Non ho cambiato idea sulla questione, come ha fatto M5S su questa e molte altre (sempre quasi tutte imposte dall'alto per cercare voti dal basso - non dimenticalo) e, tanto per chiarire, riposto il mio intervento.
L'ex-parlamentare bustocca è tornata nella sua Borsano dove ha aperto MiracolosaMente, un centro dove metterà in pratica particolari metodologie di studio per studenti e aziende.
Che fine ha fatto Laura Bignami? L’ex-senatrice, terminato il suo mandato in Parlamento iniziato con il Movimento 5 Stelle e concluso in solitaria, è tornata nella sua Borsano dove ha deciso di reinventarsi con MiracolosaMente, centro di consulenza didattica, riabilitazione, potenziamento cognitivo (es. metodo Feuerstein, Frostig) e lezioni di matematica e fisica a tutti i livelli.
La incontriamo nell’ufficio che ha aperto in via Pavia 14/b diviso a metà con Movimento X, la sua creatura politica che è riuscita a correre alle elezioni di Busto Arsizio (dove, però, non ha ottenuto consiglieri eletti, ndr) e a Legnano dove ha eletto un consigliere comunale.
Ci mostra la sua laurea in fisica e gli attestati che certificano la frequenza dei corsi e la abilitano all’utilizzo del metodo Feuerstein, dal nome del pedagogista ebreo che lo applicava ai bambini usciti dai campi di concentramento. Secondo questo metodo, l’intelligenza non è un tratto ereditato geneticamente e perciò immutabile; è invece uno stato, risultato di diverse componenti, di cui quella genetica non è la sola né la più importante: «Questo metodo è rivolto a tutti che siano adulti, aziende o ragazzi con problemi cognitivi. Io mi metto a metà strada tra chi insegna e chi impara. Si usano strumenti tradizionali e consiste nel conoscere i processi cognitivi per cambiarli».
Nella parte dell’ufficio dedicata al Movimento X c’è spazio anche per qualche memorabilia come il testo della sua legge che riporta le firme di decine e decine di colleghi. Nessuna nostalgia della vita da parlamentare? «Non ho particolare nostalgia ma mi dispiacerebbe se il lavoro fin qui svolto non dovesse avere un seguito. In particolare spero che vada avanti il percorso iniziato con la figura del caregiver. Ora c’è un ministro dedicato al tema e speriamo che abbia la sensibilità necessaria».
È comunque un lavoro che ha fatto con passione: «Sì, ho cercato di rendermi utile dalla mia posizione. L’unica cosa che mi manca della politica è non poter proporre le mie idee». La nuova vita di Laura, adesso, è tutta dedicata al suo nuovo progetto anche se la politica rimane lì, nell’ufficio affianco allo studio, in attesa di nuove opportunità.
Signora
Presidente, colleghi senatori, ex colleghi del Movimento 5 Stelle, non avrei
voluto discutere in questa sede, in prima istanza, le mie dimissioni: avrei
voluto che la loro accettazione passasse prima per una votazione secondo gli
strumenti previsti dalle regole del nostro Movimento, regole disattese e,
seppur misere, oltraggiate.
Per quanto mi riguarda la preziosa e grande
esperienza del Movimento 5 Stelle e del Senato della Repubblica giunge al
termine.
Non giunge pero` al termine l’impegno nei valori e nelle idee che
perseguo, non giunge al termine l’entusiasmo, la correttezza, l’impegno e la
determinazione con le quali ho portato avanti le battaglie a difesa della
democrazia, della giustizia e dei piu` deboli.
Se ancora esistono armi nobili e
pacifiche per difendere il pensiero originale e la buona fede nei principi e
nei valori che si e` condiviso, queste armi sono le dimissioni e la pubblica
discussione in quest’Aula. Le presento oggi, determinate dalla coerenza nei
confronti di un impegno preso nei confronti degli elettori e da un’ostinata e
presuntuosa coerenza nei confronti dei principi da me condivisi e dichiarati.
Principi ormai in disuso e disattesi presso tutte le forze politiche, compresi
movimenti di qualunque genere, leader e garanti capipopolo di qualsiasi tipo.
Assistiamo ogni giorno a promesse politiche che vengono smentite di continuo,
la maggior parte di esse solo perche´ figlie di un vecchio modo di far
politica, di debolezza intellettuale e debolezza economica, non all’altezza di
una classe politica che meriteremmo.
Sottolineo che si tratta di dimissioni dal
Senato della Repubblica e non dal Gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle.
Non lo sono state prima, per un verso, e non lo sono ora, paradossalmente per
un altro. Queste dimissioni sono in risposta alla denuncia dell’irregolarita`
dell’espulsione dei nostri colleghi, manifestata presentando immediatamente le
dimissioni ancora prima che fosse noto il risultato delle votazioni in rete.
