giovedì 11 dicembre 2014

STABILITA', BIGNAMI (MOVIMENTO X): BENE IVA 4% SU STRUMENTI DISTURBI APPRENDIMENTO

Roma, 11 dicembre 2014 - "L'aliquota agevolata dell'Iva al 4% per l'acquisto di strumenti e apparecchiature informatiche a sostegno della cura dei disturbi dell'apprendimento è un piccolo ma significativo passo nella giusta direzione". Così Laura Bignami commenta l'ok al recepimento della sua proposta nel rapporto sulla Legge di stabilità approvato dalla commissione Finanze.
"Il supporto alla cura della dislessia, infatti, è sacrosanto - conclude la senatrice- ma è altrettanto giusto e doveroso allargare la platea ai ragazzi in età scolare che  soffrono di disturbi dell'apprendimento. A fronte, naturalmente, di una certificazione medica che dia il via libera all'agevolazione fiscale".

Pubblichiamo anche il testo del Rapporto della Commissione Finanze sulla Legge di Stabilità:

RAPPORTO APPROVATO DALLA COMMISSIONE SULLO STATO DI PREVISIONE DELL'ENTRATA PER L’ANNO FINANZIARIO 2015 E PER IL TRIENNIO 2015-2017, LIMITATAMENTE ALLE PARTI DI COMPETENZA, E RELATIVA NOTA DI VARIAZIONI (DISEGNI DI LEGGE NN.1699 E 1699-BIS – TABELLE 1 E 1-BIS), E SULLE PARTI CORRISPONDENTI DEL DISEGNO DI LEGGE N. 1698
La 6a Commissione Finanze e tesoro,
esaminato lo stato di previsione dell'entrata per l'anno finanziario 2015 e per il triennio 2015-2017 e relativa Nota di variazioni (disegni di legge nn. 1699 e 1699-bis - Tabelle 1 e 1-bis) e le parti di competenza del disegno di legge di stabilità,
rilevato come i documenti di bilancio intendano introdurre un insieme di misure di carattere espansivo volte a sostenere in termini concreti e significativi la ripresa e ad aiutare l'economia nazionale a superare la fase recessiva che ancora la caratterizza;

evidenziato come le scelte di politica economica sottese alla manovra si ispirino a un approccio innovativo che, pur senza violare il quadro di riferimento costituito dalle regole di bilancio europee e dall'obiettivo del pareggio, intende innanzitutto invertire la dinamica negativa che negli ultimi anni ha caratterizzato l'andamento del PIL italiano, individuando in tale obiettivo la priorità fondamentale dell'azione di Governo;
rilevata, in tale prospettiva, l'esigenza di intervenire in primo luogo sul sostegno della domanda e dei consumi, nonché sulla riduzione del carico fiscale gravante sugli operatori dell'economia reale;
esprime parere favorevole con le seguenti osservazioni:
in relazione all'articolo 2, commi 63-66, finalizzati a modificare la disciplina degli istituti di patronato e di assistenza sociale, la Commissione suggerisce di rivedere la misura del finanziamento statale, in modo da assicurare l'operatività degli istituti di patronato in ragione dell'azione di assistenza e di consulenza svolta nei confronti di titolari di reddito medio bassi;
in relazione alle disposizioni concernenti la finanza regionale, la Commissione sollecita la piena attuazione delle disposizioni che attribuiscono alle Regioni una quota di risorse derivanti dalla collaborazione con l'Agenzia delle entrate ai fini della lotta all'evasione fiscale, con specifico riferimento alla quota addizionale dell'imposta sul valore aggiunto;
in relazione alle disposizioni di cui all'articolo 3, commi 1-5, volti ad innalzare l'aliquota della tassazione per i fondi pensione, la Commissione, pur tenendo presente che l'aliquota sui redditi di natura finanziaria è al 26 per cento, rileva che l'incremento dall'11 al 20 per cento sui fondi pensione rischia di essere penalizzante per coloro che hanno già aderito agli strumenti di previdenza complementare. Inoltre la Commissione rileva criticamente che l'incremento di imposta è effettuato in deroga al principio di irretroattività delle norme tributarie (sancito dall'articolo 3 dello Statuto del contribuente). La Commissione suggerisce quindi di sopprimere tale previsione ovvero, in subordine, di applicare l'incremento alla sottoscrizione dei fondi previdenziali a partire dall'anno di imposta 2015.
In relazione all'articolo 3, comma 27, relativo alla tassazione degli enti non commerciali, la Commissione rileva criticamente che il drastico abbattimento della percentuale degli utili percepiti dagli enti non profit non soggetti a tassazione rischia di erodere fortemente le risorse a disposizione di tali enti, con particolare riferimento alle fondazioni bancarie. Suggerisce quindi di sopprimere tale previsione. In subordine, sollecita una modifica finalizzata all'applicazione di tale regime fiscale a partire dagli utili messi in distribuzione dal 1° gennaio 2015, in modo da evitare la deroga non espressa al principio di non retroattività delle nuove disposizioni tributarie sancito dallo Statuto del contribuente.
Per quanto riguarda le disposizioni in materia di imposta sul valore aggiunto, la Commissione suggerisce di prevedere l'aliquota agevolata dell'IVA al 4 per cento per l'acquisto di strumenti e apparecchiature informatiche di ausilio per la cura dei disturbi dell'apprendimento certificati ai sensi di legge e che necessitano di tali apparecchiature, anche di utilizzo domestico, per gli studenti della scuola dell'obbligo.

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