sabato 22 dicembre 2018

F35. Tanto per chiarire.

Non ho cambiato idea sulla questione, come ha fatto M5S su questa e molte altre (sempre quasi tutte imposte dall'alto per cercare voti dal basso - non dimenticalo) e, tanto per chiarire, riposto il mio intervento.






Buone Feste
Laura e Progetto Per

giovedì 6 dicembre 2018

Che fine ha fatto la senatrice Bignami? “Potenzio intelligenze”

L'ex-parlamentare bustocca è tornata nella sua Borsano dove ha aperto MiracolosaMente, un centro dove metterà in pratica particolari metodologie di studio per studenti e aziende.
Che fine ha fatto Laura Bignami? L’ex-senatrice, terminato il suo mandato in Parlamento iniziato con il Movimento 5 Stelle e concluso in solitaria, è tornata nella sua Borsano dove ha deciso di reinventarsi con MiracolosaMente, centro di consulenza didattica, riabilitazione, potenziamento cognitivo (es. metodo Feuerstein, Frostig) e lezioni di matematica e fisica a tutti i livelli.
La incontriamo nell’ufficio che ha aperto in via Pavia 14/b diviso a metà con Movimento X, la sua creatura politica che è riuscita a correre alle elezioni di Busto Arsizio (dove, però, non ha ottenuto consiglieri eletti, ndr) e a Legnano dove ha eletto un consigliere comunale.
Ci mostra la sua laurea in fisica e gli attestati che certificano la frequenza dei corsi e la abilitano all’utilizzo del metodo Feuerstein, dal nome del pedagogista ebreo che lo applicava ai bambini usciti dai campi di concentramento. Secondo questo metodo, l’intelligenza non è un tratto ereditato geneticamente e perciò immutabile; è invece uno stato, risultato di diverse componenti, di cui quella genetica non è la sola né la più importante: «Questo metodo è rivolto a tutti che siano adulti, aziende o ragazzi con problemi cognitivi. Io mi metto a metà strada tra chi insegna e chi impara. Si usano strumenti tradizionali e consiste nel conoscere i processi cognitivi per cambiarli».
Nella parte dell’ufficio dedicata al Movimento X c’è spazio anche per qualche memorabilia come il testo della sua legge che riporta le firme di decine e decine di colleghi. Nessuna nostalgia della vita da parlamentare? «Non ho particolare nostalgia ma mi dispiacerebbe se il lavoro fin qui svolto non dovesse avere un seguito. In particolare spero che vada avanti il percorso iniziato con la figura del caregiver. Ora c’è un ministro dedicato al tema e speriamo che abbia la sensibilità necessaria».
È comunque un lavoro che ha fatto con passione: «Sì, ho cercato di rendermi utile dalla mia posizione. L’unica cosa che mi manca della politica è non poter proporre le mie idee». La nuova vita di Laura, adesso, è tutta dedicata al suo nuovo progetto anche se la politica rimane lì, nell’ufficio affianco allo studio, in attesa di nuove opportunità.
di orlando.mastrillo@varesenews.it

Per informazioni scrivete a biglau69@gmail.com 

domenica 2 dicembre 2018

Dimissioni Sen. Bignami (in seguito ad epurazioni irregolari) - 11 Giugno 2014

XVII LEGISLATURA 259ª Seduta (antimerid.)




BIGNAMI (Misto). 

Signora Presidente, colleghi senatori, ex colleghi del Movimento 5 Stelle, non avrei voluto discutere in questa sede, in prima istanza, le mie dimissioni: avrei voluto che la loro accettazione passasse prima per una votazione secondo gli strumenti previsti dalle regole del nostro Movimento, regole disattese e, seppur misere, oltraggiate.

Per quanto mi riguarda la preziosa e grande esperienza del Movimento 5 Stelle e del Senato della Repubblica giunge al termine.

Non giunge pero` al termine l’impegno nei valori e nelle idee che perseguo, non giunge al termine l’entusiasmo, la correttezza, l’impegno e la determinazione con le quali ho portato avanti le battaglie a difesa della democrazia, della giustizia e dei piu` deboli.

Se ancora esistono armi nobili e pacifiche per difendere il pensiero originale e la buona fede nei principi e nei valori che si e` condiviso, queste armi sono le dimissioni e la pubblica discussione in quest’Aula. Le presento oggi, determinate dalla coerenza nei confronti di un impegno preso nei confronti degli elettori e da un’ostinata e presuntuosa coerenza nei confronti dei principi da me condivisi e dichiarati. Principi ormai in disuso e disattesi presso tutte le forze politiche, compresi movimenti di qualunque genere, leader e garanti capipopolo di qualsiasi tipo.

Assistiamo ogni giorno a promesse politiche che vengono smentite di continuo, la maggior parte di esse solo perche´ figlie di un vecchio modo di far politica, di debolezza intellettuale e debolezza economica, non all’altezza di una classe politica che meriteremmo.

