mercoledì 11 ottobre 2017

#unaleggesubito: RISOLUZIONE LOMBARDA


CAREGIVER: BIGNAMI (MOVIMENTO X): APPROVATA  PROPOSTA DI RISOLUZIONE IN REGIONE LOMBARDIA SUL CAREGIVER 
Roma_11 OTT. 2017: "La III Commissione Consiliare della Regione Lombardia ha approvato oggi la proposta di risoluzione sul riconoscimento, la tutela e il sostegno del Caregiver familiare". Lo dichiara la Senatrice Laura Bignami che, nonostante le perplessità sul testo unificato depositato in Commissione Lavoro al Senato, sullo stesso tema, esprime viva soddisfazione per la risoluzione approvata oggi in Regione Lombardia che può diventare un obiettivo possibile, da perseguire anche nelle altre regioni italiane perchè rappresenta una consapevole presa di coscienza da parte dei Consiglieri regionali sulla realtà di vita degli oltre tre milioni di caregiver familiari italiani."Sono felice - continua la Senatrice - che la Regione Lombardia abbia messo in evidenza come il testo unificato depositato in Senato dal relatore, sembri non cogliere lo spirito delle proposte originarie, ma si limiti solo a un riconoscimento formale. Così come non si può delegare tutto alle Regioni con il rischio di disparità di tutela e sostegno, dato che le già scarse risorse disponibili a livello regionale non sono tutte uguali". La Senatrice si auspica che "il Governo e il Parlamento colgano l'invito della Regione Lombardia e dei caregiver familiari per integrare il testo unificato con tutti gli elementi caratterizzanti contenuti nei disegni di legge originari e impegnarsi ad approvare in tempi rapidi un Disegno di Legge sul caregiver familiare che tenga realmente conto delle loro esigenze".





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REGIONE LOMBARDIA                                                                         X LEGISLATURA
CONSIGLIO REGIONALE                                                                       ATTI  
                                                                                                                                           




III COMMISSIONE CONSILIARE
“SANITA’ E POLITICHE SOCIALI”






PROPOSTA DI RISOLUZIONE N.
DETERMINAZIONI per il riconoscimento, LA TUTELA E il sostegno del caregiver familiare”








Approvata nella seduta








Relatore: Consigliere: Fabio ROLFI
Trasmesso alla Presidenza del Consiglio:
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Pagine n. 4                                                                                                   CODICE RIS//CD3

IL CONSIGLIO REGIONALE DELLA LOMBARDIA


VISTI:
"
ü  la legge 8 novembre 2000, n. 328 “Legge quadro per la realizzazione del sistema integrato di interventi e servizi sociali"che afferma la centralità della famiglia nella cura della malattia;
ü  il decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13 in ordine al riconoscimento delle competenze lavorative acquisite in ambito informale;

PRESO ATTO che con il termine caregiver familiare si designa colui che, in funzione di legami affettivi, volontariamente e gratuitamente si prende cura, in ambito domestico, di una persona cara in condizioni di non autosufficienza a causa di severe disabilità;

RILEVATO che il caregiver familiare vive in una condizione di abnegazione quasi totale, che ne compromette i diritti umani fondamentali alla salute, al riposo, alla vita sociale e alla realizzazione personale e che, l'impegno costante prolungato nel tempo, può mettere a dura prova l'equilibrio psicofisico del prestatore di cure, ma anche dell'intero nucleo familiare in cui è inserito;

CONSIDERATO che il caregiver familiare deve farsi carico dell'organizzazione delle cure e dell'assistenza e, quindi, può trovarsi in una condizione di sofferenza, frustrazione e disagio, riconducibile all’affaticamento fisico e psicologico, alla solitudine e alla consapevolezza di non potersi ammalare, in quanto la sua assenza potrebbe determinare gravi conseguenze all’assistito e al contesto familiare sia in termini assistenziali sia economici;

DATO ATTO che il Premio Nobel 2009 per la medicina, Elizabeth Blackburn, ha dimostrato che il caregiver familiare ha una aspettativa di vita fino a 17 anni inferiore alla media della popolazione;

OSSERVATO inoltre che, secondo quanto emerso dalle ricerche condotte su questo tema, i caregiver familiari, logorati da un carico assistenziale senza pari, sono stati costretti nel 66 per cento dei casi ad abbandonare il lavoro e nel 10 per cento dei casi a richiedere il part-time o il telelavoro;

PRESO ATTO che le legislazioni di molti Paesi europei prevedono specifiche tutele per il caregiver familiare, tra le quali supporti di vacanza assistenziali, benefici economici e contributi previdenziali, come avviene in Francia, Spagna e Gran Bretagna, ma anche in Polonia, Romania, Bulgaria e Grecia;

RILEVATO che, nel corso dell’audizione del 27 settembre 2017 in III Commissione Sanità e Politiche Sociali, il Coordinamento Nazionale Famiglie Disabili, che si occupa a vario titolo della tutela delle persone con disabilità e delle loro famiglie e che è presente sul territorio lombardo ormai da molti anni con una propria rappresentanza, ha sollecitato un intervento sulla tematica in argomento da parte delle istituzioni nazionali e regionali;

