mercoledì 16 dicembre 2015

Ddl riforma Rai. Bignami (Movimento X) approvati odg per finanziare fondi tutela dei minori e patrimonio artistico con pubblicità

"La Commissione Lavori Pubblici del Senato ieri ha approvato due ordini del giorno a mia prima firma al disegno legge di riforma della Rai, con i quali si impegna il governo ad introdurre misure finalizzate a indirizzare parte delle risorse investite per la pubblicità sulle reti Rai a iniziative tese ad tutelare i minori e a valorizzare il nostro patrimonio artistico culturale." Lo riferisce la senatrice Laura Bignami (Movimento X) che spiega: "Abbiamo previsto che qualora negli spot pubblicitari vengano impiegati minori di anni 18, le aziende che acquistano gli spazi pubblicitari dalla Rai, destinino una quota delle risorse investite al Fondo per l'infanzia e l'adolescenza. Allo stesso modo, qualora negli spot vengano utilizzati beni artistici e culturali, una quota risorse deve essere destinata al Fondo tutela del patrimonio culturale.
Le mie proposte muovono dalla convinzione - argomenta Bignami - che in Italia le risorse ci sono, ma devono essere meglio distribuite, sopratutto con una attenzione maggiore alle categorie più deboli della società, senza trascurare la tutela del nostro patrimonio artistico e culturale, dalla cui valorizzazione possono derivare nuove ricchezze per la collettività. "
Ufficio stampa sen. Laura Bignami (Movimento X)
Roma, 16 dicembre 2015

Pubblichiamo di seguito il testo degli ordini del giorno approvati:

G/1880-B/8/1 (testo 2)
BIGNAMI, ORELLANA
Il Senato,
premesso che:
con la legge 28 agosto 1997, n. 285 è stato istituito il Fondo nazionale per l'infanzia e l'adolescenza, suddiviso tra le Regioni (70 per cento) e le 15 Città riservatarie (30 per cento);
successivamente, la legge finanziaria 2007 (legge n. 296 del 2006) ha disposto, all'articolo 1, comma 1258, che la dotazione del Fondo fosse limitata alle risorse destinate ai comuni riservatari, e che tale ammontare venisse determinato annualmente dalla Tabella C della legge finanziaria;
oggi le 15 Città riservatarie Bari, Bologna, Brindisi, Cagliari, Catania, Firenze, Genova, Milano, Napoli, Palermo, Reggio Calabria, Roma, Taranto, Torino, Venezia, rappresentano un laboratorio di sperimentazione in materia di infanzia e adolescenza;
considerato che:
il trasferimento delle risorse avviene con vincolo di destinazione, quindi i finanziamenti della legge 285 del 1997 sono collegati alla progettazione dei servizi per l'infanzia e l'adolescenza; il Fondo Nazionale per l'infanzia e l'adolescenza è finalizzato, infatti, alla realizzazione di interventi per la promozione dei diritti, la qualità della vita, lo sviluppo, la realizzazione individuale e la socializzazione dell'infanzia e adolescenza;
in particolare l'articolo 3 della legge 285 del 1997 dispone che sono finanziati i progetti destinati a:
a) la realizzazione di servizi di preparazione e di sostegno alla relazione genitore-figli, di contrasto della povertà e della violenza, nonché di misure alternative al ricovero dei minori in istituti educativo-assistenziali, tenuto conto altresì della condizione dei minori stranieri;
b) innovazione e sperimentazione di servizi socio-educativi per la prima infanzia;
c) realizzazione di servizi ricreativi ed educativi per il tempo libero, anche nei periodi di sospensione delle attività didattiche;



