neanche 15 minuti che Stefano è già in ospedale. Per fortuna lavora lì vicino.
    Chiede notizie all’accettazione ma gli dicono che non possono rivelare informazioni se non ai parenti stretti di Luca. Stefano gli spiega che convive con lui da ormai più di tre anni, che stanno insieme da quasi sei, che hanno un bambino e che purtroppo non ha altri parenti stretti in vita, se non dei lontani cugini che probabilmente neanche sanno come si chiama. Gli rispondono, quasi scocciati, che non possono dargli informazioni.
    Stefano si accascia sulle sedie di plastica dell’accettazione e piange. Crolla in un pianto pesante, ma non di dolore, quello non è ancora riuscito ad entrare in circolo. È un pianto di angoscia, di impotenza. In una di quelle stanze c’è Luca, il suo Luca, che sta combattendo per la vita, e lui non può nemmeno stringergli la mano e cercare di regalargli un po’ della sua forza.

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  42. Parte 4:
    Decide di chiamarla. Lei accorre subito in ospedale. Erano anni che non sentiva piangere suo figlio. Spiega anche lei la situazione al personale dell’ ospedale, come aveva fatto proco prima Stefano, ma questa volta, forse grazie alle ripetute suppliche, decidono di infrangere le regole e di far entrare lei e suo figlio Stefano in rianimazione. Poco dopo arriva anche Marco, accompagnato dalla babysitter, visibilmente turbato, come può esserlo un bambino di 10 anni che fino ad ora con la morte ci aveva solo giocato in un videogame.
    Tre giorni in ospedale, tre giorni in cui Stefano non si allontana un secondo dal letto dove è intubato Luca, mentre Marco vive da lei, suo nonno. Fortunatamente a Stefano al lavoro non gli hanno fatto problemi. Il titolare ha capito in pieno la situazione e, nonostante Stefano non possa richiedere i permessi previsti dalla legge per l’assistenza dei familiari, gli ha comunicato di prendersi tutto il tempo che gli serviva. Fortuna che ogni tanto l’animo umano supera i limiti della burocrazia.
    Luca non ce l’ha fatta. Dopo tre giorni di lotta e dolore si è spento sotto le lacrime di Stefano e Marco. E le sue perché nulla valgono le ideologie e i preconcetti nelle emozioni del cuore. E Luca volente o nolente era entrato nel suo di cuore.

    La mia storia si ferma qui. Ora chiedo a lei. Potrà Stefano preoccuparsi del funerale di Luca e dargli l’ultimo saluto qualora la famiglia di Luca si opponesse? Potrà continuare a vivere nella casa che lui e Luca stavano comprando insieme, con i soldi di entrambi anche se intestata a Luca? Potrà Stefano continuare ad accudire Marco e crescerlo? O Marco verrà affidato a qualche istituto e, se è fortunato, a qualche famiglia adottiva? Cosa dirà a Marco quando verranno a prenderlo e le chiederà in lacrime: “Nonno, perché mi portano via? Perché non posso più stare con te e papà?”
    Il papà, come la mamma, è chi ti cresce, chi ti insegna, amandoti, ad amare. Chi darebbe la vita per te.
    Hanno ragione quelli che dicono che negare per legge ad un bambino il diritto di avere dei genitori non è un tema che attiene alla libertà di coscienza, e a Marco, oggi, è proprio la legge che vieta di avere un papà. Come a Stefano vieta un progetto di vita insieme alla persona che ama.
    È forse un tema che attiene alla libertà di coscienza decidere quanto vale un amore verso un’altra persona e decidere se è meno meritevole rispetto ad un altro?
    Io posso dire che no. Non penso sia un tema che attiene alla libertà di coscienza.
    Sono qui per chiederle un favore. Le sto chiedendo, semplicemente, di pensare bene contro a cosa state combattendo, perché io non riesco a crederci che ci avete pensato davvero. O per lo meno non ci voglio credere.

