lunedì 6 luglio 2015

Scuola, Bignami (Movimento X): A rischio diritto studio dei disabili

"L'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, a quanto pare, non è più una delle pre-condizioni irrinunciabili a garanzia del diritto dell'istruzione". A denunciarlo in un'interrogazione, come riportato in una nota dell'ufficio stampa del gruppo Misto, è Laura Bignami, senatrice di Movimento X, che ha raccolto la denuncia della 'Lega per i diritti delle persone con disabilità'. "Ai continui rimpalli - aggiunge Bignami - di competenze tra Comuni e Province, si è aggiunta anche la legge Delrio che ha finito col complicare il quadro normativo. E così, in barba ai dettami costituzionali e alla convenzione Onu del dicembre 2006, ratificata dall'Italia, solo all'ombra del Pirellone sono 4.650 gli studenti disabili che rischiano di non poter frequentare regolarmente le scuole. Peccato che la Lombardia sia solo spia di un allarme vivo in tutto il Paese". "Non è accettabile - incalza Bignami - che la Regione Lombardia non abbia ancora attribuito a nessun ente la competenza specifica sui servizi di assistenza alla comunicazione, provocando in queste ore enormi disagi psicologici e sociali alle famiglie di studenti con disabilità sensoriale che, purtroppo, a differenza degli anni passati, non sanno a quale istituzione dovrà essere presentata l'apposita domanda". "Serve un intervento urgente sul piano nazionale. Il governo non può temporeggiare pure sui diritti delle persone. C'è un tempo per ogni cosa. E quello per gli annunci è finito da un po' - conclude la senatrice - Il governo chiarisca una volta per tutte a chi spetta la competenza dell'erogazione del servizio di assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale e a chi quella del servizio di trasporto e assistenza educativa. Ma soprattutto provveda a uno stanziamento nazionale di risorse per garantire tali irrinunciabili servizi".

Pubblichiamo di seguito il testo dell'interrogazione sottoscritta da numerosi senatori:

Atto n. 4-04225

Pubblicato il 2 luglio 2015, nella seduta n. 477

BIGNAMI , BONFRISCO , DE PETRIS , PUPPATO , RICCHIUTI , FABBRI , ROMANI Maurizio , BATTISTA , VACCIANO , BISINELLA , MOLINARI , ORELLANA , FUCKSIA , CAMPANELLA , CERVELLINI , URAS , BAROZZINO , BELLOT , BENCINI , BOCCHINO , CASALETTO , DE CRISTOFARO , DE PIETRO , MUNERATO , MUSSINI , PETRAGLIA , SIMEONI- Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'istruzione, dell'università e della ricerca e per la semplificazione e la pubblica amministrazione. -
 Premesso che:

il diritto allo studio è un principio costituzionalmente garantito. L'art. 3 della Costituzione recita: "Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali" ed "È compito della Repubblica rimuovere gli ostacoli di ordine economico e sociale, che, limitando di fatto la libertà e l'uguaglianza dei cittadini, impediscono il pieno sviluppo della persona umana". La Costituzione garantisce dunque i princìpi di uguaglianza formale e sostanziale dei cittadini. L'art. 34 inoltre dispone che la scuola sia aperta a tutti. L'art. 38 dispone che gli inabili ed i minorati hanno diritto all'educazione e all'avviamento professionale;


con la legge del 3 marzo 2009, n. 18, il Parlamento italiano ha ratificato la convenzione dell'ONU del 13 dicembre 2006 per i diritti delle persone con disabilità;

ai sensi della legge 5 febbraio 1992, n.104, all'art. 13, comma 3: "Nelle scuole di ogni ordine e grado, fermo restando, ai sensi del decreto del Presidente della Repubblica 24 luglio 1977, n. 616, e successive modificazioni, l'obbligo per gli enti locali di fornire l'assistenza per l'autonomia e la comunicazione personale degli alunni con handicap fisici o sensoriali, sono garantite attività di sostegno mediante l'assegnazione di docenti specializzati";

considerato che:

secondo quanto denunciato dalla "Lega per i diritti delle persone con disabilità" (LEDHA) in Lombardia il prossimo anno scolastico 2015/2016, 4.650 studenti disabili rischiano di non poter frequentare regolarmente la scuola e di essere privati del loro diritto all'istruzione: infatti le istituzioni non hanno ancora deliberato le risorse per i servizi di assistenza alla comunicazione e di assistenza educativa e trasporto;

ad oggi, secondo quanto denunciato dalla LEDHA, nessun ente pubblico (Comune, Provincia o Città metropolitana) accetta le domande di attivazione di questi servizi per il prossimo anno scolastico, non avendo approvato nessun atto amministrativo che ne preveda l'organizzazione e nessun capitolo di bilancio che stanzi le risorse necessarie, non rispettando gli obblighi previsti dalla legge 5 febbraio 1992, n. 104;