d) realizzazione di azioni positive per la promozione dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza, per l'esercizio dei diritti civili fondamentali, per il miglioramento della fruizione dell'ambiente urbano e naturale da parte dei minori, per lo sviluppo del benessere e della qualità della vita dei minori, per la valorizzazione, nel rispetto di ogni diversità, delle caratteristiche di genere, culturali ed etniche;
e) azioni per il sostegno economico, ovvero di servizi alle famiglie naturali o affidatarie che abbiano al loro interno uno o più minori con handicap al fine di migliorare la qualità del gruppo-famiglia ed evitare qualunque forma di emarginazione e di istituzionalizzazione;
la legge di stabilità 2013 (legge 228/2012) destina 39,6 milioni di euro al Fondo, prevedendo quasi identici stanziamenti per il biennio 2014-2015;
considerato altresì che:
sarebbe opportuno individuare nuove fonti di finanziamento per il succitato Fondo così da permettere l'attuazione delle finalità individuate dalla legge 28 agosto 1997, n. 285;
una ulteriore fonte di finanziamento potrebbe essere individuata in una parte degli utili derivanti dagli spot in cui sono presenti minori di anni diciotto, trasmessi dalla Rai Radio televisione italiana;
preso atto che:
la normativa italiana in vigore non esclude la presenza dei minori negli spot televisivi; un divieto in tal senso venne posto dalla legge Gasparri nel 2004 (legge 3 maggio 2004, n. 112), che vietava indiscriminatamente l'impiego di minori di anni quattordici nei messaggi pubblicitari radiotelevisivi e negli spot, ma la norma venne abrogata dalla legge 6 febbraio 2006, n. 37;
l'esposizione di minori di 14 anni in spot televisivi e pubblicità è specificatamente disciplinata e sottoposta a controlli da parte del Comitato Media e Minori. In particolare, chi impiega i bambini della pubblicità è soggetto all'obbligo di rispettarne la dignità personale, l'immagine e la privacy, tutelandone l'integrità psicofisica;
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di introdurre misure tese a far sì che le aziende che acquistano spazi pubblicitari presso la Concessionaria pubblicitaria della Rai Radio Televisione italiana per la trasmissione di spot nei quali vengano impiegati soggetti minori di anni diciotto, destinino una quota delle risorse investite al Fondo per l'infanzia e l'adolescenza.



G/1880-B/8/2 (testo 2)
BIGNAMI, ORELLANA
Il Senato,
premesso che:
le opere d'arte ed i monumenti italiani sono sempre più frequentemente utilizzati negli spot commerciali;
considerato che:
affinché lo Stato trovi beneficio dall'utilizzo ai fini commerciali dei beni culturali e artistici del nostro Paese, sarebbe auspicabile che parte degli utili che la Rai ricava dalla trasmissione degli spot commerciali vengano destinati al Fondo per la tutela del patrimonio culturale;
il Fondo è stato istituito dalla legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge di stabilità 2015) con una dotazione di 100 milioni di euro per gli anni dal 2016 al 2020; secondo quanto previsto dall'articolo 1, comma 10 della «legge di stabilità 2015»: «Le risorse del Fondo ( ... ) sono utilizzate nell'ambito di un programma triennale che il Ministro dei beni è delle attività culturali e del turismo trasmette, previo parere delle competenti Commissioni parlamentari, al Comitato interministeriale per la programmazione economica (CIPE), entro centoventi giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge. Il programma, da attuare in coerenza con i decreti legislativi 29 dicembre 2011, n. 228 e n. 229, individua gli interventi prioritari da realizzare, le risorse agli stessi destinate e il relativo cronoprogramma, definendo altresì le modalità di definanziamento in caso di mancata attuazione degli interventi programmati. Entro il 31 gennaio di ciascun anno è trasmesso al CIPE il programma aggiornato, corredato della puntuale indicazione dello stato di attuazione degli interventi, in termini di avanzamento fisico e finanziario;
tenuto conto che:
in Italia ci sono molti progetti dalla Domus Aurea a Pompei che necessitano di finanziamenti urgenti e consistenti;
sarebbe auspicabile provvedere all'incremento delle risorse del Fondo tutela patrimonio culturale al fine di risolvere le tante esigenze di restauro e manutenzione del patrimonio artistico-culturale diffuso sulla Penisola,
impegna il Governo:
a valutare l'opportunità di introdurre misure tese a far sì che le aziende che acquistano spazi pubblicitari presso la Concessionaria pubblicitaria della Rai Radio Televisione italiana per la trasmissione di spot nei quali vengano utilizzati beni artistici e culturali italiani riconosciuti patrimonio culturale, destinino una quota delle risorse investite al Fondo tutela patrimonio culturale.

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