venerdì 17 ottobre 2014

Bignami: "Il governo aggiorni il nomencaltore tariffario secondo i principi di: EFFICACIA, FRUIBILITA' E SODDISFAZIONE"


"Il nomenclatore tariffario sarà aggiornato entro il mese di dicembre." Lo ha detto il presidente del Consiglio, Matteo Renzi, replicando, a margine dell’assemblea di Confindustria Bergamo, alla domanda di un giornalista. “Ho sentito il ministro della Sanità Lorenzin, hanno preso l’impegno di farlo entro dicembre. Spero di riuscire ad anticipare, anzi ne sono certo”, ha concluso.
Le associazione dei disabili temono però che questo annuncio si riveli un'ennesima beffa, soprattutto se l'aggiornamento del nomenclatore non verrà fatto secondo criterio.
Il nomenclatore tariffario è il regolamento relativo alle norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale nel quale sono indicate le modalità di erogazione e le tariffe, istituito  con decreto del ministero della sanità il 27 agosto del 1999.
Da allora, anche se previsto dalla legge, il nomenclatore non è mai stato aggiornato.
La norma che regola l’assistenza in questo settore consiste essenzialmente in un elenco di categorie di dispositivi, il famoso “Nomenclatore tariffario”, che risale alla fine degli anni 90 (pubblicato nel ’99 ma completato nel ’95) che proprio per il fatto di non essere mai stato aggiornato descrive le caratteristiche di ausili presenti in quegli anni mentre non può, ovviamente, tener conto di tutto quanto è cambiato nel frattempo, nonché di tutti i nuovi dispositivi che sono stati via via introdotti sul mercato tanto in sostituzione dei vecchi quanto per rispondere in modo diverso, innovativo, più efficace alle molteplici necessità delle persone disabili.
A questo si aggiunge il fatto che all’elenco delle categorie di dispositivi erogabili non si accompagna, come avviene i tutti i paesi civili, la registrazione dei diversi modelli di prodotto che possono essere forniti per cui da noi si sa, ad esempio, che la persona può ricevere una carrozzina ma non è dato sapere con chiarezza quale modello di carrozzina può essere fornito con la tariffa indicata.
L'aggiornamento richiede un lavoro approfondito per l'organizzazione, la scelta e la catalogazione dei dispositivi protesici e l'individuazione dei prezzi.

Occorre, secondo l'associazione Luca Coscioni: "un più efficace sistema di identificazione dei dispositivi erogabili attraverso la registrazione approvata da un’apposita commissione simile a quella del farmaco, dei modelli fornibili (così come avviene in tutta Europa ed in tutti i paesi civili del mondo) in un “Repertorio” degli ausili tecnici, peraltro già previsto dalla legge finanziaria 2006 – art. 292 comma b), permetterebbero da soli e “a costo zero” l’eliminazione della quasi totalità delle forniture difformi, “discrezionali” ed incontrollabili in quanto ad appropriatezza e congruità, che costituiscono il vulnus più appariscente e più grave dell’attuale sistema."
Secondo le associazioni dei disabili, Il ministro della salute, nell'aggiornamento del nomenclatore dovrebbe individuare dei percorsi di erogazione definiti, adeguati e facili da consultare; gli elenchi dei dispositivi protesici devono essere separati in base al bisogno, i sussidi devono essere personalizzati in base alle esigenze specifiche dei pazienti. Non si può permettere alle ASL di stabilire il prezzo dei prodotti con gare al ribasso.
Occorre un organismo permanente che aggiorni costantemente il nomenclatore.
Il mancato aggiornamento è una violazione dei diritti umani.
I principi guida su cui deve orientarsi il governo per la revisione del nomenclatore devono essere: EFFICACIA, FRUIBILITA' E SODDISFAZIONE.
Per approfondire la questione, pubblichiamo di seguito l'interrogazione della senatrice Laura Bignami presentata in Senato al ministero della salute il 14 gennaio scorso con la richiesta di aggiornamento del nomenclatore tariffario, alla quale il ministeronon ha ancora fornito una risposta:

Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01482
Atto n. 4-01482
Pubblicato il 14 gennaio 2014, nella seduta n. 165
BIGNAMI, SIMEONI, FUCKSIA, ROMANI Maurizio, CASALETTO, DE PIETRO, MUSSINI, ORELLANA, BATTISTA, SERRA, COTTI, BENCINI, MOLINARI, PUGLIA, CATALFO, BOCCHINO, CASTALDI- Al Ministro della salute. -
Premesso che:
con il decreto del Ministero della sanità n. 332 del 27 agosto 1999 è stato emanato il regolamento relativo alle norme per le prestazioni di assistenza protesica erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale nel quale sono indicate le modalità di erogazione e le tariffe;
il regolamento individua le prestazioni di assistenza protesica che comportano l'erogazione dei dispositivi riportati in 3 elenchi del nomenclatore, erogabili nell'ambito del Servizio sanitario nazionale fino al 31 dicembre 2001 e ne definisce le modalità di erogazione;
l'articolo 11 del regolamento prevede l'aggiornamento periodico del nomenclatore, con riferimento al periodo di validità del piano sanitario nazionale e, comunque, con cadenza massima triennale, con la contestuale revisione della nomenclatura dei dispositivi erogabili;
l'art. 2-bis del decreto-legge 13 settembre 2012, n. 158, recante "Disposizioni urgenti per promuovere lo sviluppo del Paese mediante un più alto livello di tutela della salute", convertito, con modificazioni, dalla legge 8 novembre 2012, n. 189, stabilisce che il Ministro proceda entro il 31 maggio 2013 all'aggiornamento del nomenclatore tariffario;
l'aggiornamento del nomenclatore è fermo da 14 anni, con ripercussioni sia per i disabili, che non possono usufruire di ausili più avanzati a livello tecnologico, sia per le aziende produttrici che non possono aggiornare i propri prezzi;
considerato che:
l'articolo 4 del decreto prevede che l'erogazione a carico del Servizio sanitario nazionale delle prestazioni di assistenza protesica sia subordinata alle attività di prescrizione, di autorizzazione, di fornitura e di collaudo;
la prescrizione deve essere redatta da un medico specialista del SSN, dipendente o convenzionato, e l'autorizzazione è rilasciata dall'azienda USL;
le Regioni fissano il livello massimo delle tariffe da corrispondere nel proprio territorio ai soggetti erogatori;
risulta agli interroganti che spesso gli ausili previsti nel nomenclatore non soddisfano appieno le necessità dei pazienti, spesso costretti ad acquistare privatamente il numero sufficiente di ausili di cui hanno necessità. Inoltre, in diverse circostanze gli ausili forniti dal SSN non sarebbero necessari per determinati pazienti e tale circostanza provoca un inevitabile sperpero di denaro pubblico,
si chiede di sapere:
quali opportune iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare al fine di provvedere all'aggiornamento del nomenclatore tariffario ai sensi del regolamento di cui al decreto ministeriale n. 332 del 1999, anche alla luce di quanto previsto nel decreto-legge n. 158 del 2012, che ha stabilito come termine per la revisione la data del 31 maggio 2013;
se, nell'ambito delle proprie competenze, non intenda avviare una concreta attività di monitoraggio su scala nazionale relativamente alle modalità di erogazione delle prestazioni ed assumere le opportune iniziative affinché le modalità siano omogenee su tutto il territorio nazionale;
quali iniziative intenda intraprendere per orientare l'assistenza verso una vera e reale presa in carico del cittadino, integrando tutte le fasi del percorso dal momento dell'informazione e dell'orientamento iniziale, a quello prescrittivo, di autorizzazione ed erogazione, anche prevedendo una personalizzazione delle prestazioni, un tetto per la copertura delle spese per l'acquisto degli ausili in base alla patologia nonché un'eventuale compensazione tra gli ausili stessi all'interno di un limite di budget stabilito per paziente, al fine di salvaguardare il diritto ad una migliore qualità della vita di quei cittadini portatori di disabilità che attualmente, per beneficiare di trattamenti adeguati, sono spesso costretti ad acquistare privatamente gli ausili stessi.