    Cordialmente,
    Andrea

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  43. Gentile onorevole, io la prego di votare sì a questa proposta di legge. Infatti la medesima giace in attesa da diverso tempo e da diverso tempo è stata analizzata e discussa al punto che possiamo definirla già così come è un compromesso che tenta di accontentare tutte le parti. Chi è contrario a questa legge è contrario comunque a qualunque riconoscimento di diritti per gli omosessuali ed usa la questione della step child adoption come una scusa, cercando anche in malafede di far apparire quest'ultima agli occhi dell'opinione pubblica come adozione atutti gli effetti, e paventando scenari apocalittici su madri povere e comprate come se ciò fosse consentito. Sono decenni che aspettiamo questo passo verso un mondo civile e rispettoso delle uniche vere famiglie, quelle dove c'è amore. Grazie.
    Aldo Presaghi

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  44. La creazione di un istituto ad hoc, di un ghetto-giuridico dove rinchiudere le "coppie di Serie B", è in sé discriminante e lesiva della nostra dignità. Come quando un tempo i neri statunitensi potevano sì prendere l'autobus, ma non sedersi sui posti dei bianchi. Ciò nonostante, sostengo con forza il ddl Cirinnà in virtù dell'adozione del figlio del partner, che darebbe un minimo di tutela ai circa 100.000 minori italiani cresciuti da coppie gay ma che per lo Stato hanno un solo genitore. I diritti di questi minori non possono aspettare! Se però la stepchild adoption verrà stralciata o depotenziata, l'intero disegno di legge perderà significato. Ma andrà comunque in modo da dare un minimo riconoscimento giuridico alle coppie e, soprattutto, un modo da avere un terreno politico di partenza su cui lavorare. A tal proposito, è molto probabile che soluzioni come quella dell'"affido rafforzato" verranno poi demolite e corrette dalla magistratura, come d'altronde successo per la legge sulla procreazione assistita.
    Ricordiamoci infine che le unioni civili con stepchild adoption sono il minimo sindacale: se le approveranno, sarà giusto festeggiare, ma non ringraziare. Anzi, sarebbe bello sentire delle parole di scuse come quelle di Tsipras. E dopo l'approvazione, non dovremo scordarci che la vera battaglia è per il matrimonio egualitario. A tal proposito, c'è il rischio che questo possa essere ostacolato da delle unioni civili troppo "complete". Successivamente alla loro approvazione, in molti potrebbero ribatterci "be', un istituto lo avete, al massimo possiamo rimpolparlo tutelando altri diritti, ma il matrimonio sarebbe un capriccio". Per evitare ciò, io avrei preferito delle unioni civili ben diverse dal matrimonio, più sul modello francese che su quello tedesco. Ed è per questo che gli emendamenti volti a marcare la differenza formale col matrimonio proposti dai clericali del PD non mi spaventano, ma anzi credo che sul lungo termine possano favorirci. Insomma, certi sacrifici possono e devono essere fatti con occhio lungimirante, a patto però di non toccare la stepchild adoption.

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  45. Io sono favorevole al DDL Cirinnà. Perché la società è fatta di tante componenti ed ognuna ha diritto ad essere tutelata dallo Stadio. Perché i diritti, se non sono condivisi, si chiamano in altro modo: privilegi. Grazie per l'attenzione, Onorevole.

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  46. Si perche' e' ora che i diritti di una minoranza calunniata a vilipesa siano ruconosciuti come negli altri paesi civili. Nazisti saranno gli omofobi e i pedoclericali.

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  47. A favore. E per tutti gli ignoranti la stepchild adoption non è altro che adozione del figlio del partner. Come questo bambino arrivi nn è cosa che verrà normata. Ed in ogni caso inseminazioni ed uteri in affitto sono già una realtà.

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  48. Quanti ipocriti...Si preoccupano dei bambini e poi li fanno ingozzare con i peggiori alimenti, li lasciano alle tate perché sono troppo occupati ad andare alle cene con le amiche e li crescono come degli animali senza educazione (perché io di bambini educati in giro non ne vedo proprio). La famiglia di certo non la distruggono due persone che vogliono amarsi in pace. La distruggete voi perché siete troppo impegnati a diventare importanti e fare tanti soldini, perché sono i tempi e la vita frenetica che sta distruggendo tutto; non esiste comunicazione civile e nella maggior parte dei casi ci troviamo di fronte a gente le cui frasi cadono nel ridicolo, come dire il bue che dà del cornuto all'asino. Ci sono più divorzi che matrimoni...altro che famiglia. Anzi proprio il termine famiglia si dovrebbe tradurre come unione di persone facenti parte di un pianeta e non come nucleo familiare formato da due persone più prole; forse si comincerebbe a pensare anche agli altri piuttosto che vivere come nuclei isolati che oltretutto si vantano di essere tanto cristiani e non hanno neanche il coraggio o la dignità di offrire un pezzo di pane a qualcuno che non ne ha perché troppo impegnati a pensare a se stessi e basta. Se uno crede ciecamente nella famiglia, non avrà di certo paura che qualcuno abbia lo stesso diritto, invece mi sembra di assistere ad un raduno di bambinetti arroganti che pensano che il lecca-lecca sia solo loro...