PRESO ATTO che al Senato, in data 5 novembre 2015 è stato presentato il disegno di legge 2128/XVII, finalizzato a riconoscere e a tutelare il lavoro svolto dai caregiver familiari e il valore sociale ed economico per la collettività;

RILEVATO che tale disegno di legge, di cui è prima firmataria la senatrice Bignami, a dimostrazione dell’importanza trasversale di questa iniziativa legislativa, è stato sottoscritto da 92 Senatori afferenti a diversi partiti e gruppi politici;

VERIFICATO che il DdL sopra richiamato ha iniziato il suo iter parlamentare il 24 gennaio 2017 nella XI Commissione “Lavoro, Previdenza sociale” del Senato e che nella seduta del 28 settembre 2017 la medesima Commissione ha deliberato l’adozione di un testo unificato dei disegni di legge nn. 2048, 2128 e 2266 in materia di caregiver familiare;

CONSIDERATO che il testo unificato - laddove all’articolo 2, comma 1, dispone che “le regioni e le provincie autonome di Trento e di Bolzano, con propri atti programmatici e di indirizzo, nei limiti delle risorse disponibili e in accordo con i comuni e le aziende sanitarie locali, identificano i caregivers che volontariamente prestano cura e assistenza a persone non autosufficienti”- non sembra cogliere pienamente lo spirito delle proposte originarie tese al riconoscimento pieno e certo della figura del caregiver familiare nella sua accezione comunemente ed internazionalmente riconosciuta, ma anzi potrebbe confliggere con le disposizioni dell’articolo 117,  secondo comma, lettera m) e dell’articolo 118, quarto comma della Costituzione, con il rischio che medesime situazioni, indistintamente tutelabili dallo Stato, possano ricevere differente tutela e sostegno in relazione alle risorse disponibili a livello regionale;

CONSIDERATO inoltre che nel testo unificato sembra esservi una incomprensibile differenzazione tra la figura del caregiver familiare di cui all’articolo 2 e del prestatore volontario di cura di cui all’articolo 3;

EVIDENZIATO che in Italia manca una piena coscienza e un'adeguata tutela per il caregiver familiare anche se - come sancito dall'articolo 35 della nostra Carta costituzionale: «La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni» e come stabilito dalla sentenza n. 28 del 1995 della Corte Costituzionale che afferma: «il lavoro effettuato all'interno della famiglia, per il suo valore sociale ed anche economico, può essere ricompreso, sia pure con le peculiari caratteristiche che lo contraddistinguono, nella tutela che l'articolo 35 della Costituzione assicura al lavoro in tutte le sue forme» e come previsto dall'articolo 230-bis del codice civile che riconosce specifiche garanzie “al familiare che presta in modo continuativo la sua attività di lavoro nella famiglia o nell’impresa familiare” - in linea di principio considera il lavoro prestato nella famiglia alla stessa stregua del lavoro prestato nell'impresa;

PRESO ATTO che l’Emilia Romagna ha riconosciuto il caregiver familiare con la legge regionale 28 marzo 2014, n. 2 “Norme per il riconoscimento ed il sostegno del caregiver familiare (persona che presta volontariamente cura e assistenza)”;

VISTO l’art. 38 del Regolamento generale;

SENTITA la relazione della III Commissione “Sanità e Politiche Sociali” e per quanto indicato in premessa








INVITA IL PRESIDENTE  DELLA GIUNTA REGIONALE
E IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO


-   ad esercitare ogni utile azione presso il Governo e il Parlamento, affinché il testo unificato dei DDLL nn. 2048, 2128 e 2266, sia integrato con tutti gli elementi caratterizzanti contenuti nei disegni di legge originari e sia proteso alla formazione di una norma nazionale per il pieno ed uniforme riconoscimento, per la tutela e per il sostegno, anche sotto il profilo della previdenza sociale, della figura e del ruolo del caregiver familiare nella sua accezione internazionalmente riconosciuta;

-   a sollecitare un tempestivo iter parlamentare per una approvazione in tempi brevi del Disegno di Legge sul caregiver familiare;

-   a trasmettere una copia della presente Risoluzione al Presidente della Repubblica – quale garante della carta costituzionale – al Capo del Governo, all’Ufficio di Presidenza della Camera dei Deputati e del Senato della Repubblica, al Presidente dell’XI Commissione Lavoro del Senato.


INVITA ALTRESÌ LA GIUNTA REGIONALE


-   a valutare la possibilità di adottare idonea regolamentazione regionale in attuazione della previsione di cui all’art. 26 comma 5, lett. d) e e) della l.r. 33/09 per valorizzare il ruolo e la funzione dei caregiver nella presa in carico delle persone con cronicità e fragilità.




2 commenti:

  1. perché si continua a parlare e scrivere di prestazioni volontarie?A prescindere dal rapporto affettivo con il parente disabile esistono leggi che impongono ai familiari l'obbligo di prendersi cura del parente non autosufficiente,con relative sanzioni anche penali per chi non dovesse ottemperare a questo obbligo!Considero questo aspetto cruciale e imprescindibile per la definizione del ruolo e dei diritti del care giver familiare.

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  2. Ringrazio la parlamentare laura Bignami per l'impegno sui caregiver ,ho una figlia allettata sono un artigiano noto che per me non esiste un aiuto forse ce e non lo so.

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