BIGNAMI, SIMEONI, FUCKSIA, ROMANI, CASALETTO, DE PIETRO, MUSSINI,
ORELLANA, BATTISTA, SERRA, COTTI, BENCINI, MOLINARI, PUGLIA, CATALFO,
BOCCHINO, CASTALDI - Al Ministro della salute -
Premesso che:
con il decreto del ministero della Sanità n. 332 del 27 agosto 1999 è
stato emanato il Regolamento relativo le norme per le prestazioni di
assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario
nazionale nel quale sono indicate le modalità di erogazione e le
tariffe;
il suddetto Regolamento individua le prestazioni di assistenza
protesica che comportano l'erogazione dei dispositivi riportati in 3
elenchi del nomenclatore, erogabili nell'ambito del Servizio Sanitario
nazionale fino al 31 dicembre 2001 e ne definisce le modalità di
erogazione;
l'articolo 11 del Regolamento prevede l'aggiornamento periodico del
nomenclatore, con riferimento al periodo di validità del Piano sanitario
nazionale e, comunque, con cadenza massima triennale, con la
contestuale revisione della nomenclatura dei dispositivi erogabili;
il decreto legge 13 settembre 2012, n. 158 "Disposizioni urgenti per
promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela
della salute", convertito con modificazioni dalla legge 8 novembre 2012,
n. 189, stabilisce che il Ministro della salute proceda entro il 31
maggio 2013 all'aggiornamento del nomenclatore tariffario;
l'aggiornamento del nomenclatore è fermo da 14 anni, con
ripercussioni sia per i disabili che non possono usufruire di ausili più
avanzati al livello tecnologico, sia per le aziende produttrici che non
possono aggiornare i propri prezzi;
considerato che:
l'articolo 4 del decreto del ministero della salute n. 332 del 1999
prevede che l'erogazione a carico del servizio sanitario nazionale delle
prestazioni di assistenza protesica sia subordinata alle attività di
prescrizione, di autorizzazione, di fornitura e di collaudo;
la prescrizione deve essere redatta da un medico specialista del
Sistema Sanitario Nazionale (SSN) , dipendente o convenzionato, e
l'autorizzazione è rilasciata dall'azienda USL (Unità Sanitaria Locale);
le regioni fissano il livello massimo delle tariffe da corrispondere nel proprio territorio ai soggetti erogatori;
risulta agli interroganti che spesso gli ausili previsti nel
nomenclatore non soddisfano appieno le necessità dei pazienti, spesso
costretti ad acquistare privatamente il numero sufficiente di ausili di
cui hanno necessità. Inoltre, in diverse circostanze gli ausili forniti
dal SSN non sarebbero necessari per determinati pazienti e tale
circostanza provoca un inevitabile sperpero di denaro pubblico;
si chiede di sapere:
quali opportune iniziative intenda adottare il Ministro interrogato
al fine di provvedere all'aggiornamento del nomenclatore tariffario ai
sensi del Regolamento di cui al decreto ministeriale n.332 del 1999,
anche alla luce di quanto previsto nel decreto legge 158 del 2012 che ha
stabilito come termine per la revisione la data del 31 maggio 2013;
se, nell'ambito delle proprie competenze, non intenda avviare una
concreta attività di monitoraggio su scala nazionale relativamente le
modalità di erogazione delle prestazioni ed assumere tutte le opportune
iniziative affinché le modalità siano omogenee su tutto il territorio
nazionale;
quali iniziative intenda intraprendere per orientare l'assistenza
verso una vera e reale presa in carico del cittadino, integrando tutte
le fasi del percorso dal momento dell'informazione e dell'orientamento
iniziale, a quello prescrittivo, di autorizzazione ed erogazione anche
prevedendo una personalizzazione delle prestazioni, un tetto per la
copertura delle spese per l'acquisto degli ausili in base alla patologia
nonché una eventuale compensazione tra gli ausili stessi all'interno di
un limite di budget stabilito per paziente al fine di salvaguardare il
diritto ad una migliore qualità della vita di quei cittadini portatori
di disabilità che attualmente, per beneficiare di trattamenti adeguati,
sono spesso costretti ad acquistare privatamente gli ausili stessi.
Nessun commento:
Posta un commento