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  49. Ovviamente, COME TUTTI, STRA-FAVOREVOLE AL DDL CIRINNA'! Sappiamo tutti benissimo che le legge ideale e doverosa sarebbe il matrimonio egualitario (al quale comunque si arriverà, giustamente), ma comunque per ora va benissimo il ddl Cirinnà. Naturalmente stepchild doverosamente inclusa, a tutela del minore.
    Sarebbe folle pensare il contrario, e infatti solo pochi pazzi lo fanno.

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  50. Io sarei per Matrimonio egualitario e adozione ... questo intanto è un primo passo! ASSOLUTAMENTE SI!

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  51. CONTRARISSIMI A QUESTA LEGGE EGOISTA ED INGIUSTA CHE NON TUTELA I PIU' DEBOLI FIGLI E NEONATI (ANCHE SE NON VOTANO)

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  52. Super favorevole. Diritti per tutti!!! Matteo

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  53. Tantissimi commenti dove si parla di adozione. Più ne parlate e più confermate che del decreto cirinnà non ne avete capito una mazza. Gli italiani non sono pronti all'approfondimento, più che altro.. Oh beata ignoranza!

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  54. Sono contrario alle unioni civili anche indipendentemente dal fatto delle adozioni. Per quanto si possa avere un'opinione morale negativa sugli atti omosessuali, con questo non si pretende di intromettersi nelle scelte personali, né si intende giudicare le intenzioni, né tato meno mancare di rispetto, di carità o di amicizia a chiccessia. Come cristiani, anzi, dobbiamo essere sempre disponibili ad amare ed aiutare tutti. Ma un'altra cosa è ammettere nella legislazione civile l'unione di due persone dello stesso sesso come istituzione, per di più equiparata al matrimonio, anche se con terminologie diverse. È vero che nell'attuale testo in discussione delle adozioni si parla in modo soltanto indiretto, ma è notissimo che moltissimi coinvolti nella promozione di questa legge - e tra questi la stssa Cirinnà - la considerano un primo passo verso l'equiparazione completa e l'apertura totale alle adozioni. Su questo punto mi permetto di riportare una riflessione fatta recentemente in un dibattito:
    Due omosessuali che adottano un bambino non fanno che imitare la famiglia naturale. E infatti vogliono sostituirsi ai ruoli di papà e mamma e si fanno chiamare “genitori”, pur senza esserlo. Il fatto stesso che ambiscono ad essere considerati una famiglia con gli stessi diritti della famiglia naturale è la prova che ad essa fanno riferimento e a nient’altro. Se la loro non fosse un’imitazione, ma qualcosa di radicalmente originale, che scaturirebbe non dalle funzioni dei sessi naturali, ma da una loro originale natura, non dovrebbero in alcun modo esemplarsi sulla famiglia naturale e perciò rinunciare alle qualifiche e alle funzioni di “genitori”. Se invece non lo fanno e adottano figli, può avvenire – chi lo nega! – che in più casi l’imitazione riesca fino ad un certo punto e che possa dare risultati a prima impressione favorevoli. Ma si tratta, appunto, di un’imitazione, che conferma l’originaria bontà insostituibile del modello. Ora, un’imitazione, per quanto possa a prima vista funzionare, è qualche cosa che non si regge e che a lungo andare non può non far sentire che la nostalgia che li ha spinti a ricalcare il modello primitivo era perfettamente giustificata. Infatti i guasti di situazioni innaturali e forzate potrebbero, almeno in certi casi, non manifestarsi alle prime generazioni, quelle cioè in cui è ancora forte l’influsso del modello originario. Ma molto presto il modello non darà più la sua luce postuma. Allo stesso modo per molto tempo le tradizioni religiose hanno continuato ad irradiare una società allontanatasi dalla fede. Ma dopo qualche generazione lo vediamo sotto i nostri occhi che cosa realmente significhi un mondo senza Dio. Evidentemente non siamo soddisfatti e vogliamo vederlo ancora meglio.

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