dagli anni '90 le Province promuovono e sostengono i servizi per l'assistenza della comunicazione per gli studenti con disabilità sensoriali, attingendo a risorse proprie dei bilanci provinciali e tale competenza non è mai stata messa in discussione;

diverso è il caso del servizio di assistenza educativa e trasporto agli studenti, che è stato garantito per molti anni dai Comuni ma sempre in conflitto di competenza con le Province: l'art. 139, comma 1, lett. c), del decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 112, stabilisce che sono attribuiti alle Province, in relazione all'istruzione secondaria superiore, e ai Comuni, in relazione agli altri gradi inferiori di scuola, i compiti e le funzioni concernenti i servizi di supporto organizzativo del servizio di istruzione per gli alunni con handicap;

la sentenza del 23 luglio 2013, n. 3950, del Consiglio di Stato ha accertato definitivamente che l'assistenza educativa e il trasporto per gli studenti delle scuole superiori e dei corsi di formazione professionale spettano alle Province, che da allora vi hanno provveduto grazie a stanziamenti straordinari delle Regioni;

il quadro normativo ha subito un'ulteriore evoluzione con l'approvazione della "legge Delrio" (legge 7 aprile 2014, n. 56, recante "Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni") in vigore dall'8 aprile 2014, che ridisegna confini e competenze dell'amministrazione locale;

essa non prevede in modo esplicito che i servizi per garantire l'istruzione dei disabili rientrino tra le funzioni fondamentali che rimangano in capo ai nuovi enti di area vasta;

circa un terzo dei cittadini lombardi vive nell'area della nuova Città metropolitana di Milano che sostituisce la vecchia Provincia di Milano;

la Regione Lombardia ha espresso l'intenzione di confermare sostanzialmente le competenze già precedentemente affidate alle Province in un progetto di legge di iniziativa del presidente della Giunta (n. 223 del 30 dicembre 2014) di attuazione della legge Delrio, che non nomina esplicitamente i servizi per garantire il diritto allo studio degli studenti con disabilità;

nel mese di aprile 2015 è stato sottoscritto un protocollo di intesa tra la Regione e l'Unione delle Province lombarde che impegna la Regione a provvedere con trasferimenti di risorse pari a 205 milioni di euro alle funzioni che resterebbero in capo alle Province; di questi fondi, 10 milioni di euro sono destinati, solo per l'anno 2015, "per far fronte alle criticità legate all'inclusione scolastica, all'assistenza educativa e la trasporto delle persone disabili, in attesa del ripristino da parte dello Stato della necessaria copertura finanziaria". In questa definizione non sembrerebbero ricomprese le attività di assistenza alla comunicazione per gli alunni con disabilità sensoriale di tutti gli ordini e gradi di scuola;

la LEDHA ha sollecitato la Giunta regionale ad "attivare immediatamente tutte le iniziativa necessarie per garantire il corretto avvio dell'anno scolastico 2015-2016 anche per gli studenti con disabilità sensoriale e per gli studenti disabili che frequentano le scuole superiori";

in questo periodo generalmente, negli anni scorsi, gli studenti con disabilità sensoriale presentavano domanda per attivare i servizi di assistenza alla comunicazione, ma ad oggi la situazione è bloccata in quanto la Regione non ha attribuito a nessun ente la competenza per procedere all'attivazione del servizio; questa empasse sta provocando notevoli disagi psicologici e sociali alla famiglie;

il 9 giugno 2015 il Consiglio regionale della Lombardia ha approvato all'unanimità la mozione n. 468 presentata a prima firma dalla consigliera Paola Macchi che invita la Giunta e l'assessore competente a mettere in atto le strategie più opportune per salvaguardare il prosieguo dei servizi fino ad ora erogati dalle Province, assicurando il diritto allo studio di tutti bambini e ragazzi con disabilità per l'anno scolastico 2015/2016, e ripristinando in tempi brevissimi la possibilità da parte delle famiglie degli allievi con disabilità sensoriale di richiedere il servizio di assistenza in ambito scolastico. Nella mozione si chiede inoltre alla Giunta di varare un provvedimento che garantisca l'attivazione del servizio dall'inizio dell'anno scolastico fino alla fine del 2015,

si chiede di sapere:

se il Governo non intenda chiarire con urgenza la competenza dell'erogazione del servizio di assistenza alla comunicazione per bambini e ragazzi con disabilità sensoriale, e del servizio di assistenza educativa e trasporto per gli studenti con disabilità per le scuole superiori, dando la possibilità ai genitori di presentare la domanda per l'attivazione dei servizi per i propri figli;

se non intenda provvedere su scala nazionale allo stanziamento delle risorse per erogare tali servizi, garantendo il diritto all'istruzione degli studenti disabili.

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