Sottolineo che si tratta di dimissioni dal Senato della Repubblica e non dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. Non lo sono state prima, per un verso, e non lo sono ora, paradossalmente per un altro. Queste dimissioni sono in risposta alla denuncia dell’irregolarita` dell’espulsione dei nostri colleghi, manifestata presentando immediatamente le dimissioni ancora prima che fosse noto il risultato delle votazioni in rete. Abbiamo subito l’ennesima azione irregolare da parte di chi ha ritenuto che il Movimento non poteva permettersi voci fuori dal coro, forse in realta` piu` intonate di altre.

Stiamo ancora aspettando un verbale o uno straccio di documento ufficiale dove la nostra espulsione sia manifestata e chiaramente controfirmata, oltre ad aspettare il video relativo alla vergognosa riunione dell’espulsione corale dei nostri colleghi. E non voglio discutere dei meriti, perche´ e` sufficiente considerare i metodi per capire l’ingiustizia subita. Le stesse regole violate per i colleghi lo sono state anche per noi. Se un figlio volesse andarsene, lo ripudieremmo senza ascoltare le sue ragioni? Non faremmo di tutto per capire almeno il perche´? E piu` che mai siamo rimasti colpiti dal silenzio e dall’accondiscendenza che anche i piu` combattivi e urlatori amanti della democrazia e della giustizia hanno cominciato a manifestare da quel giorno.

(Brusio).

PRESIDENTE. Scusate, colleghi, vi invito al silenzio per rispetto nei confronti della senatrice Bignami. Non si tratta di una vicenda normale. Quindi, credo che un po’ di rispetto debba essere mostrato alla senatrice Bignami, che sta vivendo un momento molto intenso e drammatico per la sua vita politica e istituzionale. (Applausi).

BIGNAMI (Misto).

Attenzione colleghi, il silenzio e` il primo piccolo passo verso la corruzione. Io lo chiamo silenzio, ma che cos’e` se non omerta`? Dove e` tutto il vostro onore? Non potemmo neanche discuterle e non potemmo neanche, come alcuni di noi avevano pensato, proporre una riappacificazione democratica interna al Gruppo, dopo mesi di gestione fortemente discutibile, richiedendo che la votazione delle precedenti espulsioni venisse rifatta sulla base di accuse comprovate, votata singolarmente, dopo un tempo sufficiente alla difesa degli espulsi e dopo un confronto con il territorio.

Qualcuno nel Gruppo crede che cio` che pensa la maggioranza sia vero, senza pero` accorgersi di una essere minoranza di un gruppo piu` vasto: il Senato. Senza porsi ulteriori domande su cio` che e` davvero la democrazia. E qui mi faccio aiutare da Zagrebelsky, quando afferma, nel suo saggio «Imparare la democrazia», che la democrazia e` la fede in qualcosa; la democrazia e` la cura delle personalita` individuali; la democrazia e` spirito del dialogo e dell’uguaglianza; e` l’apertura verso chi porta identita` diverse. La democrazia – sempre secondo Zagrebelsky – e` la diffidenza verso le decisioni irrimediabili; la democrazia e` un atteggiamento sperimentale; la democrazia e` la coscienza (non la conoscenza) di maggioranza e di minoranza; e` un atteggiamento altruistico; la democrazia e` la cura delle parole.

La politica, fatta nei giusti modi, e` un mestiere che diventa un lavoro; lavoro che diventa gratificante e di valore solo nell’ottica del servizio, e non nell’ottica della sopraffazione numerica e matematica, scioccamente scambiata per democrazia. Agli inizi eravamo in pochi, con uno, un solo garante nel simbolo di una lista civica, un distintivo di onesta` e correttezza, di voglia di cambiare, di sostituire i parassiti della politica, che oggi approfitteranno di questo momento per attaccare il Movimento 5 Stelle tout court, invece di limitarsi alla critica dei metodi, comunque lontani anni luce dai loro giochi di potere e dai loro mille cambiamenti di casacca. Portavamo la nostra professionalita` e la nostra normalita` di cittadini senza volto, terminali di una rete, tramite lo sviluppo sul territorio di varie piattaforme democratiche, legislative e di autogoverno.

Eravamo quelli che non mettevano i volti sui manifesti e rifiutavano i protagonismi, perche´ le idee hanno bisogno di gambe per camminare, non di facce. Oggi qualcuno di voi firma la presenza in Commissione ed esce immediatamente per andare in TV.

Nihil novi sub sole.

La scienza politica insegna che la tipologia di leadership puo` essere democratica o autoritaria. Nel Gruppo ha prevalso, seppur di poco, la parte decisionista, che reputa positivamente la leadership autoritaria, mentre quella dialogante e` scomparsa. Il Movimento, che da sempre ha oscillato tra due visioni, ha abbracciato unilateralmente la strada decisionista, ha allontanato da se´ sia gli eletti, che gli elettori aperti a una realta` piu` partecipativa, in particolare per quanto riguarda il dialogo, la rete e l’autogoverno web.

