BIGNAMI, CAMPANELLA, ROMANI MAURIZIO, MUSSINI, PEPE, CASALETTO, BATTISTA, BOCCHINO, ORELLANA BENCINI al Ministro dell'Economia e delle Finanze
Premesso che:
il D.P.R. 22.12.1986 n° 917,
TUIR - Testo Unico delle Imposte sui Redditi, all'art. 12 reca disposizioni
sulle detrazioni per carichi di famiglia e stabilisce che tutti i familiari con
reddito inferiore ad euro 2.840,51 sono considerati a carico;
ogni contribuente che abbia dei
familiari a proprio carico può godere di un beneficio fiscale al momento della
dichiarazione annuale dei redditi;
sono considerati a carico: il
coniuge non legalmente ed effettivamente separato, i figli anche adottivi, gli
affidati, gli altri familiari (genitori, generi, nuore, suoceri, fratelli e
sorelle), a condizione che siano conviventi con il contribuente;
in base alle novità introdotte
dalla Legge di Stabilità 2014, i contribuenti che nell'anno fiscale 2013 hanno
maturato grazie alle detrazioni familiari previste, 4 mila euro o più di
rimborsi, non li riavranno più indietro dal sostituto d'imposta nella busta paga
o nel cedolino della pensione del prossimo mese di luglio, ma dovranno
attendere le verifiche dell'Agenzia delle Entrate che avrà sei mesi di tempo
dalla presentazione del 730 per effettuare i controlli e liquidare la somma
dovuta, con una considerevole dilazione dei tempi;
nello specifico la questione è
trattata nei commi dal 586 al 589 dell'art. 1 della Legge 27 dicembre 2013, n.
147;
il comma 586 dispone che: "
Al fine di contrastare l'erogazione di indebiti rimborsi dell'imposta sul
reddito delle persone fisiche da parte dei sostituti d'imposta nell'ambito
dell'assistenza fiscale di cui al decreto legislativo 9 luglio 1997, n. 241,
nonché di quelli di cui all'articolo 51-bis del decreto-legge 21 giugno 2013,
n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98,
l'Agenzia delle entrate, entro sei mesi dalla scadenza dei termini previsti per
la trasmissione della dichiarazione di cui agli articoli 16 e 17 del
regolamento di cui al decreto del Ministro delle finanze 31 maggio 1999, n.
164, ovvero dalla data della trasmissione, ove questa sia successiva alla
scadenza di detti termini, effettua controlli preventivi, anche documentali,
sulla spettanza delle detrazioni per carichi di famiglia in caso di rimborso
complessivamente superiore a 4.000 euro, anche determinato da eccedenze
d'imposta derivanti da precedenti dichiarazioni."
il comma 587 stabilisce:
"il rimborso che risulta spettante al termine delle operazioni di
controllo preventivo di cui al comma 586 è erogato dall'Agenzia delle entrate.
Restano fermi i controlli previsti in materia di imposte sui redditi. ...";
durante la conferenza stampa
generale tenuta dall' Agenzia delle Entrate il 18 marzo 2014 è stato precisato
che se l'esito del modello 730/2014 è un credito superiore a 4.000 euro,
l'Amministrazione sarà tenuta a effettuare il rimborso al contribuente, una
volta che siano verificate ulteriori condizioni: fruizione del contribuente
della detrazione per carichi di famiglia; se risultano eccedenze dalla
precedente dichiarazione;
considerato che:
da quanto si apprende da notizia
di stampa, la stretta attuata sulle detrazioni punterebbe a colpire soprattutto
quei contribuenti, in particolare immigrati, che con la complicità di alcuni
Caf avrebbero truffato il fisco chiedendo detrazioni per carico familiare per
figli formalmente residenti all'estero, ma in realtà mai esistiti;
secondo i dati ufficiosi
dell'anagrafe Sogei sarebbero 360 mila i contribuenti che il prossimo mese
giugno potrebbero dichiarare più di 4.000 euro per le detrazioni familiari, ma
la platea dei di coloro che verrebbero sottoposti a controlli preventivi da
parte delle Agenzia delle entrate sembrerebbe ben più ampia, in quanto
coinvolgerebbe tutti coloro che hanno un credito superiore ai 4.000 euro
derivante dalla somma dei carichi di famiglia e delle eccedenze derivanti da
anni precedenti;
si andrebbero pertanto a colpire
non soltanto coloro che hanno detrazioni derivanti esclusivamente da carichi di
famiglia ma anche coloro che ai carichi di famiglia, che non superano i 4000
euro, sommano detrazioni dovute ad esempio ai lavori di ristrutturazione
dell'abitazione che, per ovvi motivi, rappresentano la parte più significativa
del credito d'imposta; rischiando, così, non solo di vanificare gli obiettivi
alla base del rinnovo delle agevolazioni fiscali in tema di ristrutturazioni
edilizie previsto dalla Legge di Stabilità 2014 ma anche di provocare pesanti
ripercussioni sulle famiglie italiane principali destinatarie di questa misura.
Si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo non ritenga
opportuno chiarire che l'Agenzia delle entrate sia tenuta ad effettuare dei
controlli sui contribuenti che richiedono detrazioni che derivano esclusivamente
dai carichi di famiglia superiori a 4.000 euro.
Roma,
15 aprile 2014