Abbiamo subito l’ennesima azione irregolare da parte di chi ha ritenuto che il
Movimento non poteva permettersi voci fuori dal coro, forse in realta` piu`
intonate di altre.
Stiamo ancora
aspettando un verbale o uno straccio di documento ufficiale dove la nostra
espulsione sia manifestata e chiaramente controfirmata, oltre ad aspettare il
video relativo alla vergognosa riunione dell’espulsione corale dei nostri
colleghi. E non voglio discutere dei meriti, perche´ e` sufficiente considerare
i metodi per capire l’ingiustizia subita. Le stesse regole violate per i
colleghi lo sono state anche per noi. Se un figlio volesse andarsene, lo
ripudieremmo senza ascoltare le sue ragioni? Non faremmo di tutto per capire
almeno il perche´? E piu` che mai siamo rimasti colpiti dal silenzio e
dall’accondiscendenza che anche i piu` combattivi e urlatori amanti della
democrazia e della giustizia hanno cominciato a manifestare da quel giorno.
(Brusio).
PRESIDENTE. Scusate, colleghi, vi invito al silenzio per rispetto nei
confronti della senatrice Bignami. Non si tratta di una vicenda normale.
Quindi, credo che un po’ di rispetto debba essere mostrato alla senatrice
Bignami, che sta vivendo un momento molto intenso e drammatico per la sua vita
politica e istituzionale. (Applausi).
BIGNAMI (Misto).
Attenzione colleghi, il
silenzio e` il primo piccolo passo verso la corruzione. Io lo chiamo silenzio,
ma che cos’e` se non omerta`? Dove e` tutto il vostro onore? Non potemmo
neanche discuterle e non potemmo neanche, come alcuni di noi avevano pensato,
proporre una riappacificazione democratica interna al Gruppo, dopo mesi di
gestione fortemente discutibile, richiedendo che la votazione delle precedenti
espulsioni venisse rifatta sulla base di accuse comprovate, votata
singolarmente, dopo un tempo sufficiente alla difesa degli espulsi e dopo un
confronto con il territorio.
Qualcuno nel Gruppo crede che cio` che pensa la maggioranza
sia vero, senza pero` accorgersi di una essere minoranza di un gruppo piu`
vasto: il Senato. Senza porsi ulteriori domande su cio` che e` davvero la
democrazia. E qui mi faccio aiutare da Zagrebelsky, quando afferma, nel suo
saggio «Imparare la democrazia», che la democrazia e` la fede in qualcosa; la
democrazia e` la cura delle personalita` individuali; la democrazia e` spirito
del dialogo e dell’uguaglianza; e` l’apertura verso chi porta identita`
diverse. La democrazia – sempre secondo Zagrebelsky – e` la diffidenza verso le
decisioni irrimediabili; la democrazia e` un atteggiamento sperimentale; la
democrazia e` la coscienza (non la conoscenza) di maggioranza e di minoranza;
e` un atteggiamento altruistico; la democrazia e` la cura delle parole.
La politica, fatta nei giusti modi, e` un
mestiere che diventa un lavoro; lavoro che diventa gratificante e di valore
solo nell’ottica del servizio, e non nell’ottica della sopraffazione numerica e
matematica, scioccamente scambiata per democrazia. Agli inizi eravamo in pochi,
con uno, un solo garante nel simbolo di una lista civica, un distintivo di
onesta` e correttezza, di voglia di cambiare, di sostituire i parassiti della
politica, che oggi approfitteranno di questo momento per attaccare il Movimento
5 Stelle tout court, invece di limitarsi alla critica dei metodi, comunque
lontani anni luce dai loro giochi di potere e dai loro mille cambiamenti di
casacca. Portavamo la nostra professionalita` e la nostra normalita` di
cittadini senza volto, terminali di una rete, tramite lo sviluppo sul
territorio di varie piattaforme democratiche, legislative e di autogoverno.
Eravamo quelli che non mettevano i volti sui manifesti e rifiutavano i
protagonismi, perche´ le idee hanno bisogno di gambe per camminare, non di
facce. Oggi qualcuno di voi firma la presenza in Commissione ed esce
immediatamente per andare in TV.
Nihil novi sub sole.
La scienza politica
insegna che la tipologia di leadership puo` essere democratica o autoritaria.
Nel Gruppo ha prevalso, seppur di poco, la parte decisionista, che reputa
positivamente la leadership autoritaria, mentre quella dialogante e` scomparsa.
Il Movimento, che da sempre ha oscillato tra due visioni, ha abbracciato
unilateralmente la strada decisionista, ha allontanato da se´ sia gli eletti,
che gli elettori aperti a una realta` piu` partecipativa, in particolare per
quanto riguarda il dialogo, la rete e l’autogoverno web.
