martedì 30 settembre 2014

La senatrice Bignami presenta emendamenti per migliorare il testo della delega lavoro

Il Senato in questi giorni è impegnato nell'esame del disegno di legge recante la delega al Governo in materia di Lavoro. Il Parlamento è chiamato a fornire all'esecutivo le linee guida su temi delicati come la riforma degli ammortizzatori sociali, i servizi alla per il lavoro e le politiche attive, in materia di riordino dei rapporti di lavoro, di sostegno alla maternità e di conciliazione dei tempi di vita e di lavoro.
La senatrice Laura Bignami, Movimento X, da sempre attenta ai problemi sociali ha presentato alcune proposte migliorative al cosiddetto Jobs act, che verranno discusse in Aula in questa settimana.
"Abbiamo presentato un ordine del giorno - spiega la senatrice bustocca - per garantire il riconoscimento professionale e il sostegno della figura del caregiver familiare.
I caregiver familiari volontariamente e gratuitamente si prendono cura di una persona cara consenziente in condizioni di non autosufficienza, a causa dell'età, di una malattia, di una disabilità. Questo loro atto di amore, comporta grandi sacrifici e nel 66% dei casi li costringe ad abbandonare il proprio lavoro.
I caregiver - prosegue Bignami - in Italia sono 9 milioni e senza il lavoro da loro svolto il costo economico delle tante persone che hanno bisogno di assistenza continua sarebbe insostenibile per lo Stato.
Lo Stato, pertanto, non può non tener conto di questa realtà ed è tenuto a riconoscere e a tutelarli, come avviene negli altri stati europei: In Spagna come in Gran Bretagna è previsto un riconoscimento economico per queste figure mentre in Germania possiedono benefit e maturano contributi previdenziali.

Non possiamo accettare che solo in Italia i caregiver familiari siano privati degli strumenti di tutela previdenziale, sanitaria e assicurativa che dovrebbero spettare loro di diritto."
La senatrice Bignami ha poi presentato 3 emendamenti in materia di lavoro occasionale e accessorio.
 "Il testo del disegno di legge prevede l'elevazione dei limiti di reddito attualmente previsti per le attività lavorative discontinue e occasionali in tutti i settori produttivi. Con gli emendamenti presentati - spiega la senatrice - intendiamo specificare come tra i settori produttivi siano ricomprese anche le attività di servizio di natura socio-assistenziale e di cura, rese a favore delle famiglie, le lezioni private impartite agli studenti al di fuori dell'orario scolastico e le attività relative all'esercizio della prostituzione.
Per quanto concerne le ripetizioni - precisa Bignami - in Italia vi è un business di questo settore mal regolamentato, che determina evasione fiscale. Secondo il Codacons l'industria delle ripetizioni fatturerebbe ogni anno in Italia 850 milioni di euro.
Tale evasione fiscale potrebbe ridursi incentivando l'utilizzo dei buoni lavoro prepagati e semplificando la loro gestione. Tale atteggiamento educherebbe alla fiscalità, anzichè all'evasione.
Con un altro emendamento abbiamo tentato di porre una regolamentazione al fenomeno della prostituzione che è uno dei più redditizi, e per questo soggetto al controllo della criminalità organizzata. Secondo i dati Istat di settembre 2014, il giro d'affari innescato dalla prostituzione si attesterebbe sui 3,5 miliardi di euro.
Ad oggi in Italia il fenomeno non è regolamentato, anche se con l'ordinanza del 24 luglio 2013, n. 18030, la Cassazione ha disposto che per il Fisco è legittimo qualificare la prostituzione come fonte di reddito da cui si deduce una adeguata capacità contributiva da ritenere legale.
L'inserimento della prostituzione nella categoria del lavoro occasionale - conclude la senatrice Bignami - potrebbe servire a disciplinare il fenomeno, a ridurre l'elusione fiscale e a combattere la criminalità"