Le 5 Stelle erano l’unica nostra Bandiera, laica e pacifista. Noi eravamo altro e oltre, ma molti hanno perso di vista proprio quelle stelle e la loro priorita`. Vi auguro un ritorno al dialogo democratico. Il Movimento 5 Stelle, o – meglio – i suoi ideatori professano la politica come un servizio temporaneo, ma il punto di non ritorno dall’impegno politico, diretto o indiretto, e` reale e tangibile.

Tanti di noi, anche i piu` puri, ormai l’hanno attraverso ed e` diventato un mestiere anche per chi, di fatto, ne ha preso le redini. Tutto cio` andrebbe ratificato democraticamente con nuove regole, con un progetto nazionale aperto a tutto popolo Cinque Stelle, e non ai soliti pochi amici del capo autotrasformatisi in gruppo dirigente. Sono convinta che la rivoluzione del Movimento abbia avuto un impatto fenomenale sul cambiamento della politica e che l’effetto tsunami sia stato determinante. Credo che la politica stia cambiando e che noi siamo stati i principali artefici. I risultati ancora mancano. La corruzione e` una piaga onnipresente.

La crisi economica continua e peggiora. Non bastano le parole: non basta dire solo di no. Bisogna essere propositivi e costruttivi se si vuole davvero un futuro migliore. Quando le cose cambiano e, convinti di essere nel giusto, ci si trova in minoranza, le soluzioni sono due: cambiare democraticamente, oppure farsi da parte. Se lo strumento per combattere democraticamente non e` disponibile, e` meglio farsi da parte e uscire da quest’Aula.

Non ritengo, quindi, di poter continuare con tale disarmonia intellettuale di principio: rassegno a quest’Aula le mie dimissioni, segno tangibile di una necessita` di sforzo e rinnovamento e di esempio per tutti. Comunque, in ogni caso sosterro` coloro che, liberi e rappresentativi, credono ancora nel sogno di poter procedere con il dialogo e il confronto al rinnovamento della classe politica. Se verranno accettate, tornero` alla mia famiglia e ai miei figli, con qualche rimpianto, ma senza rimorsi, perche´ la coerenza e la sincerita` sono l’esempio di cui hanno bisogno, perche´ hanno bisogno di fatti, mentre in quest’Aula, a fine corsa e sulla rete digitale, vedo solo parole e affari.

Hanno bisogno di conoscere. Come afferma Kant: «Ogni politica deve piegare le ginocchia davanti alla morale e solo cosı` sperare che essa pervenga, sia pur lentamente, a un grado in cui potra` brillare di durevole splendore». Diversamente, continuero` a portare in Aula gli stessi valori che mi hanno portata qui, lavorando con la coerenza e la passione di sempre. Signor Presidente, comunque vada, me ne faro` una ragione. Ringrazio tutti della bella esperienza e, come di ogni esperienza, ne faro` il mio unico tesoro.

Viva la democrazia e viva la Repubblica.

(Molti senatori si levano in piedi. Prolungati applausi dai Gruppi PD, FI-PdL XVII, NCD, LN-Aut, PI, GAL, SCpI, Misto-SEL e Misto-ILC e della senatrice Fucksia. Molte congratulazioni).


NOTE. L'Assemblea ha respinto, con due distinte votazioni a scrutinio segreto, le dimissioni presentate dalle senatrici Bignami e Mussini, elette nelle liste del Movimento 5 Stelle.
La sen. Bignami (Misto), intervenendo per motivare le proprie dimissioni, ha richiamato il primato della morale sulla politica. Un'attività parlamentare svolta con passione e impegno è priva di significato, se non diventa segno tangibile di rinnovamento della classe politica.
La sen. Mussini (Misto), ricordando l'impegno profuso nel movimento di provenienza, ha dichiarato che il senso delle sue dimissioni va ricercato nell'allontanamento irregolare di colleghi dal M5S.
A garanzia delle prerogative e della dignità del parlamentare, si sono pronunciati contro le dimissioni i sen: Buemi (Misto-PSI); Barani e D'Anna (GAL); Divina e Candiani (LN-Aut); Campanella, Battista (Misto-ILC); Ichino (PD), Romano (PI), Compagna e Falanga (FI-PdL); Marcucci (PD), Loredana De Petris (Misto-SEL).

Ha invece preso atto delle dimissioni il sen. Buccarella (M5S) che, pur riconoscendo alcune anomalie nelle modalità di espulsione, ha sottolineato che in Inghilterra si sta pensando di introdurre la possibilità di richiamare l'eletto che viola il proprio mandato.


Note importanti. Nessuna votazione o discussione nel gruppo M5S, è avvenuta. L'Art.15 del regolamento del gruppo M5S richiedeva la votazione a maggioranza dei componenti del gruppo parlamentare. L'assemblea richiesta ufficialmente il 6 marzo 2014 dal Sen. Cotti (M5S) per discutere e votare il suo allontanamento non è mai avvenuta. L'espulsione dal Movimento è avvenuta invece con un post sul sito (non più esistente) ed è stata gestita da chat private, forzandone l'accelerazione con false comunicazioni interne.