Le 5 Stelle erano
l’unica nostra Bandiera, laica e pacifista. Noi eravamo altro e oltre, ma molti
hanno perso di vista proprio quelle stelle e la loro priorita`. Vi auguro un
ritorno al dialogo democratico. Il Movimento 5 Stelle, o – meglio – i suoi
ideatori professano la politica come un servizio temporaneo, ma il punto di non
ritorno dall’impegno politico, diretto o indiretto, e` reale e tangibile.
Tanti
di noi, anche i piu` puri, ormai l’hanno attraverso ed e` diventato un mestiere
anche per chi, di fatto, ne ha preso le redini. Tutto cio` andrebbe ratificato
democraticamente con nuove regole, con un progetto nazionale aperto a tutto
popolo Cinque Stelle, e non ai soliti pochi amici del capo autotrasformatisi in
gruppo dirigente. Sono convinta che la rivoluzione del Movimento abbia avuto un
impatto fenomenale sul cambiamento della politica e che l’effetto tsunami sia
stato determinante. Credo che la politica stia cambiando e che noi siamo stati
i principali artefici. I risultati ancora mancano. La corruzione e` una piaga
onnipresente.
La crisi economica continua e peggiora. Non bastano le parole:
non basta dire solo di no. Bisogna essere propositivi e costruttivi se si vuole
davvero un futuro migliore. Quando le cose cambiano e, convinti di essere nel
giusto, ci si trova in minoranza, le soluzioni sono due: cambiare
democraticamente, oppure farsi da parte. Se lo strumento per combattere
democraticamente non e` disponibile, e` meglio farsi da parte e uscire da
quest’Aula.
Non ritengo,
quindi, di poter continuare con tale disarmonia intellettuale di principio:
rassegno a quest’Aula le mie dimissioni, segno tangibile di una necessita` di
sforzo e rinnovamento e di esempio per tutti. Comunque, in ogni caso sosterro`
coloro che, liberi e rappresentativi, credono ancora nel sogno di poter procedere
con il dialogo e il confronto al rinnovamento della classe politica. Se
verranno accettate, tornero` alla mia famiglia e ai miei figli, con qualche
rimpianto, ma senza rimorsi, perche´ la coerenza e la sincerita` sono l’esempio
di cui hanno bisogno, perche´ hanno bisogno di fatti, mentre in quest’Aula, a
fine corsa e sulla rete digitale, vedo solo parole e affari.
Hanno bisogno di
conoscere. Come afferma Kant: «Ogni politica deve piegare le ginocchia davanti
alla morale e solo cosı` sperare che essa pervenga, sia pur lentamente, a un
grado in cui potra` brillare di durevole splendore». Diversamente, continuero`
a portare in Aula gli stessi valori che mi hanno portata qui, lavorando con la
coerenza e la passione di sempre. Signor Presidente, comunque vada, me ne faro`
una ragione. Ringrazio tutti della bella esperienza e, come di ogni esperienza,
ne faro` il mio unico tesoro.
Viva la democrazia e viva la Repubblica.
(Molti
senatori si levano in piedi. Prolungati applausi dai Gruppi PD, FI-PdL XVII,
NCD, LN-Aut, PI, GAL, SCpI, Misto-SEL e Misto-ILC e della senatrice Fucksia.
Molte congratulazioni).
NOTE. L'Assemblea ha
respinto, con due distinte votazioni a scrutinio segreto, le dimissioni presentate
dalle senatrici Bignami e Mussini, elette nelle liste del Movimento 5 Stelle.
La sen. Bignami (Misto),
intervenendo per motivare le proprie dimissioni, ha richiamato il primato della
morale sulla politica. Un'attività parlamentare svolta con passione e impegno è
priva di significato, se non diventa segno tangibile di rinnovamento della
classe politica.
La sen. Mussini (Misto),
ricordando l'impegno profuso nel movimento di provenienza, ha dichiarato che il
senso delle sue dimissioni va ricercato nell'allontanamento irregolare di
colleghi dal M5S.
A garanzia delle prerogative
e della dignità del parlamentare, si sono pronunciati contro le dimissioni i
sen: Buemi (Misto-PSI); Barani e D'Anna (GAL); Divina e Candiani (LN-Aut);
Campanella, Battista (Misto-ILC); Ichino (PD), Romano (PI), Compagna e Falanga
(FI-PdL); Marcucci (PD), Loredana De Petris (Misto-SEL).
Ha invece preso atto delle
dimissioni il sen. Buccarella (M5S) che, pur riconoscendo alcune anomalie nelle
modalità di espulsione, ha sottolineato che in Inghilterra si sta pensando di
introdurre la possibilità di richiamare l'eletto che viola il proprio mandato.
Note
importanti. Nessuna votazione o discussione nel gruppo M5S, è avvenuta. L'Art.15
del regolamento del gruppo M5S richiedeva la votazione a maggioranza dei componenti
del gruppo parlamentare. L'assemblea richiesta ufficialmente il 6 marzo 2014 dal Sen. Cotti (M5S) per discutere e votare il suo allontanamento non è mai avvenuta. L'espulsione dal Movimento è
avvenuta invece con un post sul sito (non più esistente) ed è stata gestita da chat private,
forzandone l'accelerazione con false comunicazioni interne.
Dopo le espulsioni di numerosi
attivisti ed eletti nel Movimento 5 Stelle, segue un nuovo processo di
rinnovamento organizzativo e politico che vede uno dei suoi compimenti nella
nascita di un gruppo di lavoro nazionale ritrovatosi a Roma nel giugno 2014.
“E’ arrivato il momento di
combattere insieme le battaglie comuni e per questo invitiamo i singoli
cittadini, i movimenti, i gruppi politici democratici, i comitati, le
associazioni, le liste civiche ad unirsi in questo sforzo federativo unico e
mai apparso sulla scena politica italiana, unico modo per arrivare a risultati
tangibili ed efficaci. “
Questo è l’incipit della riunione
tenutasi a Roma l’8 giugno 2014 tra i cui tanti presenti ricordiamo Giovanni
Favia, Valentino Tavolazzi, Antonio Ingroia, molti espulsi M5S e molti
rappresentanti di vari movimenti e associazioni politiche “minori” tra cui DiM
(Democrazia in Movimento), Partito Pirata, Rete dei Cittadini.
La CARTA DI INTENTI originaria del
progetto venne proposta da Valentino Tavolazzi, uno dei primi espulsi per aver
semplicemente difeso una assemblea democratica nazionale svoltasi senza
l’autorizzazione del Blog! Nel corso della giornata la carta di intenti venne
emendata e votata puntualmente, con instancabile metodo democratico collettivo
e siglata.
Grazie al motore Valentina Battistini ed a tutte le persone, agli operatori e ai dirigenti sportivi che hanno contribuito a tutto questo e che continuano a donare il loro tempo agli altri.
In questa e in tante altre Categorie Special.
Intervengono all'evento in ordine:
00:02:52 sen Annamaria Bernini
00:09:00 Roberto Fabbricini Presidente CONI
00:12:20 Vittorio Bosio Presidente CSI
00:14:40 Video 4 categoria
00:19:34 Giancarlo Giorgetti Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio
00:26:42 Gaetano Miccichè Presidente della Lega Serie A
00:30:00 Premiazioni
00:33:45 Mauro Franco Balata Presidente della Lega Nazionale Professionisti B
00:40:52 Gabriele Gravina Presidente della Federazione Italiana Giuoco Calcio
00:48:20 sen Franco Carraro Presidente emerito Coni e Figc
00:52:40 sen Malan Lucio
00:58:10 Presidente emerito Carlo Tavecchio
01:03:00 Ragazzi 4 categoria testimonianze
01:20:00 Motore progetto allenatrice Valentina Battistini
01:27:00 Vincenzo Zoccano Sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio con deleghe a Disabilità
01:34:00 RISULTATI RICERCA SCIENTIFICA
01:43:00 dott Andrea Materzanini
01:47:00 On Bignami Laura
Moderano i giornalisti Paola Severini e Claudio Arrigooni
Preambolo - CARTA DEI PRINCIPI DI MOVIMENTO X - PROGETTO PER
1. MOVIMENTO X - PROGETTO PER è una
organizzazione libera, egualitaria, laica, democratica e aperta. E’
un’organizzazione politica di persone fondata sul principio della libertà,
dell’eguaglianza, della solidarietà, dell’ecologia e della non violenza.
2. MOVIMENTO X - PROGETTO PER si
riconosce nei valori fondanti della Costituzione antifascista e repubblicana e
pertanto non può assumere la qualità di iscritto a MOVIMENTO X - PROGETTO PER
chiunque non approvi tali valori o propugni tesi che neghino l’evidenza
storica, pur riconoscendo alla società civile il diritto di dibattere
liberamente su questi temi.
3. MOVIMENTO X - PROGETTO PER si
riconosce nei principi di trasparenza e di fedeltà alla Costituzione, non
conciliabili con l’appartenenza organizzazioni segrete che perseguano fini
contrari alla Costituzione ed alle leggi della Repubblica Italiana.
4. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle posizioni politiche al
suo interno e riconosce pari dignità a tutte le condizioni personali, quali il
genere, l’età, le convinzioni religiose, le disabilità, l’orientamento sessuale,
la nazionalità e l’appartenenza ai diversi popoli.
5. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
ritiene che la ricerca, in ambito scientifico, storico e tecnologico,
rappresenti il fattore decisivo per combattere il bigottismo, il revisionismo e
la distorsione a uso politico della storia e delle scienze.
6. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
riconosce i principi valoriali di modelli etici basati sul concetto di “beni
comuni”.
7. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
riconosce i principi valoriali di modelli etici basati sul concetto di
“sostenibilità ambientale”.
8. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
promuove e organizza pratiche di democrazia partecipata e deliberativa. Le
forme della democrazia partecipativa e diretta sono definite anche per la
democrazia interna all'organizzazione.
9. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
assicura informazione, trasparenza e partecipazione. A tal fine si avvarrà
della sperimentazione e del supporto di forme di democrazia digitale.
10. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
considera Internet importante elemento di comunicazione continua tra il popolo,
i poteri dello Stato, i corpi intermedi, e promuove il suo impiego a questo
scopo.
11. MOVIMENTO X - PROGETTO PER rende
visibili attraverso gli stessi strumenti tutte le informazioni sulla vita
politica interna, sulle riunioni, le deliberazioni politiche, il bilancio.
12. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
assicura la piena partecipazione politica delle persone nei suoi organismi e
nella scelta delle candidature.
13. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
persegue la scelta meritocratica nelle assegnazioni delle cariche
amministrative non elettive.
14. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
persegue il controllo e la verifica dell’operato dei rappresentanti eletti
all’interno della propria organizzazione, secondo il principio di delega.
15. MOVIMENTO X - PROGETTO PER
persegue il controllo e la verifica dell’operato dell’eletto, nel rispetto del
principio fiduciario.
I Balcani, le nostre forze armate di Pace, il lavoro solidale degli italiani, da Mostar a Pristina.
50 minuti di immagini e musica, da Mostar a Pristina, un racconto che parte dal Musiki Center di Pavarotti e arriva, mostrando il grande lavoro del nostro esercito, fino al racconto della vita delle donne e agli uomini della solidarietà che operano in quel territorio.
Miss Sarajevo e il Kosovo. Quando l’Italia fa davvero la differenza
In onda su RAI TRE il 4 ottobre 2018 alle ore 23,05
Si chiama Miss Sarajevo ed è il primo di una serie di docu-film che racconteranno il lavoro delle Forze Armate "di pace", militari e civili. Descrive pure il nostro “Sistema Paese” che si è attivato per fornire sostegno concreto alle popolazioni disagiate ottenendo risultati incredibili.
Si comincia dal Kosovo e quello di Miss Sarajevo non è solo un docu-film per raccontare ciò che l’Italia ha fatto e le sfide che sta ancora affrontando al fianco di popolazioni e istituzioni, ma un racconto affettuoso e sincero che coinvolge molti attori.
Il docu-film è diviso in due parti, la prima racconta la festa del ventesimo anniversario del Music Center (Musiki Center) di Mostar. Un centro voluto da Luciano Pavarotti e aperto ai bambini di tutte le etnie, a piccoli con ogni forma di handicap. Le immagini di Nicoletta Mantovani insieme ai tre cantanti della „squadra‟ vicina alla Fondazione Pavarotti, alle bambine in azzurro con le magliette che portano la scritta "Pavarotti" e che hanno dedicato a Nicoletta e al Maestro la canzone "Marina, Marina, Marina", testimoniano come anche la musica possa contribuire alla riconciliazione tra i popoli.
La seconda parte è dedicata a Pristina, capitale del Kosovo, dove le presenze dell'Esercito Italiano e dei Carabinieri ormai da più di vent'anni, sia in qualità del Governo della KFOR (da 5 anni governata dall'Italia) sia dalle forze di sicurezza, garantiscono la pace non solo nella regione ma in tutti i Balcani.
Quanto i militari italiani siano amati, considerati e stimati emerge dalle interviste al Generale Salvatore Cuoci, a capo della missione NATO nel Paese, e dalle testimonianze degli altri protagonisti.
L’Italia al Kosovo piace, che siano i nostri militari o i cooperanti, non fa differenza. Esempio straordinario di questo rapporto di fiducia e affetto è rappresentato dalla prima casa famiglia del Kosovo, fondata da un volontario umbro (ex Caritas) che accoglie bambini "spezzati" (gli ultimi tra gli ultimi), e che sta costruendo il sistema sociale e di welfare nella giovane repubblica kosovara.
Poi c’è la storia del monastero di Decani (la Cappella Sistina dei Balcani), una delle meraviglie mondiali, salvata solo grazie ai soldati italiani; i giovani blogger di Kosovo2.0; la storia di Bekim Blakaj, che raccoglie in una "enciclopedia" dati e riferimenti di tutti i caduti di tutte le etnie, per arrivare a costruire un 'operazione di perdono collettivo.
E ancora Goran Bregovic, il musicista e compositore nato in Bosnia, che dichiara come il rapporto con l'Italia è servito per cambiare la realtà.
Miss Sarajevo vuole essere un piccolo, iniziale ringraziamento nei confronti del lavoro delle istituzioni italiane nel mondo.
Un prezioso contributo giunge anche da Behgjet Pacolli, vice premier e ministro degli Esteri del Kosovo.
Uno strano negozio Un giorno una signora entra in un negozio e si rivolge alla commessa: Mi scusi vorrei un bimbo!… Come lo desidera signora? Beh… mi piacerebbe innanzitutto sano. Ha preferenze per i colori? Bianco, capelli biondi, occhi azzurri, senza nei … insomma perfetto! Signora tra tutti quelli da lei scelti che abbiamo in lista ci sono dei bambini che risponderanno male ai genitori, … lei cosa desidera? “Beh, mi dia uno che non risponderà male alla mamma”. Ok signora! Ma nella lista di tutti quelli che si rivolgeranno con parole educate e bei modi ci sono quelli che poi faranno uso di sostanze stupefacenti… Ah no! Mi dia pure un bambino tra quelli che non si drogheranno … Ok signora! Ma fra quelli rimasti che non si drogheranno ci sono quelli che moriranno di malattia o che a causa di un incidente avranno delle lesioni permanenti … OH NO! Mi dia un bambino che non morirà di malattia, e che non rimarrà qui in qualche modo… Bene, bene. Vediamo, tra quelli che Le sono rimasti, ne vuole uno che avrà risultati brillanti nello studio o non è interessata alla sua formazione culturale? Ah no! Dovrà studiare molto, anzi se si può scegliere uno che da grande farà l’ingegnere, il dottore è meglio… Ha finito signora? Il bambino da lei scelto deve avere ulteriori requisiti? Sì ho finito! Ricapitoliamo: desidero un bimbo bianco, capelli biondi, occhi azzurri, che non risponde alla mamma, che non si droghi, che non morirà presto di malattia, che non avrà incidenti o rimarrà qui così così, che studierà molto e diventerà ingegnere o dottore. Penso di non aver dimenticato nulla!
La signora paga esce dal negozio col bimbo e sale in macchina dal marito. Il marito vede la moglie soddisfatta che entra in macchina con il fagotto e chiede: Sarà felice e capace di Amore?
Siamo una coppia di giovani genitori e molti, nel corso della nostra esistenza, ci hanno sempre chiesto il motivo per cui abbiamo scelto di non scegliere; Infatti, per tutti i nostri figli, non abbiamo mai fatto l’amniocentesi, nonostante il primo figlio fosse geneticamente modificato e noi, come genitori, avessimo grandi probabilità di ripeterci. La nostra risposta non va certo cercata in chissà quale ignoranza, fatalismo o masochismo; la scelta è scaturita dalla convinzione e dall’accettazione della procreazione e della nascita non del figlio che si vuole ma del figlio che si genera. Quando un cuore batte nel grembo di una madre, non c’è una vita ma la vita: la vita di tuo figlio. Questo figlio, che non ha chiesto di nascere, e al momento di venire alla luce, non ha altra chance alla vita se non quella che ha. Se un figlio viene buttato gli viene negata l’unica possibilità che ha di venire al mondo, lui non potrà mai essere il prossimo concepito o tantomeno potrà vivere diversamente da come è, e mi piace usare il “diversamente”. Il figlio che nasce è individuo unico e irripetibile, fatto a somiglianza di Dio con tutte le sue forze e le sue debolezze, essere genitori comincia da qui: dal prendere coscienza profonda del senso del figlio. Tutti i timori di ogni madre possono essere fugati dalla forza e dall’esempio dalla madre di tutti: Maria. Maria, in una situazione familiare complicata, non è fuggita di fronte alle difficoltà, non ha scelto la strada più facile, ma, d’esempio per tutti, ha detto: “Eccomi”. E’ per quel “eccomi” che noi abbiamo “non scelto”. Eccomi accolgo in grembo la volontà di Dio. E per chi pensa che non ci siano risposte e non ci sia senso cito uno dei passi per me più belli del Vangelo: Vedendo un cieco tale fino dalla nascita, i discepoli chiedono a Gesù se è per colpa sua o per colpa dei suoi genitori che egli è in quella situazione. Gesù risponde: "Né lui ha peccato né i suoi genitori, ma è così perché si manifestassero in lui le opere di Dio.” Ogni cosa ha un senso non il nostro, ma il senso di Dio. Di nuovo, anche in quest’occasione, sia fatta la tua volontà, mi fido di te, mio Signore.
Un saluto a chi vorrà leggere, senza giudicare, queste righe scritte da una mamma, che alcuni definiscono “fuori dal comune, un po’ stramba, all’antica…” che con le lacrime, con il dolore, con la rabbia, con la gioia, con il sorriso, con l’Amore di chi ci vuole bene, guarda al mondo con fiducia. LAURA Big. L'AMORE E' L'UNICA POSSIBILITA' CHE ABBIAMO.
Apre ufficialmente MiracolosaMente: centro di consulenza didattica, riabilitazione, potenziamento cognitivo (es. metodo Feuerstein, Frostig..). Lezioni di matematica e fisica .
Consiglia la mia realtà a chi ha bisogno! Dott Laura Bignami
Per appuntamenti scrivi a biglau69@gmail.com E se sei in zona passa a trovarmi! Indirizzo: via Pavia 14/B Busto Arsizio (VA).
MiracolosaMente:
Lezioni di matematica
Lezioni di fisica
Consulenze didattiche
Corsi diurni e serali di riabilitazione cognitiva e
potenziamento cognitivo metodo #Feuerstein per bambini, ragazzi ed adulti.
Elena Piantanida a #unaleggesubito per i #CaregiverFamiliari italiani. Sono molto contenta che qualcuno prosegua, senza preconcetti, in questo lavoro fondamentale. Se con il mio lavoro e la partecipazione bipartizan siamo riusciti a definire e riconoscere la figura di #caregiver, adesso spero che l'eredità della mia proposta di legge venga raccolta senza passi falsi o intoppi, da chi può fare molto fin da subito.
Apprendo con grande preoccupazione che per decreto nelle nuove attribuzioni al Ministero della disabilità viene modificato l’art. 1 della legge 17 dicembre 2017 comma 254, Legge di Bilancio, in relazione alla figura del Famigliare Assistente (Caregiver Familiare).
Questo mio emendamento fu approvato con la firma di tutti i capigruppo e 155 senatori.
Trasformare il “Famigliare Assistente” in “Assistente Famigliare” stravolge il senso della nostra battaglia storica. Inoltre il fondo di 60 milioni viene svincolato dalle iniziative legislative nazionali e dirottato pericolosamente alla conferenza stato regioni.
TRASFORMARE UN SOSTANTIVO IN UN AGGETTIVO è ignoranza o 'distrazione'?
Il nostro statuto è stato sottoposto alla Commissione di garanzia degli statuti e per la trasparenza e il controllo dei rendiconti dei partiti politici. Il nostro Movimento non è approssimativo o furbetto, bensi democratico e trasparente, a norma di legge. Ci trovate in Gazzetta Ufficiale e non solo in un blog. http://www.parlamento.it/1057
Progetto X non è di destra e non è di sinistra. Le persone iscritte a
Progetto X possono esserlo, se ne hanno bisogno. Progetto X ha una
carta dei principi. La potete guardare da destra o da sinistra, ma se le
leggete è meglio.
PROGETTO X è una organizzazione libera, egualitaria, laica,
democratica e aperta. E’ un’organizzazione politica di persone fondata
sul principio della libertà, dell’eguaglianza, della solidarietà,
dell’ecologia e della non violenza.
PROGETTO X si riconosce nei valori fondanti della Costituzione
antifascista e repubblicana e pertanto non può assumere la qualità di
iscritto a PROGETTO X chiunque non approvi tali valori o propugni tesi
che neghino l’evidenza storica, pur riconoscendo alla società civile il
diritto di dibattere liberamente su questi temi.
PROGETTO X si riconosce nei principi di trasparenza e di fedeltà
alla Costituzione, non conciliabili con l’appartenenza organizzazioni
segrete che perseguano fini contrari alla Costituzioni ed alle leggi
della Repubblica Italiana.
PROGETTO X rispetta il pluralismo delle opzioni culturali e delle
posizioni politiche al suo interno e riconosce pari dignità a tutte le
condizioni personali, quali il genere, l’età, le convinzioni religiose,
le disabilità, l’orientamento sessuale, la nazionalità e l’appartenenza
ai diversi popoli.
PROGETTO X ritiene che la ricerca, in ambito scientifico, storico e
tecnologico, rappresenti il fattore decisivo per combattere il
bigottismo, il revisionismo e la distorsione a uso politico della storia
e delle scienze.
PROGETTO X riconosce i principi valoriali di modelli etici basati sul concetto di “beni comuni”.
PROGETTO X riconosce i principi valoriali di modelli etici basati sul concetto di “sostenibilità ambientale”.
PROGETTO X promuove e organizza pratiche di democrazia partecipata.
Le forme della democrazia partecipativa e diretta sono definite anche
per la democrazia interna all’organizzazione.
PROGETTO X assicura informazione, trasparenza e partecipazione. A
tal fine si avvarrà della sperimentazione e del supporto di forme di
democrazia digitale.
PROGETTO X considera Internet importante elemento di comunicazione
continua tra il popolo, i poteri dello Stato, i corpi intermedi, e
promuove il suo impiego a questo scopo.
PROGETTO X rende visibili attraverso gli stessi strumenti tutte le
informazioni sulla vita politica interna, sulle riunioni, le
deliberazioni politiche, il bilancio.
PROGETTO X assicura la piena partecipazione politica delle persone nei suoi organismi e nella scelta delle candidature.
PROGETTO X persegue la scelta meritocratica nelle assegnazione delle cariche amministrative non elettive.
PROGETTO X persegue il controllo e la verifica dell’operato dei
rappresentanti eletti all’interno della propria organizzazione, secondo
il principio di delega.
PROGETTO X persegue il controllo e la verifica dell’operato dell’eletto, nel rispetto del principio fiduciario.
Per federare una associazione a Progetto X, cioè una associazione che
appoggia l’agire politico di Progetto X e ne condivide i metodi
organizzativi in caso di partecipazione elettorale, utilizzando la massa
critica offerta da Progetto X, basta che l’associazione abbia uno
statuto democratico senza cariche bloccate o blindate, possibilmente con
elezioni interne sempre di primo livello, e che sia allineata con
Principi Statutari di Progetto X.
Consultate il REGOLAMENTO ISCRIZIONE per capire come funzionerà il processo di certificazione ed accredito (circa 60gg).
3. Elenco nominativi degli iscritti con la rispettiva carica
(Portavoce, Vice, Tesoriere, segretario, socio) che si iscriveranno
anche a Progetto X, almeno il Portavoce-Rappresentante legale e la lista
degli iscritti.
4. Elenco relazioni con soggetti terzi (altre associazioni, comitati, movimenti o partiti politici).
5. Numero esatto degli iscritti all’anno in corso.
6.Codice etico e CI di coloro che si iscriveranno a Progetto X (un iscritto = un voto).
Per creare un circolo territoriale di Progetto X, cioè un gruppo
attivo sul territorio che appartenga alla federazione di Progetto X,
occorre creare una associazione che a regime abbia almeno 10 persone iscritte.
Il regolamento, particolarmente in questa fase di avvio, prevede la
possibilità di chiedere un deroga. Un numero minino si attesta comunque
su almeno 4-5 persone.
Per avviare facilmente un circolo potete scaricare i due moduli autocompilanti di Atto Costitutivo e Statutodi
un Circolo Associazione che potrete anche modificare dove ritenete
opportuno, dopo aver costituito l’associazione, sempre restando in linea
con i principi di Progetto X (e comunicandoci eventuali modifiche).
Tre livelli di associazione:
L’associazione può essere semplicemente una associazione fatta compilando Statuto e Atto Costitutivo e firmandoli (Scrittura Privata – non registrata) in doppia copia.
2. Se volete più garanzie e gestire ad esempio un conto corrente, basta portare i documenti al Pubblico Registro – Ufficio Registri Atti Privati – della Agenzia delle Entrate per farli registrare con l’assegnazione di un Codice Fiscale (deve presentarsi il rappresentante legale della Associazione
– che dovete eleggere – con CI e CF). In questo modo l’associazione
sarà registrata e potrete gestire e ricevere denaro legalmente
(elezioni, pagamento sale comunali ridotte, ect). Il rappresentante
legale sarà anche il rappresentante di un vostro eventuale sito, etc etc
(e ruoterà come da statuto). Per aprire poi un Conto Corrente vi
servirà molto probabilmente dare mandato al presidente con una delibera dell’assemblea
(la banca vorrà vedere il verbale). Ricordatevi che in questo caso
dovrete ogni anno approvare un bilancio e gestire cassa e conto corrente
(consigliamo un socio esperto o un commercialista), inviandoci il vostro rendiconto.
3. Se fate sul serio e in futuro volete crescere come associazione potete fare tutto questo procedimento con un Notaio che tramite l’autenticazione darà valore di Scrittura Pubblica con data certa a Statuto e Atto Costitutivo e che potrà consentire in futuro anche il riconoscimento giuridico
(Personalità Giuridica) e altre possibilità. La spesa in questo caso si
aggira dai 200€ in su, ma lo consigliamo solo alle associazioni con uno
statuto proprio, non politiche, slegate da Progetto X.
I singoli iscritti o il responsabile del circolo, dovranno poi
inviare l’accettazione del codice etico firmata allegando la CI (formato
pdf o jpg se possible):
3. Elenco nominativi degli iscritti con la rispettiva carica
(Portavoce, Vice, Tesoriere, segretario, socio) che si iscriveranno
anche a Progetto X almeno il Portavoce-Rappresentante legale e la lista
degli iscritti minima (chiedete la deroga se siete in pochi).
4.Codice Etico e CI degli iscritti al Circolo che si iscrivono (un iscritto = un voto).